Parco dei Laghetti, Idea futuro:
«Rischia di diventare privato,
il Comune non ha fatto nulla»

Uno scorcio del Parco dei laghetti

A sei mesi dall’approvazione unanime in Consiglio comunale della mozione proposta da Idea futura, «non è stato fatto nulla» per l’area del Parco dei Laghetti a Potenza Picena. A denunciarlo è il gruppo consiliare di opposizione con una nota stampa, in cui si punta il dito contro l’immobilismo dell’Amministrazione comunale. 

«Lo scorso 29 aprile il Consiglio comunale – si legge – ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Idea futura il 31 dicembre 2024 con la quale si impegnava l’Amministrazione a convocare nella prima commissione consiliare il curatore fallimentare dell’area Parco dei laghetti al fine di acquisirla a patrimonio comunale, o in alternativa qualora il Comune non avesse avuto risorse sufficienti per acquistarla, a favorire la ricerca di un investitore privato valutando l’ipotesi di rivedere le previsioni urbanistiche sull’area». «Ma in sei mesi – continuano – il presidente della commissione, Mirco Braconi, non ha convocato la commissione. Il risultato è che dopo cinque esperimenti di gara il prossimo 31 ottobre si terrà la sesta asta con un prezzo base ridotto a 450mila euro rispetto ai 2 milioni e 761mila iniziali e gli 870mila dell’asta di febbraio 2025».

«Il rischio concreto – secondo Idea futura – è che un privato possa aggiudicarsi tutto il comparto, con una immensa perdita per la cittadinanza di Potenza Picena, senza che si sia provato neanche a costruire un tentativo di acquisto da parte del Comune». Eppure, sottolineano i consiglieri, le condizioni economiche c’erano: «Il 29 maggio l’Amministrazione approvava il rendiconto di bilancio dell’anno 2024 con un avanzo disponibile di 942mila euro. In pratica l’Amministrazione aveva il consenso unanime delle forze politiche ed i soldi in cassa per tentare di acquistare il Parco dei Laghetti, ma non ha fatto nulla». Da qui l’appello finale: «Chiediamo con decisione che, nonostante il tempo stringa, l’Amministrazione prenda in mano la questione e metta in atto un’azione concreta e dimostrando coerenza rispetto a quanto approvato anche dalla maggioranza in Consiglio comunale. Dunque fatti e non proclami».

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