di Beatrice Cammertoni
Giulio Silenzi non sposta l’attenzione dalla questione dei rifiuti e interviene nel corso di una conferenza stampa da lui convocata, per fare il punto della situazione attuale e per avanzare richieste precise a Capponi ed al suo schieramento. Il presidente della scorsa amministrazione provinciale continua, infatti, a seguire dai banchi dell’opposizione, le complesse questioni ambientali che riguardano il territorio maceratese, quando si fanno sempre più urgenti soluzioni definitive.
“Faccio parlare voi”: inizia con queste parole la ricostruzione degli eventi degli ultimi mesi che Silenzi sceglie di fare attraverso gli articoli delle testate giornalistiche. La rassegna stampa comincia nel Maggio del 2008, quando Capponi, membro dell’assemblea del Cosmari come delegato del Sindaco di Treia, vota a favore della discarica a Fosso Mabiglia, prosegue nei caldi giorni della campagna elettorale, quando invece il presidente sostiene di avere un’alternativa da presentare una volta superata la fase di propaganda politica, poi con il blocco dei lavori del luglio 2009, per concludersi con le ultime battute del botta e risposta con lo stesso Silenzi. “Il sito alternativo annunciato da Capponi prima delle elezioni era a mio avviso quello di Montelupone, ma poi sono mancate le condizioni per portare a termine il progetto. Intanto a Cingoli i lavori sono stati fermati nonostante le prime sentenze della magistratura abbiano dato parere positivo alla realizzazione. Capponi ha scaricato le responsabilità sul centro sinistra e su di me in particolare, arrivando anche ad annunciare a settembre un atto ufficiale in tempi record che ancora non c’è.”
Non è stato infatti ancora siglato l’accordo che avrebbe dovuto risolvere la situazione delle discariche della provincia: “Capponi ha impostato una procedura risolutiva sull’accordo tra i sindaci dei comuni individuati come idonei alla costruzione di siti, Cingoli, Mogliano, Camerino, San Severino e Treia. La bozza è pronta ma Cingoli, la prima a dover partire con i lavori, non firma. Il Comune, che si oppose già a Fosso Mabiglia, dovrebbe infatti individuare un sito alternativo anche nel caso in cui la magistratura si esprima in favore di uno stop definitivo ai lavori”.
Sono già dunque 21 mesi che la vicenda di Cingoli tiene banco, tempo destinato ad aumentare e che rende improbabile la realizzazione dell’impianto in un tempo inferiore a tre anni, tre anni e mezzo. “Il fatto che la discarica di Tolentino sia stata costruita in sei mesi dimostra che con una certa costanza e con un impegno quotidiano come quello che ho avuto io è possibile ridurre i tempi.”
Nel corso della settimana proseguiranno gli incontri in provincia con i sindaci coinvolti, mentre invece, data la nuova normativa, in Regione si avvia l’iter per la realizzazione delle discariche di Filottrano e Appignano: la recente legge, infatti, sposta la competenza a livello regionale qualora esse siano locate a meno di tre chilometri dal confine provinciale (per poche centinaia di metri, invece, Cingoli rimane alla provincia.)
“Capponi deve accorciare i tempi, considerando anche che con lo spostamento a Fermo dei rifiuti l’aggravio sul bilancio pubblico aumenterà di 800, 900 mila euro in un anno. In uno degli articoli è scritto in “capponese” che i cittadini non subiranno rincari, ma per quanto potrebbero essere coperti i costi in un primo periodo, presto la differenza si sentirà. A Cingoli va chiesto uno sforzo, un impegno perchè il nuovo piano possa essere avviato.” A mancare, è a detta di Silenzi, anche un ruolo forte della presidenza del Cosmari: “Non deve essere espressione della volontà del presidente della provincia: i rifiuti non sono monopolio del “pensiero-unico” del centro destra.”
Alle richieste all’amministrazione Capponi si aggiunge anche maggiore trasparenza sulla situazione di Appignano. “4000 metri cubi risolverebbero perfino i problemi di Napoli, ma il fatto che non si sappia chi stia dietro ad un investimento di tale portata e che inoltre siano state scavalcate anche le autorità mi sembra inaudito!”
Inaccettabile è anche, secondo quanto dichiarato da Silenzi, il modo in cui è stata gestito l’assorbimento della Smea e della Sintegra da parte della Società Cosmari. Nessun problema per la seconda, “in cui operano persone vicine al centro-destra e a Capponi”, ha detto Silenzi, più difficoltà per la prima, che potrebbe dover trovare un nuovo partner nel mercato. “Il Cosmari, dopo aver valutato la Smea, sembra volerla smembrare, questo appare come un attacco a Macerata e un’ingerenza nella campagna elettorale in corso”.
(Foto di Edo Lini)
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Tutto ciò che dice Silenzi è largamente condivisibile.
Quelo che stona completamente è che il PD in Provincia sia SOLO Silenzi, come se Silenzi fosse la punta di diamante per una futura carriera (Parlamento? Regione? Europa?)
Ma ce lo ricordiamo, si, che Silenzi è riuscito a non vincere dove era impossibile perdere????
Non capisco la polemica visto che c’è già l’accordo per mandare a casa Capponi dopo le regionali.
PER CORRETTEZZA LEGGETE IL COMMENTO CHE SEGUE L’ARTICOLO
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=15537