Cinghiali (foto d’archivio)
«Regalati 80mila euro ai cacciatori», associazioni animaliste e ambientaliste attaccano l’assessore all’Agricoltura e alla caccia Antonini e la giunta Acquaroli. In una nota Amici Animali Osimo, Enpa, Grig, Lac, Lav, Lipu, Lupus in Fabula, Pro natura, Wwf criticano la Regione dopo aver appreso di una lettera in cui si comunica ai cacciatori l’esenzione dal pagamento per le ispezioni sanitarie.
Secondo le associazioni l’iniziativa sarebbe legata alle prossime elezioni. «Che cosa si inventano l’assessore all’agricoltura ed alla caccia Andrea Maria Antonini e l’intera Giunta Acquaroli? Una bella “mancetta” elettorale ai cacciatori marchigiani, in particolare a quelli che praticano la caccia al cinghiale, che ormai sono diventati la maggioranza, visto il grande business economico che gira intorno alla vendita ed alla commercializzazione della carne dei cinghiali abbattuti.
La lettera
Siamo venuti infatti in possesso di una lettera, a firma dell’assessore regionale Antonini, inviata ai dirigenti del Settore di Prevenzione veterinaria e della sicurezza alimentare ed agli Atc (Ambiti territoriali di caccia), con la quale si comunica che per tutta la stagione venatoria 2025/2026 i cacciatori di cinghiale marchigiani verranno esentati dal pagamento delle spese sanitarie e veterinarie obbligatorie (i cinghiali essendo animali selvatici sono spesso affetti da malattie anche pericolose), che saranno a totale carico della Regione, quindi di tutti gli altri cittadini. La somma stanziata dalla Regione per coprire queste spese è di 80mila euro». Secondo le associazioni «Qualcuno dirà che si tratta comunque di una modica cifra, ma con 80mila euro si potrebbero acquistare una o più apparecchiature mediche o sanitarie, acquistare attrezzature scolastiche, oppure destinarli agli agricoltori per acquistare dispositivi ottici, sonori e olfattivi per tenere lontani proprio quei “terribili” cinghiali che servono come “capro espiatorio” per giustificare sempre più abbattimenti, l’unica soluzione della politica per affrontare il “problema” cinghiali».
Giorgia Rossi non è una mancetta è una cifra che in parte serve a smaltire carcasse di cinghiale malati di tubercolosi e non per altri motivi, mi sembra che la cifra sia più alta che serve anche a risarcire gli utenti che hanno la sfortuna di rovinare la macchina in caso di incidente causato da cinghiali , c'è sempre stata non solo adesso che ci sono le elezioni ,le squadre di cinghiali non prendono soldi anzi pagano dai 700 ai 2000 euro
Gianni Lupidi e le sembra male. Fino ad oggi le spese sanitarie e veterinarie relative ai cinghiali uccisi dai cacciatori erano a carico dei cacciatori stessi (o dell'organizzatore della caccia), in quanto tali spese rientrano nei costi dell'attività venatoria autorizzata. A differenza dei danni causati da animali selvatici a terzi (per i quali è responsabile l'ente pubblico che tutela la fauna), i costi di abbattimento e controllo non sono coperti dalla Regione, ma dalla persona che svolge la caccia.
Giorgia Rossi ma infatti noi paghiamo il veterinario che visita il cinghiale , i cacciatori si dividono in parti uguali i cinghiali abbattuti che non possono vendere se non si visita più approfonditamente , per quanto riguarda la squadra dove io opero non vende carne di cinghiale ,io per esempio l'ho sempre regalato anche perché mia moglie non me lo cucina
Giorgia Rossi nemmeno io voglio dare le mie tasse per il progetto lupo ed parchi inutili ma sai come è o no ....
Giorgia Rossi i danni li prendono da parte delle ns licenze di caccia circa 600 euro l anno cara signora....
Giorgia Rossi sig.ra Giorgia mi scusi se spezzo una lancia a favore dei cacciatori ma la prego prima di informarsi per come stanno le cose .. in realtà ammesso che sia stata fatta una marchetta elettorale,il che si può anche pensare visto il periodo,verrebbero dati dei soldi al servizio veterinario che i CACCIATORI stessi pagano con le loro tasse regionali per la licenza e quote ATC.soldi aggiungo che vengono usati anche per risarcire i danni alle colture e incidenti stradali causati dagli ungulati stessi quindi lei o chi si sente toccato nel portafoglio in questo caso non paga proprio nulla.Diverso sarebbe se non ci fosse più la caccia allora si che ci sarebbe da ridere buona serata.
Giorgio Caporaletti ma scusi fino all' anno scorso chi pagava queste spese? Forse i cacciatori non pagavano le loro tasse regionali per la licenza e quota ATC...? E allora perché pagavano ugualmente le spese sanitarie e veterinarie?
Giorgia Rossi sì ma siccome sono cresciute a dismisura anche quelle come tutte le cose purtroppo unu a qualcosa deve pur rinunciare ovvio che sta cosa adesso dovrebbero perpetrarla negli anni visto che la regione stessa ci guadagna
Pierpaolo Peruzzi ma smettetela di sentirvi i Salvatori della patria!
Io capisco che per essere cacciatori non potete essere al contempo alci veloci, però non siete neanche riusciti a comprendere il senso dell' articolo sotto cui state a commentare... Suvvia ringraziate chi vi ha fatto il cadeau e domenica andate a sdebitarvi!
Giorgia Rossi di quelli che?di quelli che non hanno il paraocchi o come voi che credete che la carne si autoproducen dentro ai frigo del supermercato? Studia le leggi e poi parla... .
Ne terremo conto
Mi chiedo se si possano stanziare questi soldi per proteggere la fauna in via d'estinzione,o magari investirli per un progetto di riforestazione urbana,visto la crescita esponenziale d'inquinamento e non dei cinghiali,credo che ad oggi ci siano più vittime a causa di tumori che di gente morta per l'attacco da parte di un cinghiale. Sempre se questo serva a fare crescere il numero di voti a favore
E in regalo anche una batteria di pentole acciaio inox 18/10.
Tutta la mia stima!
Adriano Fagiani certo l'esperto sei solo tu e nella catena alimentare sono necessari i cacciatori vero?
Claudio Stura a buon intenditore poche parole.
Claudio Stura l'importante è crederci, ognuno si tiene la sua tesi, saranno i posteri a giudicarci.
Riccardo Giulianelli chi è astemio e ha la licenza di caccia da 40 anni non gioca ai soldatini.
Federico M L Mettus la sanità e statale non e colpa della regione ma lo stato che porta nuovi medici all estero
Marco Marconi la sanità è regionale
Marco Marconi la sanità pubblica è responsabilità regionale.
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La storia degli attuali cinghiali non autoctoni di oggi inizia negli anni 80
Sono stati immessi in Italia a cura delle amministrazioni locali per compiacere i delle desideri delle associazioni venatorie, allo scopo di esercitare appunto la attività “ludico sportiva” venatoria ed anche commerciale, causando disastri che erano prevedibili. Ora non si capisce perché le spese derivanti da questa attività debbano ricadere sulla comunità generale.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso e chi ha voluto la bicicletta pedali.
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.emergenzacinghiali.org/03-come-nato-il-problema-cinghiali/&ved=2ahUKEwjhsKL_5_KPAxWmnP0HHf7TBBcQFnoECEYQAQ&usg=AOvVaw3blGpQBhfXwyhRSQJScPF_