da Pierfrancesco Castiglioni, consigliere comunale Pdl a Macerata, riceviamo
I molteplici problemi che affliggono tanti quartieri cittadini e, soprattutto le zone più antiche della città sono sotto gli occhi di tutti. A volte si riesce anche a comprendere le difficoltà che si possono incontrare nel porre rimedio a quanto già in essere; meno comprensibile è la situazione quando si parla di quartieri nuovi per i quali le soluzioni dovrebbero essere già individuate in fase di “costruzione” e quindi i problemi evitati. Eppure nel nuovo quartiere delle Vergini tutto sembra essere stato programmato per far “imbestialire” i residenti, ancora oggi a distanza di oltre sette anni dai primi insediamenti abitativi. Tante ed ampie sono state le promesse e le assicurazioni, sia ai cittadini, sia al comitato spontaneo di residenti sia in seno al Consiglio Comunale, da parte dell’attuale Amministrazione e del Sindaco in prima persona, ma nessun problema sembra essere stato risolto: non è stata ancora presa in carico da parte del Comune l’area di quartiere nonostante tutte le opere di urbanizzazione siano state completate; il permanere di quello che può essere considerato un cantiere aperto in tutta l’area ha comportato in pochi anni uno stato di degrado avanzato di marciapiedi e caditoie molte delle quali ostruite da terriccio ed erbacce; il mancato intervento della Polizia Municipale (dovuto proprio alla mancata presa in carico della zona ) e la carenza di parcheggi favorisce la sosta selvaggia su entrambi i lati della carreggiata di via Falcone, in vicinanza delle curve, agli incroci con la pista ciclabile; la scelta da parte di molti automobilisti provenienti da Piediripa, soprattutto nelle ore di punta, di evitare il transito lungo la strada provinciale dirottando per via Falcone comporta un persistente pericolo soprattutto in presenza di segnaletica stradale carente, incroci pericolosi e passaggi pedonali troppo vicini a curve coperte; i punti di raccolta dei rifiuti sono del tutto insufficienti soprattutto a causa della trasformazione di fatto dei contenitori posti lungo via Falcone in un’isola ecologica dove viene depositato di tutto e di più (pneumatici, televisori, culle, ecc.); il parco giochi e il laghetto versano in uno stato di incuria desolante, anche a causa di errori fatti in sede di progettazione (il ricambio dell’acqua del laghetto è solo uno dei tanti aspetti).
E’ per tutte queste ragioni, lamentate più volte dai residenti senza che questi abbiano mai ottenuto una risposta esauriente, che ho presentato come primo firmatario un ordine del giorno, che verrà discusso oggi in Consiglio con il quale invito il Sindaco e l’Assessore competente ad attuare in tempi brevi ogni iniziativa tendente a migliorare una situazione di fatto assolutamente non procrastinabile.
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Purtroppo finché i cittadini non si mettono in prima linea contro il disinteresse del pubblico, poco si può fare. Non ho fiducia in queste iniziative, ma solo in quelle prese in prima persona dai cittadini stessi che non devono più delegare i loro interessi, ma farli rispettare da soli, costi quel che costi.
Ben vengano perciò le iniziative prese dai residenti, molto più che quelle prese dai vari personaggi di questo o quel partito, che spesso si riducono a sole chiacchiere e demagogia.
Un quartiere probabilmente progettato male, e presumibilmente realizzato peggio…
Sarebbe interessante andare a ripercorrere la storia di questa lottizzazione, da chi ha vuto l’idea, a chi ha fatto i progetti, da chi ha dato i permessi, da chi ha firmato delibere, da chi ha controllato larghezza delle carreggiate a chi in fase di realizzazione si è involontariamente allargato, ecc. ecc. ecc.
Credo che ne verrebbero fuori veramente delle belle…
Si legge sul “cronicon” dei frati delle Vergini che tutto cominciò sotto il Sindaco Maulo. Egli regnante fu adottata una variante al PRG per trasformare in area edificabile la proprietà di un sanculotto.suo sostenitore nella campagna…e nella città. Subito dopo arrivarono i professionisti del bussines. Architetti, affaristi, imprese edili, speculatori di ogni genere, si tuffarono a capofitto sul quello splendido crinale e strapparono agli altri piccoli proprietari terrieri opzioni d’acquisto legate alla espansione dell’edificabilità in quella zona. Queste sono le voci che girano nel piccolo circolo di zona. Sono straconvinto che sono solo malignità messe in giro ad arte, più o meno come quelle che oggi colpiscono Penati a tutto sesto. Sarebbe interessante se Cronache Maceratesi potesse intervistare l’architetto Romozzi che ha una memoria di ferro ancora non colpita da ruggine e che, stando sempre alle voci, fu il primo a pensare ad una mini lottizzazione ed il primo ad uscirne al calar dei rapaci.
Allora, sig. Cerasi, forse lei potrà trovare le risposte giuste ai suoi civici rovelli.
Ringrazio Pierfrancesco Castiglioni per l’interesse e l’impegno che ha sempre dimostrato per la nostra causa, augurandomi che prima o poi la nostra voce venga concretamente ascoltata.
Si legge sul cronicon dei frati delle Vergini che tutto cominciò sotto il Sindaco Maulo che adottò una variante al PRG per inserire tra le aree fabbricabili la proprietà di un vigile cittadino, più urbano che periferico, suo sostenitore nella campagna…e nella città. Subito dopo arrivarono i corvi. Architetti, affaristi, imprese edili, speculatori di professione si tuffarono a capofitto sul quello splendido crinale e strapparono agli altri piccoli proprietari terrieri opzioni d’acquisto legate alla espansione dell’edificabilità in quella zona. Queste sono le voci che girano nel piccolo circolo di zona. Sono straconvinto che sono solo malignità messe in giro ad arte, più o meno come quelle che oggi colpiscono Penati a tutto sesto. Sarebbe interessante se Cronache Maceratesi potesse intervistare l’architetto Romozzi che ha una memoria di ferro ancora non colpita da ruggine.
Allora, sig. Cerasi, forse lei potrà trovare le risposte giuste ai suoi civici rovelli.
@ mus
Ma cosa mi dice mai???
Ed io che ero convinto che la lottizzazione alle Vergini fosse un fiore all’occhiello della Città (con il catafalco bianco dell’Università a fare il contrappeso).
Ero arciconvinto che il progetto o la perfetta viabilità o le costruzioni… Insomma tutto l’ambaradan fosse oramai su tutti i libri di architettura (italici e stranieri) come mirabile esempio di pianificazione urbanistica (fatta ai massimi livelli, con il massimo dell’intelligenza disponibile, con tutte le moderne e funzionali tecnologie)…..
[[[…. Insomma ero sicuro che quanto partorito alle Vergini sarebbe stato, poi, in futuro la pietra angolare per la lottizzazione di Marte….]]]
Ero pronto a scommettere che ci avrebbero conosciuto, al Mondo, più per le la bellissima lottizzazione delle Vergini che per lo Sferuisterio o Matteo Ricci.
La smetta la prego, lei mi sta impietosamente affondando tutte le mie “granitiche” (o anche porcellanate o parquettate o marmorizzate) convinzioni urbanistiche…