Estorsione ad un imprenditore,
annullamento della Cassazione

SENTENZA - Quattro gli imputati, per uno di loro, Salvatore Roberto Perricciolo, la Corte ha annullato la condanna, decisiva una contestazione legata all'estradizione. Rinvio a Perugia per lui e gli altri tre imputati

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Salvatore Perricciolo

Estorsione a un imprenditore per fargli rilasciare un immobile, dopo le condanne in Corte d’appello, ieri in Cassazione è arrivato l’annullamento con rinvio alla Corte d’appello di Perugia per i quattro imputati.

Per uno di loro, Salvatore Roberto Perricciolo, c’è stato un annullamento totale mentre per gli altri tre l’annullamento è limitatamente alla qualificazione del reato come tentata estorsione. I fatti riguardavano un episodio che rientrava nell’indagine Gustav e che era stato stralciato. Si tratta di una presunta estorsione per obbligare un imprenditore a lasciare un immobile. I fatti risalivano all’agosto del 2009 ed erano avvenuti a Mondavio.

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L’avvocato Gabriele Cofanelli

Ieri si è svolta a Roma l’udienza in Cassazione per Salvatore Roberto Perricciolo, per il padre, Giuseppe Perricciolo e per Alessandro Petrolati. In Corte d’appello erano stati condannati, a vario titolo, a sei anni Salvatore Roberto Perricciolo e Petrolati e a 5 anni Giuseppe Perricciolo. Imputato anche Alessandro Cavalieri, che era stato condannato a 4 mesi.

La sentenza era di novembre. In particolare Salvatore Roberto Perricciolo (difeso dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Massimiliano Cofanelli) hanno sollevato dinanzi la Corte di Cassazione un profilo di condizione di procedibilità «che viceversa la Corte di Ancona aveva disatteso violando il principio di specialità in materia di estradizione.

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Il legale Massimiliano Cofanelli

Difatti il Perricciolo lo scorso settembre era stato tratto in arresto su mandato europeo trovandosi in Slovenia e da lì erano sorti una serie di adempimenti e cioè la possibilità per la persona “colpita dal provvedimento” di usufruire di un percorso alternativo previsto dall’articolo 14 della Convenzione Europea di estradizione – dicono i legali -. Questione di puro diritto che la Procura Generale ha condiviso».

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L’avvocato Sergio Del Medico

Alla fine annullata la condanna e disposto un nuovo giudizio a Perugia, sempre in Corte d’appello. Per gli altri imputati Giuseppe Perricciolo (difeso dall’avvocato Beatrice Indiveri) e Petrolati (assistito dagli avvocati Sergio Del Medico e Giancarlo Giulianelli) la Corte ha disposto un nuovo giudizio alla Corte di appello di Perugia in ordine alla qualificazione giuridica per il reato di tentata estorsione in luogo di estorsione consumata. Idem per Alessandro Cavalieri.



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