
Al centro Pierpaolo Borroni nella foto che ha usato per la sua pagina Facebook per ringraziare gli elettori per le 3834 preferenze
di Laura Boccanera
Ipotesi di rimpasto a Civitanova, sulla graticola ci sono il leghista Giuseppe Cognigni e Roberta Belletti, delfina di Fausto Troiani, della civica Vince Civitanova. Al posto del dimissionario Caldaroni? Forse una donna, Siria Carella, seconda delle non elette nella lista di FdI è in pole.

Siria Carella attuale vicepresidente del Mercato ittico
Scenari e possibili spostamenti sulla scacchiera di Palazzo Forza vengono pensati e immaginati in questi giorni febbrili in cui tutto può ancora cambiare. Ma se Ciarapica spera che Pasqui diventi assessore in quota Forza Italia (anziché presidente del Consiglio regionale) per accedere a Palazzo Raffaello, nei partiti si inizia a fare i conti con i risultati elettorali.
Ieri sera si è svolto il direttivo di Fratelli d’Italia che ha riportato al centro la forza di Pierpaolo Borroni rispetto a una corrente minoritaria. Il rieletto consigliere regionale – che ora vuole un posto nell’esecutivo Acquaroli – ha fatto valere il suo peso, forte di un risultato ottenuto senza parte dell’appoggio del partito che ha portato il potentino Mirco Braconi.
E quindi nelle ipotesi di rimpasto è possibile che sarà proprio uno dei suoi fedelissimi a rimpiazzare il dimissionario Francesco Caldaroni che ieri ha rassegnato le deleghe per il risultato scadente ottenuto con Civici Marche E probabilmente prima di un “processo” all’interno di Fdi Caldaroni si è fatto da parte.

Le preferenze ottenute a Civitanova dai candidati consiglieri regionali
Al suo posto il toto nomi indica Roberto Pantella, che sarebbe il nominativo che alle scorse comunali ha preso più voti tra gli attuali consiglieri comunali. Ma proprio in virtù dei nuovi equilibri appare più probabile un nome come quello di Roberto Tiberi o di Andrea Ruffini, anche se si fa largo l’ipotesi Siria Carella. Quest’ultima, già vice presidente del mercato ittico è iscritta a Fratelli d’Italia e orbita nella corrente di Borroni, in più è anche donna, il che non guasta visto che dopo le dimissioni di Manola Gironacci Ciarapica non ha reintegrato la “quota rosa”.

Silvia Squadroni
Un altro scenario di rimpasto per consentire a Ciarapica di tirare dritto altri due anni vedeva anche un passaggio di Silvia Squadroni (candidato alle regionali col centrodestra) dall’opposizione direttamente in giunta, per l’assessorato all’urbanistica, prendendo il posto di Roberta Belletti a Vince Civitanova con la quale è in corso il regolamento di conti dopo il tradimento elettorale. Vince Civitanova infatti ha fatto votare molti dei suoi per Gianluca Pasqui, quei 407 voti ottenuti in città porterebbero infatti le firme di Vince Civitanova, della stessa Gironacci e dell’imprenditore Germano Ercoli. Preferenze che, a dire il vero, non hanno fatto la differenza per Pasqui che sarebbe stato comunque il primo in Forza Italia con un ampio margine rispetto a Ciarapica. L’ingresso di Squadroni in giunta garantirebbe l’ingresso in Siamo Civitanova anche di un altro consigliere. Il primo dei non eletti sarebbe Giuseppe Lepretti che però potrebbe abdicare in favore di Alice Pennesi. Sembra però che la stessa Squadroni abbia detto “no grazie” ad un’ipotesi del genere.

Fausto Troiani, Roberta Belletti e Fabrizio Ciarapica
Sul fronte Vince Civitanova è facile intuire che Fausto Troiani non mollerà così docilmente il controllo sul post Ciarapica, tanto che da tempo pare abbia fatto richiesta di ingresso, assieme a Roberta Belletti, in Forza Italia. Una richiesta al momento congelata in ghiacciaia in attesa di capire come girerà la boccia della politica e soprattutto il destino di un vice che da tempo aspetta di entrare in campo da titolare, Claudio Morresi. Attualmente il vicesindaco e assessore allo sport è rimasto fedele a Ciarapica e potrebbe essere il candidato che Forza Italia porta sul tavolo per le prossime comunali, ma con una Belletti e una quota Vince Civitanova in Forza Italia il gioco potrebbe diventare più difficile.

Giuseppe Cognigni
Per concludere il quadro nella Lega, l’uscita di Cognigni che da anni ormai si è allontanato dal coordinamento comunale a trazione Pollastrelli Fortuna, porterebbe dentro in giunta o lo stesso Pollastrelli o Veronica Fortuna che è anche consigliera comunale a Potenza Picena e che alle regionali, con una Lega in discesa ha ottenuto comunque 338 preferenze in città.
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Pierpaolo Borroni
Attraverso una nota inviata in serata, il direttivo di Fratelli d’Italia Civitanova chiede un assessorato regionale per Pierpaolo Borroni. «Decenni di militanza e presenza capillare sia su Civitanova che sull’intero territorio della provincia di Macerata, uniti a una esperienza politica dalla prima ora difficilmente eguagliabile, accompagnata da una coerente militanza quando la destra era minoritaria ed emarginata, ci portano a chiedere per Pierpaolo Borroni un assessorato in Regione consapevoli del fatto che il risultato elettorale conseguito dal consigliere regionale uscente meriti di essere premiato. Mentre per l’ottima Silvia Luconi, giovane per età anagrafica e freschissima di ingresso in Fratelli d’Italia (2023) si avrà giusto e doveroso riconoscimento nella collocazione che il Governatore saprà e vorrà assegnargli, per Pierpaolo Borroni, dopo decenni di militanza e presenza sia dai banchi del Consiglio comunale di Civitanova che da assessore stimato e rispettato in città ed infine con l’ingresso in Consiglio regionale ove si è distinto per promuovere istanze del territorio garantendo i diritti di ogni e ciascuna comunità tanto da garantirsi la rielezione con un esponenziale aumento dei consensi, si impone un riconoscimento adeguato».
Si dimette l’assessore Caldaroni: «Risultato deludente, getto la spugna»
Alla faccia del "rimpasto": Tra chi "scalpita", chi passa dall'opposizione alla maggioranza , chi da "civico" (si fa per dire!!) entra in forza Italia e compagnia bella, io lo chiamerei più "salire sul carro del vincitore per avere una poltroncina, o almeno una sedia ". Povera Civitanova....
Poveri noi che brutta fine.
Non ci resta che piangere
Un giro di valzer
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Un’amministrazione che non ha più senso di esistere in cui Calderoni ci mette il carico da undici dicendo:”se i cittadini preferiscono i candidati che fanno promesse e favori getto la spugna”. È una bolgia unificata dove sono presenti tutti i peccati e peccatori che studiano come beffare il prossimo . Dovrebbero sbrigarsi a mettere subito mano alla penna e in un modo o l’altro cercare di ridare a Civitanova ai civitanovesi che non si vendono alle promesse ma che vogliono semplicemente far valere i loro diritti e riportare una dignitosa trasparenza che sembra sparire una volta entrata in sala giunta. Fare un rimpasto, significherebbe solamente cambiare dei convitati con cui poi accordarsi per soddisfare “le esigenze dei cittadini” ( mai una così imponente menzogna fu mai scritta). Inutile continuare, dopo anni di questa amministrazione dove giocano al piccolissimo politico come se ci fosse qualcuno con le caramelline a premiarli per i pasticci che combinano da anni. Ma rovesciate il tavolo prima di continuare nelle tante scaramucce, sciocchezze, importanti decisioni tutte a sfavore del cittadino salvo qualche pietoso manto di catrame e una sfalciata ogni tanto visto che preferite gli strafalcioni. Ecco, date un bel taglio e non un’altra brutta copia di quello che c’è. Comunque complimenti a quei due signori che qui non vengono menzionati che vorrebbero diventare sindaci e che fedelissimi si sono dimostrati abilissimi cacciatori di voti dando in garanzia quelli presi da loro in precedenti tornei. Prendete spunto da Caldaroni probabilmente tradito da chi ha preferito votare chi il tradimento lo servirà loro su bel piatto dorato. Da chi al rimpasto preferisce l’espulsione per lesa maestà. Certo leggere che è così complicato che non entri per grazia ricevuta a Palazzo Raffaello è logorroico.
…’Se il buon Ricci vuol tornare, nell’Europa a risedersi, qui in Città si dan da fare, per tra tutti un po’ ‘sbranarsi’; che il Ricci non sorprenda, che ritorni su a Strasburgo, era già nella sua agenda, non c’occorre un drammaturgo; ma torniam in quei del posto, che si scambiano poltrone, anche se qualcuno ‘tosto’, ha già in testa n’altro girone; se qualcun nutre speranza, di un nominato incerto, sa di certo che se avanza, qualcosa ancor qui al Porto, non lo ha dai suoi compari, e forse questo è il risultato, pur con tutti gli onorari, d’essersi troppo fidato? Poi i cavalli scalpitanti, per piazzar assessorato, col Peppino tra i suoi fanti, ma l’avranno mai amato? Che volete che vi dica, ci si Sforza nel Palazzo, digerire Ciarapica, o pensare già al rimpiazzo? Che politica è assai strana, tutti voglion comandare, oggi a me domani tana, si dan tutti un ‘gran Daffare’… m.g.
Una poltrona per due fa ridere come film ma la realtà fa più ridere
Io che ero certo che si sbranassero sei avesse vinto Matteo Ricci, invece in minor misura avviene anche se Ricci ha perso!
Cara Silvia Luciani e cari quelli come lei che prima di aprir bocca dovrebbero contare sino a cento…..MA LO SA LEGGERE L’ITALIANO ? o è così accecata dall’ideologia che solo a sentire un cognome diventa paonazza ? ” La poltrona ” forse la cercavano gli amici suoi e non chi l’ha rifiutata. Più e più volte. E compri un buon vocabolario della lingua italiana ove finalmente comprenderà la differenza tra OPPOSIZIONE e MINORANZA. Buona riflessione. Se riesce a riflettere , s’intende.
Il sindaco di Civitanova Marche, tal Fabrizio Ciarapica è da mo’ che ha sbrindellato la maggioranza. Se qualcuno è in grado di vederla può fare il falco da non confondere con li “farghetti ” bestiole che sanno bene come svolazzare per il boccone migliore anche quelli che nominalmente non ne fanno parte. Per quanto possa essere interessante la differenza in un consiglio comunale tra opposizione e minoranza, a Civitanova la parte del leone la fa quella che fu la preponderanza degli eletti attorno alla magica figura del Ciarapica che non riesco a capire come ancora sopportano la situazione che definire surreale non solo non rende ma neanche può avvicinarsi nella maniera più assoluta all’idea di quello che avrebbe dovuto rappresentare. Se le cose andranno ad Ancona come sarebbe più che giusto vista la personalità molto discutibile del soggetto misterioso, il rimpasto di Giunta se ci fosse sarebbe più un rimaneggiamento peggiorativo anche se non lo vedo possibile e comunque sempre il sindaco avrebbe le mani in pasta, tanto per rimanere in argomento. Comunque vada, male, malissimo e mettiamoci pure pessimamente e lui rimane fino al 2027 ricordiamoci delle parole rimaste scolpite nell’aere: «L’impegno che prendo per i prossimi 5 anni, senza se e senza ma, è di governare la città, nessuna possibilità che io possa fare scelte diverse rispetto a questo impegno che sto
prendendo con i civitanovesi». Fabrizio Ciarapica il 6 giugno del 2022