Civitanova
In cerchio, alla luce delle fiaccole e dei cellulari, si sono raccolti per leggere i nomi degli oltre 1.600 operatori sanitari uccisi a Gaza. Medici, infermieri, personale sanitario degli ospedali di Macerata e Civitanova si sono trovati questa sera nelle due città per un flash mob (lungo). In entrambi i casi non lo hanno potuto fare nelle strutture in cui lavorano perché non hanno avuto il permesso. A Civitanova si sono trovati alla Cinciallegra, un parco vicino al nosocomio.
Civitanova
A Macerata in fondo a corso Cairoli. Nella città costiera erano circa 150 le persone che hanno affrontato una serata fredda (roba da giubbotti) e sono arrivate portando fiaccole, bandiere della pace, della Palestina, striscioni. Si sono messi in circolo e hanno letto i nomi, a turno, degli oltre 1.600 operatori sanitari uccisi.
Macerata
A Macerata una cinquantina di persone all’inizio (via via il gruppo si è poi ingrandito) si sono trovate in fondo a corso Cairoli. Hanno posato sul marciapiede la bandiera della pace e quella della Palestina, camici, la felpa di un infermiere. Poi, formando un semicerchio hanno letto i nomi dei colleghi uccisi e dopo lettere e ricordi di personale che ha lavorato con loro e che è morto a Gaza. Insieme a medici e infermieri sia nel capoluogo che a Civitanova sono arrivati anche “esterni” del comparto sanitario ma sostenitori della stessa causa per la pace.
(Foto di Federico De Marco e Fabio Falcioni)
bravissimi!
Finalmente una manifestazione composta e civile
Chiedono la pace in Palestina ma abbiamo un pericolo alle porte Putin all'Europa: "Pronti a rispondere alla militarizzazione" #ANSA
Manifestazione seria, composta!
Piena solidarietà!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Speriamo che ci si creda.
Quelle così sono manifestazioni autentiche, non agitazioni per sfogare i propri problemi.