
I banchi dell’opposizione
di Laura Boccanera
Consiglio comunale di lunedì a rischio: il centrosinistra non si presenterà: «chiediamo la convocazione di un nuovo consiglio con una mozione di sfiducia al presidente Fausto Troiani», tra i firmatari anche Lega più civici.

Fausto Troiani, presidente del consiglio comunale
Doveva essere il consiglio comunale per il bilancio e per gli auguri di Natale, ma rischia invece di diventare la cartina tornasole dei “guai” della maggioranza. Il numero legale infatti è a rischio per la presenza di virus e malanni stagionali, ma anche il centrosinistra annuncia che non ci sarà; in un comunicato stampa infatti la decisione: «Noi sottoscritti consiglieri comunali di minoranza non parteciperemo – scrivono dall’opposizione di centrosinistra a cui si aggiungono Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi – vogliamo manifestare in tal modo la totale sfiducia nei confronti dell’amministrazione Ciarapica che persiste a voler approvare atti amministrativi fondamentali per noi cittadini senza la necessaria e doverosa attenzione al bene comune, senza la dovuta trasparenza e senza interlocuzioni con la città. Così hanno impostato anche il bilancio di previsione 2026-28 ed il piano triennale dei lavori pubblici che vorrebbero approvare nel consiglio comunale del 22 dicembre. Per questa giunta passano sistematicamente in secondo piano le richieste della città in fatto di nuovi parcheggi, di messa in sicurezza delle strade, di bonifica delle aree inquinate, di ampliamento della viabilità ciclabile in sicurezza, di programmazione culturale».
Ma la presa di posizione è anche personale in particolare verso il presidente del consiglio Fausto Troiani: «L’apice della mancata trasparenza e dell’opportunismo politico è rappresentato dal presidente del consiglio comunale Fausto Troiani che nonostante richieste, esposti ed interventi duri dell’opposizione continua ad assumere atteggiamenti di ostacolo alla democrazia consiliare. Nel consiglio comunale del 6 novembre ha impedito la discussione di un emendamento proposto da tutti i gruppi consiliari di opposizione insieme a Lega e Fratelli d’Italia. Il presidente del consiglio Troiani pensa di potersi anche arrogare il diritto di non rispondere alle richieste di chiarimento del Prefetto in merito alla sua decisione di non mettere ai voti l’emendamento sulla variante per il Centro per l’autismo e di non mettere a conoscenza i gruppi consiliari delle decisioni prese sul punto. Per questo non parteciperemo al consiglio comunale previsto il 22 e 23 dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo e presenteremo invece la richiesta di convocazione di un consiglio comunale specifico per mettere ai voti una “mozione di sfiducia e revoca al presidente del consiglio Fausto Troiani”». La mozione di sfiducia, fanno sapere dall’opposizione, è sottoscritta anche da Lega più civici.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ l’epilogo della più brutta pagina della politica locale dove spiace constatare che soltanto tre coraggiosi del centrodestra abbiano avuto il coraggio di sottoscrivere un documento che travalica e prescinde dall’appartenenza partitica e dall’ideologia : arroganza , temerarietà , spregio di norme e regolamenti , violazione sistematica delle regole e financo disprezzo per le interlocuzioni che provengono da Sua Eccellenza il Prefetto di Macerata impongono la parola ” basta ” . Qualsiasi politico di buon senso , preso atto che 12 consiglieri su 24 hanno firmato la sfiducia al proprio operato , si dimetterebbe subito senza attendere il Consiglio Comunale ed il ripensamento – che so – di Yuri Rosati o di una veterana dell’ex PCI in vena di riconoscenza….lascerebbe con onore poichè è chiaro che se nel centrodestra albergano onesti, la partita è chiusa. E’ evidente che nel voto di sfiducia ( segreto ) altri consiglieri comunali ritroveranno il coraggio seppellito per anni mentre spero che i vertici del mio partito sappiano e vogliano cogliere un’appello che proviene dal basso . Voltate pagina e non siate ipocriti poichè in discussione NON è la lealtà nel centrodestra o per il centrodestra , bensì la rimozione di chi non rispetta la terzietà del ruolo e della funzione calpestando in ogni occasione Regolamento e norme. Vedasi il 6 novembre 2025. E’ un’occasione unica che segnerà lo spartiacque tra complici e uomini liberi. Ad ogni livello.
Accidenti, non so a chi credere. Da anni come riportato nell’articolo é impossibile viste le tante volte in cui Ciarapica ha concretamente preso decisioni che riguardavano l’intera città affidandosi esclusivamente alla sua volontà, perspicacia, attitudine al comando, dargli uno 0,1 di fiducia. Tutti i solluccheri e gli stati di grazia che gli hanno causato non so quanti interventi contrari, esposti e ingressi trionfali in procedimenti controllati da quegli enti che vigilano sulle attività amministrative dei comuni e relativi componenti e che non lo hanno finora inchiodato a nessuna responsabilità, salvo un calo di popolarità che avrà poi mai avuto? . In pratica si può scrivere che tutto ciò è vero indipendentemente dal punto di vista, dalle simpatie o dalle opinioni sul soggetto. Il futuro del sindaco che potrà avvalersi di un posticino da trombato una volta finita la sua carriera apicale a Civitanova e quello il quale , politicamente, potrà cercare di tornare in auge in qualche landa dimenticata soprattutto dagli uomini dove con i suoi trascorsi, chi avrà tema di affrontarlo? Tutto ciò però contrasta aspramente con quanto da lui dichiarato sempre su questa pagine due giorni fa: “L’amministrazione comunale ha sempre mantenuto apertura e disponibilità al dialogo con associazioni, operatori economici e cittadini, ma il confronto richiede correttezza, serietà e rispetto delle
istituzioni. Chi non rispetta questi principi si pone automaticamente fuori da
qualsiasi percorso costruttivo”. Qui senza volerlo cade a fagiolo anche il vezzo del tutto suo di far costruire piani su piani su case che ottengono chiaramente in Municipio il permesso di farlo e senza nemmeno preoccuparsi di togliere e non è una esagerazione ” il sole agli altri” e fregandosene completamente anche del forte deprezzamento delle case oscurate. Chissà se sia successo che anche quest’ultime siano entrate una volta svendute. nello stesso gioco. Eh, quante domande, dubbi, incredulità sulla facilità con cui una volta eletto ti puoi spalancare a piacere tante di quelle finestre che solo chi ne ha la possibilità e la volontà può sbarrare. Il Presidente del Consiglio? Va avanti per la sua strada. Più o meno, sembra che entrato in una rotonda, gira sempre attorno e ci si trova magnificamente. E chi lo sposta. Almeno che non sbaglia ad entrare La Gorba e allora visto che almeno all’epoca delle ultime elezioni regionali sono andati in ” rotta”, la traducono in termine marinaresco e si alzeranno dagli scranni perduti nel più smarrito degli orizzonti.
Il titolo di Eccellenza è stato abolito nel 1945.
Poi, i prefetti precedenti (cambiano così velocemente che è difficile tener il conto) avrebbero potuto sciogliere il Consiglio comunale più volte, per le inadempienze.