È morto il cardinale Menichelli

SAN SEVERINO - È scomparso all'età di 86 anni. La città piange il “suo” don Edoardo. Il sindaco Rosa Piermattei: «Ha sempre mantenuto un legame profondo e indissolubile con la sua Serripola. La sua umiltà, il suo sorriso e la sua profonda saggezza resteranno un patrimonio spirituale inestimabile per tutti noi». Nazzareno Marconi, presidente Cem: «Devo a lui l'aiuto e l'introduzione nel conoscere questa bellezza che sono le diocesi marchigiane». È stato arcivescovo di Chieti-Vasto e di Ancona-Osimo, oltre a punto di riferimento per i medici cattolici e formatore nel mondo accademico e sanitario. Il funerale si terrà mercoledì 22 alle 10

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Il cardinale Edoardo Menichelli

AGGIORNAMENTO DELLE 14,45 – Il funerale del cardinale Edoardo Menichelli si terrà mercoledì 22 alle 10 nel santuario Madonna dei Lumi a San Severino, celebrato dal vescovo Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza episcopale marchigiana. Dopo le esequie il feretro procederà per Ancona e, secondo le disposizioni testamentarie del Cardinale, verrà tumulato nella cripta delle Lacrime della basilica cattedrale di San Ciriaco. La camera ardente è allestita nel santuario di Santa Maria dei Lumi dalle 17 alla mezzanotte di oggi e dalle 8 alle ore 21 di domani, martedì 21. 

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San Severino perde il suo cardinale. Comunità in lutto per la scomparsa all’età di 86 anni di Edoardo Menichelli, amatissimo settempedano. Nato nella frazione di Serripola il 14 ottobre 1939, era tornato a vivere nella sua città natale nel 2017, dopo aver concluso il proprio ministero episcopale. Il cardinale era malato da tempo.

«Oggi piangiamo la perdita di un concittadino straordinario – ha commentato il sindaco Rosa Piermattei –. Il cardinale Edoardo Menichelli, il nostro ‘Don Edoardo’, ha sempre mantenuto un legame profondo e indissolubile con la sua Serripola e con l’intera San Severino. La sua umiltà, il suo sorriso e la sua profonda saggezza resteranno un patrimonio spirituale inestimabile per tutti noi. Lo ricordiamo come un pastore forte che ha servito la Chiesa con dedizione totale, incarnando l’ideale di una fede viva e concreta. Ci stringiamo con affetto attorno alla sua famiglia e a quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di condividere il suo cammino».

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«La notizia della morte del cardinale Edoardo Menichelli ci ha colpito profondamente – ha detto il vescovo Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza episcopale marchigiana -. Sapevamo da tempo che stava male, ma la velocità di questa notizia ci ha preso alla sprovvista. Tutti i vescovi delle Marche esprimono il loro cordoglio, e io lo sento in maniera particolare perché ho conosciuto, allora Don Edoardo, vice parroco a Roma, nel lontano 1977. E da allora si è creata un’amicizia che mi ha accompagnato in tutti questi anni. Devo a lui l’aiuto e l’introduzione nel conoscere questa bellezza che sono le diocesi marchigiane. Ha fatto tanto per la Chiesa e per tutti noi. Non lo dimenticheremo». «La comunità perde un pastore tenace – così il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli – che ha lottato fino all’ultimo, anche contro la malattia che da tempo lo aveva colpito, sempre con il sostegno della fede e della preghiera. Mi stringo intorno al dolore della sua famiglia, dei fedeli e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne le straordinarie doti».

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Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, con Edoardo Menichelli

Ordinato sacerdote il 3 luglio 1965, il cardinale Menichelli aveva iniziato il suo cammino pastorale proprio nella sua San Severino come vice parroco della parrocchia di San Giuseppe e insegnante di religione. Da lì un percorso lungo e prestigioso lo ha portato tra Curia romana e diocesi: dal 1968 al 1991 è stato officiale presso il Supremo tribunale della Segnatura apostolica, dicastero di cui in seguito fu anche membro, dal 1992 al 1994 è stato collaboratore e segretario particolare del cardinale Achille Silvestrini presso la Congregazione per le chiese orientali, dal 1994 al 2004 arcivescovo di Chieti – Vasto e dal 2004 al 2017 arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo, dove ha lasciato un ricordo indelebile per la sua vicinanza e la sua pastorale fondata su verità e misericordia, con una particolare attenzione alla famiglia.

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Menichelli è stato creato cardinale da Papa Francesco nel 2015

Nel 2015 Papa Francesco lo aveva creato cardinale, riconoscendone il valore umano e pastorale. Il suo motto, “Sub lumine Matris” (Sotto la luce della Madre), racconta l’anima di un uomo di fede semplice e profonda, che ha sempre messo al centro la persona e il servizio. Nella sua lunga vita ecclesiale ha mantenuto un forte impegno nella pastorale familiare e nella riflessione etica, in particolare sul tema del fine vita. È stato punto di riferimento per i medici cattolici e formatore nel mondo accademico e sanitario.

A Roma, ha svolto un’intensa attività, seguendo la pastorale familiare e prestando assistenza spirituale nella clinica Villa Mafalda per oltre venti anni. È stato anche collaboratore del Consultorio familiare del policlinico Gemelli, dove ha insegnato Etica professionale. In seno alla Cei (Conferenza episcopale italiana), è stato vice Presidente della Conferenza episcopale marchigiana e componente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. Ha ricoperto inoltre l’incarico di assistente ecclesiastico nazionale dell’Amci (Associazione medici cattolici italiani).

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La messa a San Severino per il 60esimo anno di ordinazione sacerdotale del cardinale Menichelli (luglio 2025)

Il cardinale Menichelli aveva vissuto un momento di grande gioia solo pochi mesi fa: la celebrazione del suo 60esimo anniversario di ordinazione sacerdotale. La festa aveva avuto luogo il 3 luglio nel santuario della Madonna dei Lumi, luogo dove da tempo si era ritirato a vivere e divenuta la sua vera casa. Quella giornata è stata un’occasione di festa e gratitudine, che ha visto l’intera comunità settempedana stringersi attorno al suo illustre concittadino. Alla solenne cerimonia erano presenti tutti i sacerdoti della città, numerosi amici e parenti del cardinale, a testimonianza del profondo legame che egli ha sempre mantenuto con la sua terra d’origine. A rappresentare la comunità locale era intervenuto il sindaco Piermattei, insieme all’assessore comunale Vanna Bianconi, esprimendo l’orgoglio e l’affetto della città per il suo cardinale. Il saluto ufficiale della Vicaria era stato portato dal vicario don Donato De Blasi, che aveva rivolto a sua eminenza parole di ringraziamento e una fervente preghiera al Signore. Il cardinale Menichelli, visibilmente commosso, aveva voluto ringraziare il Signore per il dono del sacerdozio, una vocazione che ha sempre cercato di vivere come servizio incondizionato alle diverse chiese cui è stato inviato nel corso della sua vita.

 

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