Gli accertamenti sul posto
di Gianluca Ginella (Foto di Federico De Marco e Alessandro Panichelli)
Donna trovata morta in strada, è una 56enne di Civitanova, R. G., e si tratterebbe di un gesto volontario. Le indagini dei carabinieri sono proseguite per diverse ore e gli accertamenti continueranno ma al momento l’ipotesi principale degli inquirenti è che si sia trattato di un gesto volontario. La donna, disoccupata, viveva col marito e con il figlio, è precipitata da una finestra del settimo piano dove si trovano cantine e lavatoi del condominio. La procura ha deciso di disporre l’autopsia.
A sinistra il colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del Reparto operativo, insieme al pm Vincenzo Carusi
Il corpo era vicino a delle cassette per le bottiglie in vetro, sul retro dei palazzi di viale Vittorio Veneto a Civitanova, in una stradina che si conclude in un cortile interno.
A trovarlo un operatore del Cosmari, Claudio Torelli che stamattina era entrato in quella strada senza uscita da cui si accede da via Vittorio Veneto e che si incunea tra i palazzi e raggiunge un cortile interno. Sul cortile si affacciano pile di finestre. Lì il dipendente del Cosmari è entrato per raccogliere i rifiuti dei cassonetti condominiali e ha notato, nell’andarsene a bordo del suo mezzo, il corpo della donna, che sul momento gli era parso di una giovane, e ha chiamato i soccorsi. Da quel momento sono cominciate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Civitanova e del Reparto operativo di Macerata, per capire cosa fosse accaduto.
Claudio Torelli, l’operatore del Cosmari che ha trovato il corpo
Che fosse precipitata dall’alto era chiaro, ma prima cosa era successo? L’aveva spinta qualcuno? Era viva quando è caduta? Le domande degli inquirenti sono state il filo conduttore delle indagini che dalle 5,10 del mattino, quando il corpo è stato trovato, sono proseguite per diverse ore. Sul posto è arrivato il magistrato di turno, Vincenzo Carusi, e con lui anche il medico legale, Antonio Tombolini.
La donna indossava una felpa rossa, un paio di pantaloni da tuta grigi e delle ciabatte. Un abbigliamento che faceva pensare che fosse qualcuno che viveva in una di quelle case che hanno le finestre che si affacciano sul cortile interno. E in effetti era proprio residente in uno dei condomini.
Con lei vivono anche il marito e il figlio. Secondo quanto hanno accertato le indagini la donna, 56 anni, sarebbe salita al settimo piano del palazzo, dove ci sono le cantine e i lavotoi del condominio, e da lì è precipitata nel vuoto. E’ caduta per circa 22 o 23 metri. Sempre secondo le indagini mentre accadeva questo il marito e il figlio stavano dormendo e non si sarebbero accorti di niente.
Gli inquirenti sono saliti sino al settimo piano, hanno osservato la posizione in cui si trovava il corpo e gli accertamenti sin qui svolti hanno portato verso la stessa soluzione: si sarebbe trattato di un gesto volontario compiuto dalla 56enne. Le indagini comunque proseguono per chiarire tutti gli aspetti. Tra gli accertamenti anche quello sull’ora in cui la donna è morta. Domani sarà conferito l’incarico al medico legale Antonio Tombolini per fare l’autopsia.
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