Il Pd smentisce le divisioni.
Contigiani: «Candidato autorevole»
Perticarari: «Più che nomi servono idee»

MACERATA - La segretaria cittadina: «Siamo impegnati nella costruzione di una coalizione solida e se possibile allargata anche al civismo con una candidatura condivisa». Il consigliere: «Ci sono movimenti e esperienze - come l’Officina delle Idee o il progetto di M5S, Avs e Strada Comune - che stanno cercando di interpretare questa esigenza di cambiamento». L'appello di Lattanzi

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L’intervista di ieri a Romano Carancini

di Luca Patrassi

La colpa, alla fine o forse già all’inizio, è del commentatore, che resta non identificato, forse il giornalista autore degli articoli, forse lo stesso ex sindaco Romano Carancini. Ecco comunque cosa scrive la segretaria del circolo Dem del capoluogo Ninfa Contigiani:« Pur sapendo che un po’ di polverone tirato su ad arte fa parte del mestiere del commentatore, ci è venuto il forte dubbio che si sia smarrito l’indirizzo del Partito democratico. È vero che c’è un cantiere (ancora uno!) ma siamo ancora in via Spalato 6, dove c’è stata un’assemblea in cui non ci siamo accorti che si siano consumate spaccature o divisioni. Dove saranno state invece?».

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Ninfa Contigiani, segretaria cittadina del Pd

Nessuna spaccatura nel Pd, parola di Ninfa Contigiani che aggiunge: «Da noi c’è stato l’avvio di una discussione importante perché stiamo lavorando con serietà e responsabilità affinché, insieme alle forze politiche e civiche del centrosinistra, si arrivi ad offrire ai cittadini un progetto di governo solido, inclusivo e alternativo alla destra. Tutto qui. Al di là della forzatura, francamente un po’ brutale, per cui si sarebbe ‘bollato come vecchio’ questo o quello. Niente di più lontano dalla nostra cultura che è quella di un ragionamento politico di buon senso guardando ai cambiamenti sociali e ad un principio di rappresentatività di essi, come facilmente comprensibile per tutti».

L’assicurazione finale della segretaria del circolo maceratese del Pd: «Con grande tranquillità ribadiamo dunque che il Partito democratico è impegnato, in vista delle prossime elezioni comunali, semplicemente nella costruzione di una coalizione solida e se possibile allargata anche al civismo con una candidatura condivisa e autorevole».

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Andrea Pericarari, consigliere comunale del Pd

Bene, a dare sostegno a Ninfa Contigiani è il consigliere comunale dem Andrea Perticarari che firma una lunga riflessione: «Negli ultimi mesi si è parlato molto di candidati civici, di volti nuovi e di primarie, ma la verità è che la nostra città non ha bisogno solo di nuovi volti, ma soprattutto di nuove idee e di un modo concreto e serio di affrontare i problemi della città di oggi e di domani. La politica deve smettere di guardare la società civile da fuori: deve tornare a guidarla, dialogare, esserne il motore. Le esperienze civiche e associative sono una risorsa preziosa, ma senza una visione politica condivisa rischiano di disperdere energie. Il compito del centrosinistra non è delegare alla società civile la propria funzione, ma costruire insieme un progetto chiaro nei valori e concreto negli obiettivi. Oggi Macerata soffre una crisi di prospettiva. L’amministrazione Parcaroli ha costruito un racconto fatto di slogan e di promesse, ma non di risultati. Dietro le inaugurazioni (poche) e i render (molti) c’è una città più fragile, meno coesa, più chiusa. I quartieri sono scollegati, il centro è svuotato, la partecipazione è ai minimi termini; la città è meno sicura, più sporca, priva di una chiara connotazione e ostaggio dei cantieri e delle lotte interne dell’attuale maggioranza. Il problema non è solo amministrativo, è politico: è necessario creare un progetto per Macerata per i prossimi dieci o vent’anni, che faccia tornare la città capoluogo di provincia, centro attrattivo e luogo in cui i giovani possano trovare lavoro e costruire una famiglia. Ecco perché serve una svolta vera, non una semplice alternanza.Il Partito Democratico deve assumersi la responsabilità di rimettere la politica al centro, con coraggio e chiarezza».

Dopo anni di contrasti tra Pd e Cinque Stelle in Consiglio comunale, ecco le indicazioni di Perticarari: «Non possiamo limitarci a cercare consenso attraverso figure neutre o soluzioni tampone. Ci sono movimenti e esperienze — come l’Officina delle Idee o il progetto di M5S, Avs e Strada Comune — che stanno cercando di interpretare questa esigenza di cambiamento. È un segnale importante che non va visto come un pericolo, ma come una risorsa: la città vuole partecipare, ma chiede una direzione politica chiara, onesta e concreta. Penso che ai maceratesi interessi poco chi sarà il candidato sindaco, se il Pd si alleerà con questa o con quell’altra forza politica, se ci saranno o meno le primarie, se il candidato sindaco sia del Pd, un civico, con gli occhi azzurri o i capelli biondi, come interessano poco i veti che quella o quell’altra forza politica pongono sul candidato sindaco. Ai maceratesi, dopo questi cinque anni di Parcaroli, interessa che la città sia amministrata con serietà e buon senso. Sostenere le nuove famiglie, le persone anziane e più fragili, offrire servizi pubblici efficienti, tutelare la sanità, curare il verde, prevedere incentivi per calmierare gli affitti e aiutare i giovani a restare qui, garantire maggiore sicurezza, decoro e una migliore gestione dei rifiuti: sono questi, ma non solo, i temi che stanno a cuore ai maceratesi. Temi che esulano dalle logiche politiche e che spiegano perché l’unico partito in crescita sia oggi quello degli astenuti Non si vince solo con un candidato: si vince con una visione e con delle garanzie. Il candidato deve essere il punto di caduta di quella visione. Non servono scorciatoie: serve una politica vera, che ascolta, dialoga, costruisce squadra, decide, riconosce gli errori e sa dove vuole andare. Si deve creare un nuovo patto per Macerata, che si riconosca in un concetto semplice e netto: Macerata ha risorse, intelligenze e opportunità che meritano di essere valorizzate. Questi cinque anni sono stati un’occasione persa e la città non può permettersi di perderne altri cinque con Parcaroli. Non si tratta solo di cambiare un’amministrazione, ma di evitare che la città perda definitivamente energia, prospettiva e fiducia. È il momento di rimettere Macerata in carreggiata con coraggio, idee e una politica che torni ad essere guida, non spettatrice. Chi condivide questa visione, chi crede e la città meriti di più, si faccia avanti, perché insieme si può».

Infine l’ex consigliere comunale della sinistra Michele Lattanzi: «Mi sento di fare un appello affinché le forze democratiche, antifasciste della città non si dividano sui nomi visto che esperienza e novità devono andare a braccetto, di pari passo per raggiungere l’ obiettivo finale di battere il centrodestra che ha mal amministrato in questi 5 anni».

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