La sede di Civitanova Alta del Paolo Ricci
di Laura Boccanera
Centro per l’autismo, un comitato di famiglie sollecita le istituzioni. «Che fine ha fatto la struttura? Non è più procrastinabile l’intervento, le famiglie e il sociale chiedono risposte, ma la disabilità non fa rumore e nessuno si occupa di noi».
L’appello arriva da Donatella Pierini, una mamma con un figlio adulto con autismo seguito dal Paolo Ricci. In questi mesi ha raccolto attorno a sé diverse famiglie legate dalla condizione di avere figli con autismo e vuole percorrere tutte le strade necessarie per sollecitare le istituzioni ad intervenire. «Abbiamo parlato con tutti, specie durante la campagna elettorale, ma ciascuno rimpalla le proprie colpe e responsabilità, ma noi siamo determinati all’obiettivo, non è più una questione politica, è una necessità della città ed è ora che chi ne ha la responsabilità dia delle risposte».
La vicenda del centro per l’autismo è ormai decennale: risale addirittura ai tempi della giunta Corvatta, nel 2016, quando durante un convegno il Paolo Ricci annunciò la volontà di realizzare il centro diurno per persone con autismo visto che i numeri erano in aumento e le necessità e gli spazi che poteva fornire la Asp erano divenuti insufficienti. Sembrava un progetto da realizzare in quattro e quattr’otto dal momento che il Paolo Ricci possedeva già l’area, a Civitanova Alta. Bastava una variante per l’edificazione della struttura che nel progetto iniziale prevedeva 10 posti per il centro diurno e 10 residenziale. Nel 2021 la giunta Ciarapica, dopo che la variante è caduta per anni nel dimenticatoio la riprende in mano e vota una proposta di variante da 6000 metri quadri. Ma Fdi solleva dei dubbi, soprattutto sulla capacità finanziaria di sostenere un progetto simile, col rischio di tempi lunghi e incerti che allungherebbero ancora l’obiettivo di una struttura funzionante.
Tanto più che la stessa Asp Paolo Ricci tramite la direttrice Patrizia Monti ha sollecitato nel 2024 la politica ad intervenire, un appello perché gli spazi davvero non bastano più e le persone con autismo diventano sempre più anziane e adulte, uscendo quindi anche dai percorsi scolastici e sono situazioni che richiedono risposte.
Alla luce dell’inerzia sul tema Donatella Pierini vuole arrivare fino in Regione per sbloccare la situazione. «Stiamo contattando tutte le famiglie di Civitanova e dintorni con persone con autismo per essere in tanti e far sentire la nostra voce, faremo raccolta firme, andremo in Regione, è il momento di fare qualcosa perché la situazione non è più gestibile. Invito tutti ad unirsi a questa battaglia sociale che è una battaglia di civiltà e di equità, dobbiamo essere in tanti per far sentire la nostra voce». Per informazioni si può contattare Donatella Pierini al numero 3398111944 o alla mail lagioiadivivere2025@virgilio.it
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