di Beatrice Cammertoni
ed Eros Mandolesi
Per l’inchiesta della settimana Cronache Maceratesi torna a Porto Recanati: dopo le mareggiate di questo inverno il comune della costa maceratese è pronto ad accogliere il grande flusso di bagnanti e turisti. Pur con grandi aspettative sulla stagione partita un po’ in sordina a causa del brutto tempo degli ultimi fine settimana, i gestori di ristoranti e chalet continuano nutrire molte preoccupazioni a causa della situazione delle spiagge portorecanatesi, in alcuni punti gravemente esposte ai rischi del mare grosso a causa dell’assenza di protezioni.
Claudio Pandolfi, proprietario dello stabilimento balneare “Carlo e Domenico” ha aperto ormai da un mese i primi ombrelloni: “L’estate inizia ufficialmente quando le scuole chiudono i battenti e le famiglie scelgono il mare anche durante la settimana. Non sentiamo la crisi per ora: il mese di Giugno è stato in generale positivo, bisogna dirlo, anche a causa della mancanza di lavoro, che colpisce in particolare i giovani e che fa si che essi si riversino in spaggia ai primi caldi. Gli antidoti alla crisi per questa stagione saranno solamente il sole ed il caldo. Se il tempo ci assisterà, infatti, non subiremo cali.” Non è altrettanto positivo lo scenario che il signor Carlo ricostruisce in merito alla situazione della spiaggia: “Ci sentiamo abbandonati a noi stessi, non abbiamo avuto risposte dall’amministrazione comunale e regionale, sappiamo che ci sono dei fondi ma non si hanno notizie sull’avvio dei lavori. Salvaguardare la costa deve essere la priorità in un centro turistico come il nostro: questo è l’unico settore in crescita a livello mondiale e qui bisogna puntare. Io non credo che gli scogli deturpino l’ambiente, anzi, ci proteggono e ci salvaguardano dalla foga del mare: ogni anno non sappiamo su quanti metri di spiaggia poter contare.”
A queste parole fa eco Nazareno Falaschini, portorecanatese e frequentatore di lunga data dello chalet: “Invece di parlare ancora del porto, progetto irrealizzabile e di cui si parla da anni e anni inutilmente, è importante risolvere questa situazione”. La sensazione che si avverte è quella di uno stallo che blocca Porto Recanati rispetto ad altri centri marittimi vicini in crescita in modo esponenziale: “Porto Potenza ci sta sorpassando, lì la spiaggia è lunghissima e non ci sono gli stessi problemi di parcheggio e di orari notturni che abbiamo noi”. Questa l’amara considerazione del signor Carlo.
Il signor Eugenio Mirate è uno dei proprietari del ristorante Jakugè: il suo è uno degli stabilimenti graziati dalle mareggiate degli scorsi mesi grazie agli scogli di protezione a pochi metri dalla riva. Sono i problemi della quotidianità a destare le maggiori preoccupazioni: brutto tempo e crisi sembrano annunciare una stagione di alti e bassi come quella dello scorso anno. “La gente al momento di ordinare sceglie con più responsabilità e con l’occhio sempre sul prezzo di ogni portata. Al vino in bottiglia, per esempio, si predilige quello della casa in caraffa. Il tempo sarà un’altra incognita quest’anno: negli ultimi week end e nel ponte del 2 giugno non c’è stato sole e questo influisce tantissimo sui nostri guadagni. Se sarà caldo, invece, non mancheranno i clienti. Speriamo bene!” Vera e propria novità di quest’anno è la grande affluenza di stranieri nelle nostre zone, in particolare di olandesi: “E’ capitato spessissimo di vederli qua da noi, rimangono affascinati e addirittura vogliono acquistare casa in paese.”
La signora Alberta Berti, che gestisce lo stabilimento Raggio di Sole, ci racconta che questo brutto tempo ha già condizionato le vacanze dei primi turisti della stagione. “Molti di loro, venuti per il mare, scelgono di visitare l’entroterra quando il cielo è nuvoloso o piove. Non siamo ancora partiti a pieno ritmo, speriamo che i prossimi fine settimana siano pieni di sole. Io sono molto ottimista. Il nostro chalet inoltre è stato risparmiato dalle mareggiate, anche se abbiamo solo dovuto eliminare molta immondizia e provvedere a spianare la spiaggia ben tre volte.”
È il presidente dell’Associazione Bagnini “L’Ancora” Mauro Scalabroni, che tira le somme su questo inizio dell’estate del 2009. Proprietario dello stabilimento “Il Faro”, il neo-eletto rappresentante di categoria esprime tutta la sua preoccupazione per la spiaggia porto recanatese, in molti punti non sufficientemente protetta dal mare grosso e soggetta alle intemperie delle onde. “La situazione è pesante: ci sono stabilimenti balneari che quest’anno possono piantare ombrelloni in pochissimi metri di spiaggia e questo vuol dire non lavorare. Il nostro è l’unico comune che non sta facendo nulla eppure la presenza turistica è importante. Lunedì prossimo chiederò via lettera alla nuova Giunta di creare un tavolo di concertazione anche con il Presidente della Provincia e con gli Assessori Regionali. Le nostre aspettative sono state sempre disattese purtroppo e siamo stanchi di non essere ascoltati. Le altre località marittime ci sorpassano, sono sempre più competitive mentre noi siamo in piena fase di stallo. Si sceglie ancora di puntate più sulla darsena che sugli scogli e protezioni: questo è sbagliatissimo, moltissime famiglie vivono di questo.”
“Partirà a settembre il piano di salvaguardia”. La precedente intervista a Rosalba Ubaldi, ora eletta sindaco di Porto Recanati:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=4142
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