Per i corsi di lingue e mediazione linguistica l’Università di Macerata è tra le migliori dieci in Italia, ossia nona secondo le classifiche Censis 2015-2016. Ad offrirli è il Dipartimento di Studi Umanistici, che è stato premiato anche per i corsi di lettere, filosofia e storia e che ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni nel 2014 dalla nascita come Facoltà di Lettere e filosofia. Una lunga tradizione che, in questo caso, fa rima con innovazione. “Obiettivo prioritario dell’attività del Dipartimento è la formazione personale e scientifica degli studenti, ispirata ai valori dell’umanesimo, concepito come principio regolatore e fonte di innovazione – spiega il direttore Filippo Mignini, che a ottobre passerà il testimone al neo eletto Carlo Pongetti – La formazione è affidata al buon funzionamento delle strutture e dei servizi e all’ efficace organizzazione dei corsi di laurea, alla competenza e disponibilità dei docenti, a forme stabili di tutorato, all’utilizzo delle tecnologie nell’insegnamento, anche a distanza, e nella ricerca”. Per quanto riguarda il nucleo linguistico dell’offerta formativa, il Dipartimento sta diventando un punto di riferimento in particolare per lo studio del cinese, grazie anche alla presenza dell’Istituto Confucio – che mette a disposizione ambite borse di studio per la Cina – e del russo, oltre che delle lingue e civiltà arabo-islamica, indiana e le più tradizionali lingue europee. La forte propensione all’internazionalizzazione si traduce anche nell’attivazione di ben due percorsi di laurea magistrale a doppio titolo: quello in lingue moderne e quello in scienze filosofiche. Entrambi permettono di studiare un anno in Francia e di ottenere anche una laurea francese, oltre a quella italiana. “Poiché riconosce grande importanza alla rivoluzione digitale e alle sue implicazioni anche in campo umanistico – conclude il direttore -, il Dipartimento lavora alla produzione di modelli innovativi in diversi settori, dalla gestione dei beni culturali all’editoria e all’archiviazione digitale. Per il loro apporto fondamentale alla formazione umanistica, sono valorizzati il linguaggio cinematografico e dell’audiovisivo, la cultura teatrale, gli studi musicali, le arti figurative e la tradizione storico artistica”.
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E che ne è delle lauree scientifiche? Non se ne parla proprio? Che peccato!
Caro Aldo tu non hai capito una cosa che le classifiche lasciano il tempo che trovano e bisogna capire quale agenzia le stila, perché magari io potrei anche pagare per risultare prima. Detto questo io spero che l’UNIMC sia sempre prima perché è stata la mia università e per me sarà sempre la migliore!