
Ponte spagnolo di Visso
La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di riparazione del danno e consolidamento del Ponte spagnolo, nel centro storico di Visso, insieme al ripristino e all’adeguamento della stradina di collegamento con via Giuseppe Rosi.
L’intervento è finanziato con un contributo di 500mila euro e rientra nel Programma straordinario di rigenerazione urbana connessa al sisma 2016. «Il recupero del ponte spagnolo non è solo un intervento strutturale, ma un’operazione di rigenerazione urbana che punta a valorizzare il percorso pedonale tra le vie storiche e il parco dei Giardini del lago, restituendo alla comunità un bene identitario e sicuro – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Mi preme ringraziare come sempre il contributo puntuale dei Comuni, dell’Ufficio speciale Ricostruzione e della Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».
«Come ha sottolineato il commissario, non si tratta soltanto di un recupero strutturale, ma della restituzione alla comunità di un bene storico che è importante per Visso e per l’Italia intera – commenta il sindaco di Visso, Rosella Sensi -. Il ponte spagnolo è parte della nostra identità e del patrimonio culturale nazionale, e tornerà ad essere vissuto e attraversato in sicurezza. Un ringraziamento va al commissario Guido Castelli per l’attenzione costante alla tutela della storia e dei tesori dei nostri territori». Il ponte, costruito nel XV secolo per volere di Alfonso d’Aragona, è un suggestivo arco in pietra che scavalca il torrente Ussita, collegando il centro storico con la viabilità esterna. Dopo il sisma del 2016/2017, la struttura è stata dichiarata inagibile: il progetto mira a restituirle piena fruibilità, salvaguardando il valore storico-artistico e migliorando la sicurezza.
Tra le principali opere, la rimozione e recupero della pavimentazione in acciottolato, con pulizia e reintegro delle parti deteriorate; il consolidamento della volta con soletta in cemento e calce armata, rinforzi in Gfrp e tessuti strutturali Fibrenet; la realizzazione di pali speciali di piccolo diametro per migliorare la stabilità; il restauro dei parapetti con rialzo per adeguamento alle norme di sicurezza e ripristino delle copertine in pietra; l’installazione di corrimano e ringhiera metallica sul lato monte, in continuità con gli elementi già presenti; l’illuminazione scenografica con faretti a incasso e proiettori radenti, oltre a due lanterne lungo la stradina; il rifacimento della pavimentazione della via di collegamento con ricorsi in pietra calcarea a spina di pesce e acciottolato di fiume.
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