di Alessandra Pierini
«Abbiamo sentito qualcuno che urlava “ci allaghiamo, c’è acqua ovunque”, ci siamo affacciati ma non abbiamo avuto il tempo di far niente, nel giro di pochi minuti l’acqua aveva già coperto le macchine ed era alta più di un metro ». E’ questa la drammatica testimonianza degli sfollati di Sambucheto. Ieri intorno a mezzanotte l’esondazione del fiume Potenza in piena per le forti piogge di questi giorni li ha sorpresi mentre erano in casa, molti già in pigiama e li ha bloccati all’interno delle loro abitazioni. A salvarli sono intervenuti i Vigili del Fuoco con canotti e gommoni. «Ci siamo arrangiati come potevamo – racconta Marco Corsalini che abita in una delle case più colpite – abbiamo passato la notte dai nostri familiari ma oggi abbiamo ancora più di un metro di acqua in casa». Gli fa eco il suocero con le lacrime agli occhi:«La cucina non c’è più, l’acqua l’ha portata via». Il piazzale delle loro abitazioni è un pantano,per muoversi da una parte all’altra usano una ruspa e cercano di salvare il salvabile in grossi borsoni.
«Dal 1982 ad oggi è la quarta volta – va avanti Marco Corsalini – solo la seconda ci hanno avvisati e abbiamo fatto in tempo a salvare qualcosa. Ieri ho visto che controllavano il livello del fiume perciò pensavo che in caso di pericolo ci avrebbero avvisati». Otello Castellani, titolare del negozio di biciclette lungo la strada, non si dà pace. Continua a fare la spola da una parte all’altra della frazione: «In passato ho perso più di 70.000 euro con un’alluvione, speriamo che questa volta non sia stata così grave ma ancora non abbiamo fatto il conto dei danni».
Anche gli anziani, stivaloni di gomma ai piedi, vanno avanti e indietro da casa al piazzale per riprendere un po’ fiato, ansiosi di verificare la gravità della situazione. Alcune macchine sono rimaste nei garage e sono state ricoperte dal fango, altre giacciono rovesciate lungo la sponda del fiume in uno scenario disastroso.
Per liberare la zona alluvionata in due punti è stato aperto l’argine del fiume, l’acqua fuoriuscita da una delle due aperture ha lesionato in maniera grave il ponte che passando sul Potenza collega Sambucheto a Madonna del Monte. Sulla corsia di destra si è aperta una voragine e il ponte è sospeso in aria«Attenzione – ci dice un addetto della Protezione Civile – l’acqua ha mangiato tutto,è rischioso avvicinarsi anche a piedi, potrebbe cedere».
L’acqua intanto continua a correre lungo i fossi, ha invaso le strade e ovunque sono apparsi i divieti di transito. Ovunque immense distese d’acqua hanno ricoperto ogni cosa. Risalendo il fiume si incontra l’abitazione della famiglia Svampa. La loro casa è rimasta completamente isolata e dove c’era il loro piazzale ora c’è solo acqua.
Arriviamo fino alla strada provinciale 362.
Anche qui la situazione che ci troviamo davanti è la stessa. Il Potenza scorre impetuoso e le strade sono allagate. Una signora anziana della famiglia Piancatelli ci accoglie in casa sua ansiosa di mostrarci l’acqua che ha invaso completamente il cortile. La sua abitazione è adiacente al piazzale della Big Mat di Fabio Sbaffi e anche il loro deposito è allagato.
«Sto lavorando da questa mattina con la febbre e della Provincia non si è visto ancora nessuno». E’ furioso Alvaro Ottaviani. Ha rischiato che le sue cento mucche affogassero investite dall’acqua proveniente da un fosso interrotto da fogliame e sporcizia. I vicini solidali lo hanno aiutato a deviarne il corso salvando così anche gli animali. «Questi lavori vanno fatti quando è bel tempo ma gli addetti della Provincia qui non si vedono mai eppure la pulizia è di loro competenza».
Intanto continua a piovere.
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