Formica, un medico maceratese
alla corte della regina di Parigi
Francesca Schiavone

E' nel suo staff da 13 anni: "Una grande emozione vincere il Roland Garros"

- caricamento letture

formica

di Alessandra Pierini

Luigi Maria Formica è il direttore del Centro medico sportivo “Ireneo Vinciguerra”, è consigliere nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana, carica nella quale è stato eletto con 70 voti. Considerando che nelle Marche sono solo 3 i votanti è facile capire come il dottore abbia una vasta rete di contatti in tutta Italia. “Qui a Macerata pochi conoscono questo centro – ci dice – è una realtà piccola ma al passo con il mondo. All’inizio della mia attività anzichè comprare casa comprai gli strumenti per il laboratorio e sono ancora qui. Dall’Italia abbiamo portato la medicina sportiva in tutto il mondo.”
Luigi Maria Formica è anche il medico sportivo dello staff di Francesca Schiavone, la tennista italiana che sabato scorso ha compiuto la storica impresa di vincere il Roland Garros contro l’australiana Stosur.
Dottore, l’abbiamo vista alle spalle di Francesca Schiavone a Parigi mentre cantava a squarciagola l’inno di Mameli. Che emozione ha provato?
“Non è la prima volta che mi capita, ho già vinto altri titoli mondiali sempre con gli italiani. Quando si canta l’inno è sempre segno di appartenenza, come portare la maglia. Ho avuto l’onore di cantare l’inno ottenendo successi nel tennis, nel calcio e nel wusu.”

francesca-schiavone

Il wusu?
“Sì è un’arte marziale. Abbiamo conquistato il titolo in Cina.”
Non è strano vincere senza entrare in campo?
“E’ stata una mia scelta. Già da bambino pesavo due deviazioni standard in più del normale perciò non potevo aspirare ad essere un atleta. Sono partito da San Ginesio con l’intenzione di fare il medico sportivo e in questo sono riuscito.”
A San Ginesio non c’erano all’epoca medici sportivi. Come mai questa aspirazione?
“Non so, forse ha inciso il fatto che mia madre era un insegnante di Isef. Mio padre insegnava latino e greco.”
Da quanto tempo fa parte dello staff della Schiavone?
“Dal 1997. Sono il più vecchio dello staff.”
Come definirebbe Francesca Schiavone?
“E’ un’atleta che ha fatto del tennis un’arte.”
Cosa vi siete detti subito dopo la vittoria?
“Era tanta la gioia che non siamo riusciti a parlare, solo qualche lacrima.”
Come ha vissuto la gara?
“Durante il tie break del secondo set eravamo 0a 1 a favore della Stosur. La manager di Francesca che sa che sono professionalmente freddo preoccupata mi ha guardato per cercare di capire dai miei occhi cosa aspettarsi. Le ho fatto un cenno di silenzio e un occhietto. Sul 3 a 1 mi ha guardato di nuovo e abbiamo sorriso. Sapevamo che era fatta.”
Qual è il prossimo appuntamento?
“Tra due settimane, solo due settimane, ci aspetta Wimbledon.”
Andrà anche lei?
“Il mio contratto prevede la mia presenza solo nelle semifinali e finali quindi se ci sarò anche io sarà davvero un ottimo segnale.”



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X