di Laura Boccanera
«Non ci trasferiamo, dall’amministrazione volontà arbitraria. Non tollereremo ulteriori atti di intimidazione, già abbondantemente subiti. Qualora fossero violati i locali senza nessuna nostra autorizzazione, ci vedremo costretti a ricorrere alle forze dell’ordine». Così replica Marco Pazzelli dirigente del liceo paritario Stella Maris. Arriverà probabilmente davanti ad un tribunale la querelle fra comune e liceo delle scienze umane (leggi l’articolo). La scuola superiore a cui dal 2011 sono concesse aule in comodato d’uso non ha alcuna intenzione di trasferirsi a condizioni peggiorative in via Regina Elena per far spazio alla segreteria del plesso scolastico pubblico. Il dirigente farà valere la delibera e annuncia battaglia in tribunale: «La delibera citata e la connessa volontà dell’amministrazione di sottrarre i locali sono del tutto arbitrarie anche perché in contrasto con un contratto legalmente in essere – spiega Pazzelli – l’utilizzo da parte del liceo degli attuali locali della Pirandello non è revocabile attraverso un atto unilaterale. A tal fine la cooperativa ha avviato tutte le opportune iniziative legali, atte a far rispettare il contratto in essere. Non entriamo nel merito dell’esigenza di una migliore funzionalità della segreteria dell’istituto scolastico “Via Regina Elena”, ma sentiamo la necessità di denunciare che in sede di trattativa siamo stati fatti oggetto di un trattamento iniquo e indegno. La trattativa cui fa riferimento l’assessore Balboni è in realtà consistita, in un anno e mezzo, in una serie di incontri privi di proposte concrete, trattativa, tra l’altro, interrotta bruscamente dall’amministrazione stessa con la delibera che intende revocare l’uso delle aule che è antecedente ad una proposta di contratto non accoglibile. Troviamo, infine, imbarazzanti le dichiarazioni della dirigente Boccanera che ancora una volta confermano la totale e preoccupante mancanza di conoscenza del mondo e della legislazione relativi alle scuole paritarie. Sarà pure intollerabile per lei che “una scuola paritaria sia trattata alla stregua di una scuola statale”, ma la normativa dice l’esatto contrario. Inoltre, sostiene che gli istituti secondari dipendono dalla Provincia e non dal Comune, ma ignora che la normativa si riferisce alle sole scuole statali. Per le scuole pubbliche paritarie l’amministrazione di riferimento è la Regione, cui compete in generale l’accertamento della permanenza dei requisiti di parità, lasciando ad ogni scuola la libertà di organizzarsi come meglio crede».
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Chi non conosce la realtà del liceo non può immaginare quanta serietà,onestà,dedizione e amore per il proprio lavoro da parte dei docenti vi sia all’interno.È un patrimonio da conoscere e rispettare,quale che sia l’opinione politica che si abbia.Ed è impossibile non apprezzare la professionalità e l’umanità del dirigente.
Non conosco la realtà del liceo ma conosco quella della giunta comunale. Niente forze dell’ordine, consiglierei una resistenza attiva e che lasci il segno su questa sciagurata amministrazione. Fosse questo l’inizio di una ribellione alla dittatura sciocca, arrogante, al di fuori della legalità come anche questo caso dimostra. E’ inspiegabile che certa gente abbia in mano il potere di decidere sulla città, quando presi uno alla volta o anche tutti insieme riuscirebbero ad offendere anche l’intelligenza di un somaro. Mi scusi il somaro ma è che spesso viene usato come esempio di stupidità e testardaggine che sicuramente lui, il somaro non ha.
Premesso che parliamo di istruzione sia essa pubblica che paritaria, in cui sono coinvolti giovani e famiglie, verso cui da parte di una Amministrazione Comunale seria ci dovrebbero essere la massima attenzione e il dovuto rispetto. Non sembra il caso della Giunta civitanovese: non si capisce che genere di delibera di “revoca” abbia assunto, rispetto a una convenzione regolarmente in essere con il Liceo Scienze Umane “Stella Maris”. Quest’ultimo non ha compiuto infatti alcun atto che facesse venire meno il contratto in corso con il Comune. Vediamo come stanno realmente le cose: il Liceo “Stella Maris” ha in comodato d’uso gratuito alcuni locali della scuola media “Pirandello” per altri 11 anni, scadenza 2026. Il Comune propone a tale Istituto Scolastico, particolare curioso dopo e non prima la delibera di “revoca” citata, di trasferirsi nei locali inagibili delle elementari di Via Regina Elena (la dirigente scolastica è la stessa della media “Pirandello”). La precarietà di detti locali è già stata segnalata dalla dirigente scolastica che li gestisce e quindi non ci piove (anzi sì). Ora la Giunta comunale propone al Liceo “Stella Maris” di recuperare i locali con una spesa di 30 mila euro – non pochi per una scuola paritaria – e di avere in convenzione, a quel punto non più gratuita (per 8 anni), le aule di Via Regina Elena. Chi accetterebbe tale proposta capestro? Considerando che per effettuare i lavori occorrerà tempo e l’anno scolastico inizia tra meno di due mesi. Non si capisce, si noti l’attenzione della Giunta, dove il Liceo Scienze Umane dovrebbe iniziare le lezioni. L’impressione è che il Comune, a corto di fondi, cerchi qualcuno che gli ripari gratuitamente, dopo che per anni li ha trascurati, i locali delle elementari di Via Regina Elena. Strano il comportamento della Giunta, che non è stata altrettanto rigida in altre circostanze, vedi la costruzione del Palasport per la Lube volley, socialmente meno importante di un’istituto Scolastico. In quell’occasione, il Comune ha garantito il mutuo di un privato (l’impresa costruttrice) con 2 milioni di euro del proprio avanzo di amministrazione e contribuisce alla gestione dell’impianto con un contributo trentennale di 2 milioni di euro. Nel caso del Liceo “Stella Maris”, appare grave l’accanimento in atto contro questo Istituto che raccoglie una parte importante della storia dell’istruzione civitanovese, e che ha già subito l’umiliazione di doversi trasferire a Montecosaro.