In vigore dal primo ottobre le nuove procedure per il riconoscimento delle disabilità previste dal decreto legislativo che introduce il polo medico unico all’Inps.
La novità più rilevante, però, non è solo il cambio di gestione delle pratiche che passano dalle Ast all’istituto nazionale, ma il drastico taglio delle sedi che ospiteranno le visite medico-legali.
In provincia di Macerata si passa da sei a due presidi: restano attivi solo Macerata e Camerino, mentre vengono esclusi Civitanova, Recanati, Tolentino e San Severino. Una decisione che comporterà inevitabili disagi, soprattutto per chi ha difficoltà fisiche e di mobilità, costretto a spostarsi per decine di chilometri.
La riforma porta con sé però anche alcuni aspetti di semplificazione: per i pazienti con patologie gravi o limitazioni motorie, infatti, basterà il certificato medico per avviare la pratica, senza passare dal patronato per completare l’iter amministrativo. Ma allo stesso tempo, la perdita di sedi periferiche riduce fortemente la prossimità dei servizi. Non è chiaro quale sia stato il criterio utilizzato nella scelta delle due sedi rimanenti perché se si prendono in considerazione i numeri Camerino serve un bacino di circa 43mila abitanti, mentre l’area di Civitanova e zone limitrofe conta oltre 130mila residenti secondo i dati delle ex zone territoriali 10 e 8.
La riforma è partita dallo scorso primo gennaio in via sperimentale in nove province italiane e dal 30 settembre è stata estesa ad altre undici, tra cui Macerata.
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Signori gira che ti rigira sempre lì caschiamo penso che capiate a cosa mi riferisco le risorse ( economiche ) che languono e questo succede in tutti i comparti quindi taglia oggi taglia domani qui è tutto un tagliare.