Ancora 48 ore di tempo prima di conoscere la disponibilità piena della proprietà di corrispondere i salari arretrati ai 58 dipendenti dalla “Pelletterie 1907”, l’azienda di Tolentino titolare del marchio Nazareno Gabrielli. Con questo rinvio, dovuto alla necessità dei rappresentanti dell’azienda di consultare tutti i soci, si è chiuso in serata l’incontro che si è svolto nelle sede delle Provincia di Macerata, su convocazione del presidente Franco Capponi, per avvicinare le parti ad un accordo. Un accordo – aveva esordito il presidente della provincia – che non può prescindere dal pagamento dei salari arretrati alla maestranze, ma volto necessariamente a guardare al futuro dell’azienda.
Al “tavolo” della Provincia erano presenti anche l’assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali e il sindaco di Tolentino, Luciano Ruffini. I rappresentanti delle istituzioni locali hanno sollecitato Azienda e Organizzazioni sindacali ( Ticà e Benfatto della Cgil, oltre ad una rappresentante del consiglio di fabbrica) a trovare un’intesa che guardi in prospettiva per non disperdere il “patrimonio” di valori economici e sociali che la “Nazareno Gabrielli” rappresenta per Tolentino, la provincia di Macerata e tutte le Marche.
I rappresentanti della società, Spagna e Badile, riconoscendo che le maestranze di Tolentino con la loro professionalità costituiscono il valore aggiunto dello stesso “marchio”, hanno garantito sinora la produttività dell’azienda che presenta oggi un conto economico positivo, potendo contare su commesse importanti non venute meno con la crisi economica in atto. Il problema contingente di Pelletteria 1907 – hanno sostenuto i soci presenti – è costituito dalla mancanza di liquidità causata da un indebitamento pregresso con le banche, le quali – come asserito dai rappresentanti dell’azienda stessa – hanno “chiuso i rubinetti del credito”, anche a fronte della disponibilità delle Regione Marche a concedere fideiussioni a garanzia dei fidi concedibili dai Confidi e dalle banche.
Il presidente della Provincia, Capponi, auspicando la possibilità per un pronto pagamento degli arretrati agli operai, ha invitato i protagonisti della vertenza a far sì che “l’efficienza produttiva dell’azienda venga riportata in un corretto rapporto tra lavoratori e impresa”.
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