Pier Giuseppe Rossi
E’ in corso all’università di Macerata, dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, l’incontro di avvio del progetto Depit “Designing for personalization and inclusion with technologies”. Il progetto, finanziato dalla comunità europea nell’ambito del programma Erasmus+, è finalizzato a supportare pedagogicamente e tecnologicamente la progettazione didattica degli insegnanti. Al percorso partecipano, oltre a Unimc e all’università Cattolica di Milano, l’University College di Londra, sede della più prestigiosa facoltà di Scienze della formazione inglese, l’università di Siviglia, il Centro del professorado dell’Andalusia e due reti di scuole italiane, la prima friulana con capofila a Pordenone e la seconda marchigiana con capofila a Grottammare. Gli altri partner sono le associazioni europee di insegnanti, Aedeit e Atee, che contribuiranno allo sviluppo e alla disseminazione del progetto a livello europeo, e Infofactory che curerà lo sviluppo delle tecnologie. «Il modello pedagogico e le tecnologie messe in atto – spiega Pier Giuseppe Rossi, responsabile scientifico del progetto – consentiranno non solo di supportare il docente nella macro e nella micro progettazione, ma permetteranno anche che la stessa divenga un artefatto da usare in classe come mediatore con gli studenti, che così potranno condividere e partecipare alla discussione e all’articolazione della struttura del percorso didattico».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Era ora, ci mancava proprio