
di Laura Boccanera (foto Alessandro Panichelli)
Da dove arriva il Libeccio? Come fare per capire da dove proviene un vento? Tutte domande che spesso chi si trova sulla punta del molo e osserva la bandiera del vento con l’effigie di San Marone si pone. Per rispondere a tutti l’associazione Ricordi d’Amare ha pensato di disegnare a terra una rosa dei venti, già orientata, pronta per essere consultata.
Il disegno è stato realizzato da un socio, Peppe Ciotti, dopo l’ok di Capitaneria e Comune e da qualche giorno la rosa dei venti è lì, sulla punta del molo nord, pronta per essere consultata per tutti coloro che vogliono provare a capire la direzione del vento grazie alla bandiera già presente di fronte al faro verde.

«L’idea ci è venuta – spiega il presidente Pierluigi Cipolla – perché molte scuole con bambini piccoli e più grandi spesso vengono a passeggiare al molo per mostrare ai più piccoli questo angolo della città. E vedevamo spesso le maestre un po’ in difficoltà sulla spiegazione dei venti. Chi non vive il mare tutti i giorni infatti spesso non li conosce, non si sa orientare con i punti cardinali e con un piccolo gesto abbiamo voluto dare una soluzione, non solo a loro, ma a tutti i civitanovesi e i visitatori del porto».

Qualche giorno fa l’inaugurazione alla presenza della Capitaneria di porto, dei membri dell’associazione e di Primo Recchioni, “lupo di mare” che ha allietato con le sue storie e i suoi aneddoti sul mondo della marineria i presenti. A lui si deve infatti l’incisione in metallo “Oh fra’, ma che te sa li milanesi” che si trova sul molo nord (un’esclamazione dialettale di Mariano Guarnieri che vuole indicare quanta bellezza si perde chi vive lontano dal mare) e la bandiera del vento che ora dialoga, idealmente, con la nuova rosa disegnata a terra.




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