La recensione del musicologo Giorgio Severini sul concerto di giovedì alla Filarmonica:
Il Quartetto di Roma ha tenuto un concerto presso il Teatro della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata. Riguardo al programma proposto, inizialmente si è fatto riferimento a Franz Josef Haydn (1732-1809) con il Quartetto op.74 n.3 (Cavaliere).Il complesso strumentale ha esibito buone doti interpretative derivate,indubbiamente,da una scuola di prestigio.Il pubblico,non numeroso,si è espresso subito mediante calorosi applausi. Con la successiva esecuzione del Quartetto op.108 n.7 di Dmitrij Shostakovich (1906-1975) l’insieme strumentale ha restituito brillantemente la ricchezza della musica di questo sorprendente lavoro e gli ascoltatori hanno concluso la prima parte del concerto con vigorosi applausi.
Per quanto riguarda il Quartetto op.13 in la minore di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847),ultima opera del programma,il gruppo artistico si è messo in luce facendo emergere i valori dell’autore dalla scrittura musicale,con una interpretazione che ha suscitato profonda e intensa commozione e il pubblico si è mostrato particolarmente sensibile attraverso lunghi e calorosi applausi.Infine il Quartetto di Roma ha chiuso la serata con l’esecuzione del lavoro titolato Quartett Satz di Franz Schubert (1797-1828): un’eccellente interpretazione e grande entusiasmo di tutti gli ascoltatori.
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Ci credo che non era numeroso! Avessero pulito bene le strade, con un ensemble di quel calibro e con quel repertorio, la sala sarebbe sta gremita. In fondo in pubblico presente è stato entusiasta.