«Un morto sul lavoro ogni 8 ore»,
l’allarme del presidente Anmil Langston

MACERATA - La cerimonia per la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti: «Questa iniziativa deve portare un grido unanime verso il cambiamento»

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Un momento della cerimonia

Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Domenica scorsa la 75esima edizione che ha visto iniziative in tutta Italia, tra cui anche quella organizzata dalla sede Anmil territoriale, con il patrocinio della Provincia di Macerata, del Comune di Macerata e della Direzione Regionale Inail nella sala consiliare del Comune.

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L’intervento di Sandro Parcaroli

«Viviamo in una nazione che conta, solo nelle statistiche ufficiali, un morto sul lavoro ogni 8 ore – ricorda il presidente territoriale Anmil di Macerata, Jon Primo Daniele Langston – in questa giornata ci siamo ripromessi di non limitarci a questa atroce statistica giornaliera, bensì di estenderla a quanti non ottengono neanche il diritto di rientrarvi a pieno titolo: i non assicurati Inail, vale a dire gli invisibili del lavoro sommerso che occulta le cause lavorative di infortuni e morti, i lavoratori autonomi che costituiscono sempre più una parte significativa degli occupati del Paese, le forze dell’ordine e i nostri vigili del fuoco, i volontari. In questa giornata vogliamo ricordare le vittime di malattie professionali cadute nell’oblio: i tumori perduti’ i morti per l’inquinamento e disastri ambientali, per l’amianto o per l’inalazione di altre sostanze nocive che causano morti atroci e immediate ma a seguito di anni di incubazione», continua il presidente Langston.

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L’intervento della neo consigliera regionale Silvia Luconi

«Non vanificheremo il dovere intrinseco di questa paradossale ricorrenza, paradosso che risiede nel celebrare la memoria di quanti abbiano perso la vita o l’integrità fisica per adempiere al pilastro sul quale si fonda la nostra Repubblica – sottolinea Langston – non lo vanificheremo riducendo le tante cerimonie civili sparse sull’intero territorio nazionale a momenti di commiato e ripetizione di promesse vane. La giornata che appartiene a tutti i lavoratori presenti, futuri e pensionati del Paese deve portare un grido unanime verso il cambiamento. Verso una presa in carico determinata al porre fine ad una strage continua, verso l’investimento immediato per la costruzione di un reale Stato sociale».

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Successivamente all’incontro in sala consiliare i partecipanti si sono recati alla Parrocchia San Giovanni dove si è tenuta la santa messa in onore ai Caduti sul lavoro, occasione in cui il presidente territoriale Anmil ha provveduto alla lettura della preghiera dell’invalido.

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