Le parole di pace, oggi più che mai, suonano come un atto di resistenza. Mentre nel mondo si moltiplicano i fronti di guerra e la corsa al riarmo sembra inarrestabile, a Civitanova si apre uno spazio di riflessione e di speranza. Martedì alle 21,15, la palazzina sud del Lido Cluana ospiterà l’incontro “Percorsi di pace. Dalla Siria all’Onu dei popoli”, organizzato dalla Rete cittadina Civitanova per la pace e dall’Università della pace Marche, nell’ambito delle iniziative che accompagnano la Marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre.
Ospite della serata sarà Robert Chelhod, referente in Siria dei progetti “Semi di speranza” per l’associazione Amu impegnato da anni nella ricostruzione di comunità ferite dai conflitti. Con lui dialogherà il giornalista Alessandro Trevisani, per raccontare esperienze concrete di solidarietà e di costruzione di una cultura della pace e della fraternità in Medio Oriente.
Chelhod si trova in Italia per partecipare all’assemblea dell’Onu dei popoli, in programma a Perugia dal 9 all’11 ottobre, dal titolo “Imagine all the people living in peace”: «un’utopia o una necessità urgente per il futuro dell’umanità? – domandano gli organizzatori – come ha ricordato Papa Francesco, occorre “Disarmare le parole per disarmare le menti per disarmare la terra”. Questo è il punto di partenza di ogni autentico percorso di pace». L’incontro civitanovese si inserisce proprio in questo cammino, accogliendo una voce che arriva da una delle aree più martoriate del mondo per testimoniare come la pace in fondo sia un lavoro quotidiano fatto di gesti, relazioni e speranze condivise.
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