“Il Colle dell’Infinito sarà salvaguardato”

RECANATI - Interviene l'assessore Galassi dopo la Commissione urbanistica nella quale è stato presentato il piano particolareggiato

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Giacomo-Galassi

L'assessore Giacomo Galassi

“Il primo obbiettivo è senz’altro la salvaguardia del Colle dell’Infinito, ma questo piano non si limita soltanto a vincolare una porzione di città, ma punta sulla riqualificazione e valorizzazione dell’intero versante”. Lo afferma a chiare lettere Giacomo Galassi, assessore all’urbanistica al comune di Recanati, all’indomani della commissione urbanistica nella quale è stato presentato il piano particolareggiato “Colle dell’Infinito”, un progetto pilota finalizzato alla tutela e al miglioramento della qualità di una porzione di forte potere simbolico e strategica per il territorio. Ad illustrarlo in maniera dettagliata sono stati il Professor Biondi del Politecnico delle Marche e l’Architetto Canti, collaboratrice del professor Dierna. “Si tratta di un primo, importante passo, che mette il versante ovest della città a riparo da tentazioni edificatorie, ma non ci fermeremo qui, – spiega Galassi in una nota – ci sono molte altre zone della città che vanno salvaguardate prevedendo particolari prescrizioni, per questo il secondo passo che faremo riguarderà la predisposizione di un Piano del colore e della vegetazione per l’intero territorio cittadino”. Il Piano, che approderà in Consiglio Comunale i primi di ottobre, prevede la riqualificazione e il recupero della cintura verde di bordura del Centro Storico, la riqualificazione e il recupero delle strutture ambientali lineari (vegetazione dei fossi, delle scarpate e delle strade), l’adeguamento delle infrastrutture di collegamento del Centro Storico con il fondovalle e della rete di viabilità minore interna, la salvaguardia e manutenzione degli elementi sparsi del paesaggio agrario e la promozione di prodotti tipici e il recupero dell’edilizia rurale sparsa per ospitare attività ricettive e di servizio al turismo. “E’ prevista la creazione di percorsi pedonali e punti panoramici dai quali ammirare non solo il panorama ad ovest, ma anche il centro storico da valle – continua Galassi – Vanno recuperati i vecchi casali, oggi in stato di degrado, secondo le tecniche di recupero, il colore e i materiali previsti dal piano stesso. E’ stata inoltre condotta una ricerca storica che ha permesso ai progettisti di ristabilire, per ora su carta, vecchie strade di campagna che collegavano il centro alla periferia, fossi ormai scomparsi e che negli anni hanno provocato danni all’agricoltura e zone di dissesto idrogeologico. Preziosissima è l’indagine botanica e vegetazionale condotta dal Prof. Biondi”. Dunque nessuna nuova possibilità edificatoria, come ventilato negli ultimi giorni da numerosi organi di informazione. “Le cubature previste dal PRG saranno spostate – conclude Galassi – d’accordo con i diretti interessati, in altre aree non soggette a vincoli di alcun natura”.

(redazione CM)



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