«C’è una casa in vendita, ha informazioni?»
Così due donne derubano anziano

CASTELRAIMONDO - Hanno usato una scusa per entrare, erano eleganti e curate. I familiari hanno denunciato il fatto ai carabinieri

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carabinieri-controlli-statale-adriatica-archivio-arkiv-civitanova-FDM-1-650x433di Monia Orazi

«Vogliamo informazioni su un appartamento in vendita qui vicino». Si sono presentate così, alla porta di un pensionato di Castelraimondo, due donne ben vestite e dall’aspetto distinto, che poi lo hanno raggirato riuscendo a derubarlo. Eleganti, calme, tranquille: hanno conquistato la fiducia dell’uomo con fare rassicurante, per poi approfittare di lui.

Il tentativo di truffa è avvenuto in pieno centro ieri pomeriggio intorno alle 16. Due donne dall’aspetto curato si sono introdotte nell’abitazione dell’anziano con la scusa di dover parlare con lui e chiedere informazioni su un appartamento vicino in vendita. Una volta dentro, lo hanno raggirato e derubato. Il bottino complessivo è ancora da quantificare. A denunciare l’accaduto sono stati i familiari dell’uomo, che hanno lanciato l’allarme, invitando chiunque abbia visto qualcosa a fornire informazioni.

«Volevamo segnalare che ieri intorno alle 16 due donne dall’aspetto curato e ben vestite, sono entrate a casa di nostro padre con una scusa e lo hanno raggirato e derubato», hanno denunciato i familiari, rassicurando sul fatto che fortunatamente l’anziano non ha subito violenze fisiche.

L’uomo ha immediatamente allertato i carabinieri. Ora si spera che le telecamere di sorveglianza presenti nella zona abbiano ripreso le due malviventi, facilitando così le indagini delle forze dell’ordine per identificarle.

Il caso non sembra isolato. Un’altra residente di Castelraimondo ha riferito di un episodio simile. Le due qualche sera fa sono passate anche in un’altra abitazione dicendo che volevano parlare del futuro, ma non trovando riscontro sono andate via.

Si tratta di una modalità di truffa tristemente nota, che prende di mira soprattutto persone anziane. I malintenzionati si presentano con scuse pretestuose: finti operatori di servizi pubblici, falsi assistenti sociali o, come in questo caso, persone interessate a immobili della zona, per entrare nelle abitazioni e approfittare della buona fede delle vittime.



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