«Colpisce la compagna con calci e pugni,
la costringe a dargli il pin del bancomat»
Condannato a 4 anni e 4 mesi un 40enne

CIVITANOVA - Il processo con rito abbreviato al Gup del tribunale di Macerata. L'uomo era accusato di stalking, furto, estorsione, lesioni personali e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. Assolto dall'accusa di rapina nei confronti della donna

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violenza-sessuale-stalkingdi Alessandro Luzi

Aggredisce la compagna con calci e pugni. Una volta avrebbe cercato anche di soffocarla mettendole le mani al collo. Queste in sintesi le accuse per un 40enne di Avellino che è stato condannato dal gup Daniela Bellesi a 4 anni, 4 mesi e 600 euro di multa. Ieri si è svolto il processo con rito abbreviato dove il 40enne era accusato di stalking, furto, estorsione, lesioni personali e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. L’uomo era imputato anche per rapina nei confronti della donna, accusa da cui è stato assolto. Durante la requisitoria il pm Francesco Carusi aveva chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi.

L’accusa parla di aggressioni fisiche alla compagna e minacce del tipo: «Vai a denunciarmi e io ti ammazzo» o «sono io che lascio e non tu. Se tu mi lasci io ti ammazzo, oppure ammazzo i tuoi gatti oppure faccio del male a tuo padre in Svizzera, mandandogli foto e messaggi». Fatti che per l’accusa sarebbero avvenuti a Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Ancona.

Il primo episodio contestato risale al 10 ottobre scorso e sarebbe avvenuto a Porto Sant’Elpidio. Quel giorno, dice l’accusa, il 40enne avrebbe picchiato violentemente la donna con pugni al volto e calci sul corpo. Davanti ai carabinieri, l’uomo avrebbe minacciato la compagna che se non gli avesse restituito 250 euro sarebbe andato da lei per distruggerle casa.
Il giorno dopo, ad Ancona, secondo l’accusa il 40enne avrebbe picchiato la donna con pugni in faccia e testate sul naso. L’uomo avrebbe cercato anche di soffocarla mettendole le mani al collo. Poi, prosegue l’accusa, l’imputato avrebbe colpito la compagna sferrandole pugni su tutto il corpo e le avrebbe infilato le dita negli occhi. La donna ha riportato 21 giorni di prognosi (da qui l’accusa di lesioni personali).

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L’avvocato Donato Attanasio

Si passa al 2 gennaio quando, continua l’accusa, senza il consenso della compagna, l’imputato avrebbe inviato al padre della donna delle immagini dove compariva nuda e in posizioni erotiche. Foto che la compagna avrebbe mandato al 40enne in precedenza.

Altra contestazione risale al 18 febbraio. Quel giorno l’imputato, sostiene l’accusa, avrebbe raggiunto la donna in una struttura sanitaria, insultandola e pretendendo del denaro. In quell’occasione l’avrebbe anche aggredita con un violento schiaffo al volto e una testata alla fronte.

Sempre in quella struttura, conclude l’accusa, il 24 marzo l’uomo avrebbe costretto la compagna a farsi fare un bonifico di 800 euro con un’applicazione della banca dove lei aveva il conto corrente. Non riuscendo a fare l’operazione, dice l’accusa, il 40enne avrebbe costretto la donna a farsi dare i codici di accesso al conto corrente. Prima di ottenerli, avrebbe preso la carta d’identità e il bancomat della compagna che erano custoditi nel portafoglio (da qui le accuse di estorsione e furto).
L’uomo, difeso dall’avvocato Donato Attanasio, ha negato le accuse.



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