di Beatrice Cammertoni
«L’amministrazione ritiene che non ci sia un metodo per la raccolta che vada bene in assoluto, ogni zona ha le sue caratteristiche. A Piediripa si verifica un fenomeno fastidioso di migrazione dei rifiuti da Corridonia e Macerata che con questo sistema potrà essere contenuto. Inoltre come si presta bene alla sperimentazione visti i confini limitati.» Con queste parole lo scorso 30 luglio il Sindaco di Macerata Romano Carancini presentava la nuova soluzione per lo smaltimento dei rifiuti pensato per la frazione di Macerata. «Dopo aver valutato cosa accadrà a Piediripa potremo pensare di estendere il metodo a Sforzacosta per poi cercare di risolvere anche il nodo del centro storico. Il rapporto diretto con i cittadini ci consentirà di migliorare. » Occhi puntati dunque sul nuovo progetto, che potrebbe essere la chiave per ripensare tutta la raccolta comunale. Tutto il sistema si basa sulla soggettivazione del rapporto con l’utenza per massimizzare i vantaggi della raccolta differenziata e per superare più facilmente problemi e criticità: ogni civico o ogni attività ha dei propri bidoni, che può riempire a qualsiasi ora e che vengono svuotati dalla Smea.
A quasi due mesi da quella conferenza stampa i primi bidoni hanno sostituito le abituali campagne di plastica, carta e indifferenziato e gli abitanti di Piediripa hanno cominciato a familiarizzare con loro, anche se molte zone sono ancora in attesa di essere inserite nella sperimentazione. Per le attività commerciali, la procedura da seguire è quella di entrare in contatto con la Smea per far richiesta dei bidoni e per determinare quali sono i “colori” di cui necessitano. Lucia Ascenzi, receptionist dello Studio Andreozzi e Associati ci dice: «Abbiamo iniziato da poco, ma tutto a mio avviso dovrebbe scorrere bene. La Smea ha risposto immediatamente alla nostra richiesta, facendoci avere proprio ieri i bidoni dell’indifferenziato e della carta di cui avevamo bisogno. Particolari problemi non ne abbiamo riscontrati per ora, vedremo più avanti. Intanto per quanto riguarda la prima raccolta dobbiamo avvertire la ditta quando il cassonetto è pieno, poi saranno loro a regolarsi sui nostri ritmi. Rispetto al metodo che è stato scelto a Corridonia dove risiedo, il porta a porta, non saprei dire quale è il migliore. E’ comunque tutta una questione di abitudini».
Andrea Domizioli, del Bar Torquati, è in attesa dei bidoni. Di fronte all’ingresso, infatti, ci sono ancora le vecchie campane. «Aspettando la Smea facciamo già una nostra raccolta separando i materiali. Se ne sente parlare ancora poco della nuova sperimentazione. I clienti non affrontano il discorso, quindi non saprei qual è stata la risposta degli abitanti della zona». Silvio Torresi, del poco distante bar “La Chimera” conferma: “Non mi è capitato mai di sentire né lamentele né lodi. Per quel che mi riguarda ho ricevuto il materiale informativo ma non ho ancora fatto richiesta per i bidoni.» Roberto Cicarilli, proprietario della tabaccheria che si trova di fronte alla Chiesa di Piediripa conferma: «Anche da noi non sono arrivati i bidoni, però credo che possa essere un buon sistema per contenere l’accumulo di immondizia lasciata dai passanti. Tutto quello che so sulla differenziata, però, l’ho saputo dai clienti. Non c’è stata abbastanza pubblicità».
Tra gli abitanti di Piediripa in attesa di ricevere i cassonetti c’è anche Oreste Negromonti Tini, ex-dirigente della polizia municipale: «Dove abito io non sono ancora arrivati. Rinvio dunque ogni giudizio sul funzionamento. Credo già però che nonostante l’impegno che comportano siano un buon sistema per risolvere il problema dell’immondizia lasciata da chi è di passaggio.» Sono inserite nel sistema di raccolta già da un mese invece le attività commerciali di Via Velluti. Marco Marsili del centro estetico “Ligth” riferisce: «Già da prima delle ferie abbiamo introdotto la differenziazione, pur non avendo ancora dei cassonetti di nostri, che invece speriamo arriveranno presto. Per ora ci troviamo bene, riusciamo ad organizzarci con i materiali. L’unica cosa da risolvere è il non doverci più appoggiare ai negozi vicini. »
Queste invece le parole di Massimo Marchetti, proprietario del negozio “Aquarium”: «Inizialmente per noi è stato problematico perché i bidoni che ci avevano assegnato erano troppo piccoli. Ora invece va tutto molto bene. Il commento è molto positivo, considerato anche il supporto dei responsabili che sono venuti a spiegarci come comportarci. Dobbiamo soltanto organizzarci nel negozio per dividere i rifiuti visti gli spazi limitati per i quattro secchi. » Giudizio positivo anche per Alessio Tomassini dello Yuca Caffee: «E’ sicuramente più pratico portar fuori così l’immondizia: mi sembra un buon sistema. L’ho conosciuto tramite un depliant e lo trovo molto pratico. »
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Bene, aspettiamo fiduciosi i primi dati ufficiali per poter fare un confronto con le altre città della Provincia.
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=45133
http://www.smea.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=38&Itemid=31
Il confronto più significativo sarà con i dati storici di raccolta della frazione, non con quelli di altre città. Tra un anno almeno e quando la nuova tipologia di raccolta sarà eventualmente estesa a tutta Macerata, allora e solo allora, ritengo, si potranno fare paragoni con altre città. E’ una questione di correttezza statistica e di metodo del confronto dei dati.
Ciò non toglie che ci sia molto da fare, ma diciamo pure che si sta facendo.
Caro Antonio
per quanto attiene al calcolo, sarebbe sicuramente giusto il suo ragionamento, se non fosse che i calcoli per le tariffe sui rifiuti vengono effettuati non sulla singola frazione, ma complessivamente su tutto il territorio comunale! La mia non era di certo una svista, ma purtroppo, e lo dico dispiaciuto visto che entrambi abbiamo a cuore la nostra città al di là degli schieramenti, siamo già in un ritardo enorme, come si evince bene dal sito internet della smea (www.smea.eu), anche se poco aggiornato! E il ritardo ha un costo altissimo che ricade sui cittadini: circa 700.000 euro in più, per lo smaltimento dei rifiuti. Una somma dovuta allo scarso livello di raccolta differenziata che abbiamo a Macerata. Ecco allora che i dati su Piediripa sono interessanti, per capire quanto potranno incidere a livello cittadino sulla percentuale di differenziata, e quindi per estendere il sistema quanto prima a tutta la città!!!!
Infatti, è sul parametro di tutto il territorio comunale che dobbiamo ragionare per fare un discorso serio. E non abbiamo certo un altro anno da perdere, per aspettare i dati sulla raccolta differenziata, perché non ci sono risorse per pagare ulteriori costi aggiuntivi anche nel 2011: siamo obbligati ad aumentare velocemente la percentuale di raccolta differenziata, almeno per rispettare la legge che da dicembre 2008 ci impone un minimo del 45 per cento, e dal dicembre di quest’anno il 55 per cento!
Sembrano a tutti davvero buttati via i 700.000 euro che quest’anno perdiamo, perché siamo l’unica città in tutta la provincia che ha la percentuale più bassa di raccolta differenziata pur avendo una popolazione che, se adeguatamente informata, ha un altissimo senso civico, e dunque sarebbe sicuramente in grado di inizare da subito a separare i rifiuti!
Nel frattempo, ritengo abbia fato bene l’Assessore Valentini ad iniziare questa sperimentazione.
SI, SI TUTTI BRAVI BUONI E BELLI .
MA GUARDA CASO CON QUESTA MACERATA QUA SIAMO E SAREMO SEMPRE ULTIMI IN TUTTOOOOOOOOOOOOO.
PISCINA, PALAZZETTO, DIFFERENZIATA ,SANITA’, ROTATORIE ,VERDE PUBBLICO, SEMAFORI SI SEMAFORI NO, ASFALTI!!!??.
FORSE ‘ E QUELLO CHE CI MERITIAMO …..SIAMO NOI CHE DECIDIAMO I NOSTRI GOVENATORI. QUINDI BASTA LAMENTELE.
Ritengo che se uno, dopo essre fallito, raccatta un posto pubblico grazie ai buoni uffici dei parenti dovrebbe avere almeno la dignità evitare di pontificare e starsene zitto….
@CERASI
SONO PROPRIO D’ACCORDO CON LEI!!E ORA DI FINIRLA.A MACERATA CI SONO DECINE E DECINE DI PERSONE CHE LAVORANO IN COMUNE E SONO ENTRATE O PERCHE’ SOCIALMENTE PERICOLOSI O CON LA TESSERA DI PARTITO. QUESTA GENTE NON HA UN MINIMO DI DIGNITA’……MA, A CHI SI RIFERISCE????
Ciao Fabrizio, io sono un fissato della differenziata da anni al punto che mi son fatto anche dare il “buzzico” per il compostaggio domestico e il Comune mi accredita 25,00 annue che di fatto abbattono in parte la mia Tarsu. Detto questo, io intendevo semplicemente dire che i confronti sono difficili finché non si parte sul serio su tutto il territorio comunale. Sono d’accordo con te quando dici che Piediripa potrebbe dare l’idea di come andrà a Macerata. Ma resta il fatto che nelle grandi città della ns Regione, ad esempio, i dati mostrano come la %RD sia veramente bassa, tipo Macerata. I dati regionali + Legambiente + Arpam sulla RD del 2008, ergo con obiettivo al 45%, danno Pesaro al 36,81%, Macerata al 32,39%, Ascoli al 27,68% e Ancona al 25,56%, quando la I classificata è Serra De’ Conti con il 77,60% (COMUNI RICICLONI PER LE MARCHE – Edizione 2009)
Imbarazzante per i capoluoghi, ma forse il dato dimensionale dimostra che nei centri piccoli è molto più semplice organizzare la differenziata, sensibilizzare la gente.
A tal proposito mi sento di dire che laddove i cittadini hanno un altissimo senso civico non servono massicce campagne di informazione per elevare le % di RD. Evidentemente a Macerata i cittadini vanno stimolati di più da parte di un Comune che sta comunque prendendo la strada giusta.
I 700.000,00 Euro sono un costo insopportabile, ma tu sai che è presto per dire che rappresentano un costo certo. La questione è molto complessa ed intrattabile in questa sede.
Restiamo vigili, entrambi, al di là degli schieramenti, e diamoci del tu !
P.S.
sogno una Macerata che vince una edizione dei “Comuni Ricicloni”!!!
@Lucky
Non sono un esperto amministrativo,ma mi sembra inverosimile che i concorsi per le amministrazioni pubbliche contemplino graduatorie per categorie “socialmente pericolose”.
Per quanto riguarda gli eventuali ingressi non per titoli, ma per tessere (cioè, se non ho capito male tramite raccomandazione politica), se ha notizie certe in merito non posso far altro che invitarla a recarsi presso l’autorità giudiziaria e sporgere denuncia.