Con Antonio Di Pietro si è aperta
la campagna elettorale a Macerata

Sussurri e grida

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di pietro macerata

di Maurizio Verdenelli
La campagna elettorale è stata aperta domenica mattina a Macerata alla Filarmonica. Virtualmente, s’intende, anche se un protagonista come Antonio Di Pietro non lo “vede” tutti i giorni il bel teatro neoclassico di via Gramsci (con poche coreografie, chè c’era il rischio di far appesantire la bellezza del posto: ha ammesso il segretario provinciale Leonardo Virgili). Sul palco c’era però una vera attrice professionista: Paola Giorgi (“bella come una velina, intelligente come lei” l’ha presentata con un effetto forzato, lo stesso Virgili) che riveste il ruolo di coordinatrice regionale delle donne dell’Idv. Un attacco a Lattanzi, coordinatore maceratese Pdl e al presidente della Provincia, Capponi (di cui il primo sarebbe stato per l’occasione il portavoce). Al centro del j’accuse della Giorgi la segretezza nella quale sarebbero avvolti i tre siti destinati a partecipare alla “ruota della sfortuna” riguardo alla dubbia aggiudicazione della titolarità della discarica d’appoggio al Consmari. Tra queste località, sia detto per inciso, ci sarebbe (ma questo domenica non è stato sussurrato) pure Treia, città di cui Capponi è stato a lungo sindaco. Se non bellissima, certamente la Giorgi –moglie del direttore del “Sistina” Tommaso Paolucci (ex Rancia, ex direttore dello Stabile) è sicuramente fascinosissima. Statuaria nell’impugnare a beneficio dei fotografi, come una fiaccola accesa, l’agenda rossa di Falcone e Borsellino.Un’annotazione d’obbligo per lei –anche per la novità- nel contesto di quest’irrituale apertura di campagna elettorale. Più come uomo di partito che come Governatore, ad esempio, ha parlato Gian Mario Spacca che ha attribuito all’ex ministro Di Pietro il merito di aver reso della Quadrilatero, di baldassarriana memoria, un vero progetto a servizio dei comuni. Spacca ha poi sottolineato come a protezione del lavoro, la Regione abbia impegnato il 30% del suo bilancio “rispetto al 3% di quello statale”. “Il bilancio è che in un anno nella nostra regione non si é perso complessivamente un posto di lavoro: nel 2008 lavoravano in 672.000, stesso numero anche nel 2009”.
Spacca sarà confermato come candidato Governatore? “Se sarà così, bisogna deciderlo sin da subito, non aspettare la chiusura delle liste, il 20 febbraio” ha tagliato corto Di Pietro che ha poi ammonito il presidente marchigiano: “Per poi andare tutti insieme contro il centrodestra, senza puntate al fianco degli avversari!”. Chiaro il concetto? Il mite Gian Mario ha sorriso ricordando che ogni lunedì che manda Dio il Centro sinistra è sempre unito ad Ancona nel fare le proprie strategie di governo.
Cosa farà invece l’Udc? Ci sarà un terzo Polo nelle Marche? Di Pietro non ci crede: “Sarà solo una formazione con compiti diversivi, pronta poi a far defluire consensi magari tradendo le originarie intenzioni dei votanti”.
Quindi, per l’ex ministro, se Spacca dovrà essere, Spacca sia da subito. Soprattutto contro un centrodestra che, al solito, sfoglia la margherita: Bertolaso (magari lui volesse!), Ciccioli (subito pronto), Baldassari (fa un po’ di surplace), Casoli (ritirato), Saltamartini (outsider) e SuperX (il candidato superstar da fuori come appunto Bertolaso anche se lui fa la spola con Santa Vittoria in Matenano).
Di Pietro chiede coesione con gli alleati come coeso appare all’esterno l’Idv anche se l’anima giovane e barricadiera si riconosce magari più nel consigliere provinciale, Mirko Montecchiani che nel leader regionale, on. Favia. Se si dovesse stare all’applausometro a conclusione del suo intervento e al numero di pacche sulle spalle da parte di “Tonino”, si dovrebbe dire che Montecchiari è stato il protagonista della domenica speciale in Filarmonica. Anche Favia ha abbracciato alla fine paternamente alle spalle Mirko sussurrandogli un “bravo”. Tuttavia gli applausi e il tifo da stadio della platea non lasciavano dubbi sul significato di appartenenza a quell’anima piuttosto che all’altra. Tra tanti giovani “urlatori” anche il settantaduenne Romolo Tamburrini di Mogliano (in “gran dispitto” con Ramadori) ed attualmente all’opposizione a Gualdo. Anche lui per baby Mirko!
Sul palco è salito pure il sindaco di Macerata, ing. Giorgio Meschini. Che ha annunciato l’inaugurazione del restaurato Palazzo Bonaccorsi a dicembre: “un’operazione di cui sarà protagonista il prof. Guido Garufi (elemento di spicco dell’Idv maceratese ndr)”.
Un pubblico strabocchevole, inusitato per la sonnolenta domenica mattina del centro storico di Macerata, ha fatto ala all’ex Pm di Manipulite: tanto pubblico la Filarmonica non lo conosceva dall’inizio della campagna elettorale di Giulio Silenzi. Tra il pubblico pochi i volti noti della politica: tra questi il sindaco di Pioraco e l’assessore maceratese Massimiliano Bianchini, anch’egli in corsa per il dopo Meschini.
L’apertura virtuale della campagna elettorale nel capoluogo è stata veloce: dopo un’ora Di Pietro, adorato da giovani ed anziani all’uscita del teatro, era già in auto con direzione Senigallia. Dall’uno all’altro mar…



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