E’ stato sequestrato perchè non ha finito di pagare la cifra pattuita per poter venire in Italia. Questa la disavventura capitata a un pakistano di 47 anni e scoperta dai carabinieri di Torino e Civitanova. L’uomo, scomparso dall’abitazione di Piossasco il 29 agosto scorso, è stato ritrovato tre giorni dopo dalle forze dell’ordine in una casa a Civitanova dove era tenuto segregato senza acqua nè cibo. A denunciarne la scomparsa era stato uno studente universitario di 24 anni, anch’egli pachistano, che condivideva l’appartamento con lui.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri il tutto sarebbe cominciato quattro anni fa quando l’uomo si è rivolto a un’organizzazione che gli prometteva in cambio di 10 mila euro un visto per l’Italia e un lavoro. Il pakistano è riuscito a pagarne la metà, vi ha aggiunto anche un terreno nel suo Paese e si è sistemato con alcuni studenti universitari suoi connazionali a Piossasco.
Ma l’organizzazione criminale è riuscita a rintracciarlo nel torinese e lo ha sequestrato, intimandogli che avrebbe dovuto finire di pagare la rata se non voleva finire male. L’uomo veniva minacciato anche per fare in modo che convincesse la famiglia in Pakistan a ritirare l’azione legale che nel frattempo la moglie aveva intentato contro di loro.
Le forze dell’ordine sono riuscite però a trovarlo grazie alla tracce del cellulare del 47enne, lo hanno liberato e hanno arrestato i suoi quattro aguzzini. Si tratta di 4 operai pakistani, tra i 19 e i 32 anni, tutti residenti a Civitanova: Ahsan Mee, 33 anni, Abbas Quilib, di 30, Ahmed Nisar, 28 anni, Islam Soheel, 19 anni.
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considerato il rapporto costi/benefici credo che per i signori migranti si stia pagando un prezzo molto alto a spese della collettivita’….
solo alla voce DETENZIONE (che presuppone seguito di attivita’ delinquenziali) un detenuto costa in media alla collettività € 250,00 al giorno (58.000 detenuti in Italia x €250/giorno x 365 giorni = €5.292.500.000/anno).
Era meglio forse farsi bastare i delinquenti nostrani….
Indubbiamente quelli che l’hanno sequestrato dovrebbero tornare in patria (ma in galera). Riguardo a colui che era in debito non possiamo conoscere la sua storia personale di povertà (leggo anche che ha venduto dei terreni per venire qui). Non dimentichiamoci che noi saremo in crisi, ma siamo cresciuti “nella bambagia” , cosa che non è valida necessariamente per tutti i Paesi del mondo.
parliamo di galera? se in italia non funziona sistema giudiziario secondo voi funziona in Pakistan?