
Il sindaco Mauro Sclavi con la planimetria dell’area
«Ora diciamo a Striscia la notizia che siamo partiti». La battuta del presidente della provincia Sandro Parcaroli rivolta alla trasmissione tv che rivolse la sua attenzione alla vicenda (leggi l’articolo) trasuda il senso di rivincita per la partenza ufficiale dei lavori per la realizzazione del nuovo campus scolastico di Tolentino. Lavori iniziati di fatto martedì con la cantierizzazione, ma varati ufficialmente stamattina con un sopralluogo nell’area dove dovrà sorgerà la struttura in cui saranno trasferiti gli studenti di Liceo classico, Liceo scientifico, Liceo coreutico Filelfo, dell’Ite Filelfo e dell’Ipia Frau.

Sandro Parcaroli e Guido Castelli
Presenti i rappresentanti della Provincia di Macerata, che ha progettato e appaltato l’opera, della Struttura commissariale sisma 2016, che ha finanziato il progetto per complessivi 31 milioni di euro e del Comune di Tolentino. Affidato con appalto integrato alla Rti composta dalla Apulia Srl-Pagano Spa-Rtp Di Emidio Progetti srl, il progetto prevede la realizzazione di un complesso scolastico, suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica, che potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. «Una campus moderno, non solo cemento, ma una certezza per le famiglie e i nostri ragazzi di poter crescere e studiare in un complesso sicuro e all’avanguardia – ha spiegato Parcaroli – dopo anni di attesa crediamo che questa sia una risposta concreta che i cittadini non solo di Tolentino, ma anche dei Comuni limitrofi aspettavano».

«Negli ultimi due anni e mezzo ci siamo impegnati per sbloccare situazioni in stallo che avevano suscitato le comprensibili proteste di insegnanti, studenti e famiglie – aggiunge il commissario sisma Guido Castelli – dopo l’Itts Divini di San Severino e la scuola Betti di Camerino, oggi anche il cantiere del campus di Tolentino può finalmente partire. Passiamo dalle norme ai cantieri, superando con impegno contenziosi e sbrogliando le matasse burocratiche, favorendo il dialogo tra le istituzioni per andare dritti all’obiettivo: consegnare ai nostri ragazzi scuole nuove, sicure e moderne. Si parte ora: grande attenzione è rivolta al cronoprogramma, così da assicurare tempi certi di consegna dell’opera alla comunità scolastica. Il nuovo polo scolastico di Tolentino rappresenta non solo un investimento di 31 milioni di euro, ma soprattutto la certezza di dare a mille studenti una struttura dignitosa e consona, capace di garantire sicurezza, benessere e diritto allo studio. Scuole attrattive che valorizzano i territori e danno fiducia alle famiglie, evitando lo spopolamento e favorendo la crescita di ragazze e ragazzi che contribuiranno allo sviluppo del territorio. Questo è il senso profondo della ricostruzione: restituire comunità e futuro attraverso opere che migliorano la vita delle persone».

Il progetto, quindi, prevede la costruzione di un complesso centrale dedicato alla didattica e alle attività complementari. Qui si troveranno l’atrio dell’istituto Filelfo, la dirigenza didattica, la segreteria, l’infermeria e l’archivio. Inoltre saranno realizzate anche una palestra, due sale danza e una sala registrazione con relativi spogliatoi. Nelle due ali est ed ovest, oltre alle aule, ci saranno la biblioteca per gli alunni, le sale professori, l’archivio, alcuni spazi studio per gli studenti e i servizi igienici. Un secondo corpo, invece, sarà dedicato all’officina meccanica a servizio dell’Ipia, mentre nel terzo e ultimo complesso ci sarà una palestra di tipo B1, con funzione anche di auditorium. Il complesso si avvarrà della tecnologia Bim (Building Information Modeling) e delle ultime tecnologie in termini di efficientamento energetico e sicurezza: tetto green a invarianza idraulica, raffreddamento a soffitto e classe IV di sicurezza che la renderanno una struttura pubblica strategica. I lavori riguardanti il corpo centrale e i licei dovranno essere realizzati in circa 600 giorni, mentre il resto dell’opera in 1.200 giorni.

«Il Comune aspettava da tempo l’avvio dei lavori e finalmente l’apertura del cantiere consente di vedere l’inizio degli interventi per la realizzazione di un’opera strategica per la città e per un ampio territorio di riferimento – conclude il sindaco Mauro Sclavi – il campus scolastico è atteso da diversi anni e, finalmente, sono state superate tutte le difficoltà procedurali che hanno complicato l’iter. L’amministrazione comunale ha sempre seguito tutta l’evoluzione della vicenda e, a giugno, aveva incontrato gli studenti insieme alla Struttura commissariale sisma e alla Provincia prendendo l’impegno che a settembre sarebbero iniziati i lavori. L’intera comunità esprime tutta la propria soddisfazione e confida nel rispetto del cronoprogramma. Questa non è un’attività elettorale, è un’attività per creare una scuola nuova. Non siamo qui a fare fotografie, ma a testimoniare che il lavoro parte. Serviranno due anni per realizzare il primo blocco dove saranno trasferiti Classico e Scientifico. Altri due per il completamento. Ma sono felice di dire che oggi cominciamo per davvero».
(F. M.)

«La foto di Buldorini sulla “ruspa” irrispettosa dopo 9 anni di attesa»
Bene avanti così. Fra due anni finalmente gli studenti ed il corpo docente del Iis Filelfo Tolentino, completata la prima struttura del corpo centrale del Campus, potranno avere una vera scuola e finalmente lasciare i capannoni, dove sono dal 2016.
Fabio Montemarani non ti ci mettere anche tu!!!! Non siamo tutti cretini.Due anni???? Guarda che faccio lo screene poi tocca pure a te
Cinzia Pucciarelli dalle tempistiche da contratto per il primo corpo, sono meno di 600giorni dall'inizio dei lavori. Fai pure lo screen.
Fabio Montemarani non ci credi neppure te. I tuoi concittadini non sono così stupidi da credere allennesima pagliacciata, i tempi non saranno questi.ne sapremo riparlare occhio!!!!
Fabio Montemarani due anni di cosa?
Abbiate il coraggio e il buon senso di farvi le foto a FINE lavoro non all' inizio... Siamo abituati a sti siparietti agli inizi ma poi... Speriamo vadano a buon fine
"Il lavoro parte", ne sono partiti diversi ma ancora nessuno è giunto a termine a Macerata ne siamo testimoni oculari, tra varianti e subappalti non se ne vede la fine.
ma tutte queste opere alla vigilia delle elezioni? ed i pesci abboccano!
Per tagliare i nastri parcaroli va nelle altre città, a Macerata tutte incompiute! Quando si dimetterà?
Ancora passerella elettorale ma prendete una volta tanto gli arnesi da lavoro e mettetevi a lavorare invece di pensare sempre alle vostre poltrone
Patetici
Secondo me ,il caro Buldirimo Cavalca l' onda, la sua campagna elettorale avrà una spinta notevole,o meglio unA ruspata di voti grazie ai soldi della provincia .
Per curiosità, c'era acquaroli?
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Ancora cantieri elettorali. C’è ancora la stessa unica ruspetta di martedì. Che tristezza.
il caso del campus scolastico di Tolentino è diventato emblematico di come tra promesse e fatti spesso passi un abisso.
Parcaroli ha ragione a ricordare Striscia la quale arrivò già nel 2022, quando studenti e famiglie denunciarono le condizioni precarie delle sedi provvisorie, e che nel 2023 tornarono, proprio perché non era cambiato nulla nonostante le rassicurazioni delle istituzioni. Ora, nel 2025, si parla finalmente di avvio dei lavori, ma ancora con molti “forse” e “vedremo”.
E l’episodio delle “catene all’ospedale di Macerata”, promessa simbolica di Parcaroli mai mantenuta, è rimasto nella memoria di tanti cittadini come una sorta di metafora delle dichiarazioni forti ma senza seguito concreto.
Si ironizzi meno e si diventi più seri…
Non so se è dovuto al coraggio o alla “mancanza di comprendonio” ma io nel loro modo di fare li trovo stupendi.
Si presentano in queste distese desertiche con un pezzo di carta i mano, la maggior parte delle volte al rovescio e, in adorazione davanti ad un mattone inaugurano dopo anni di ritardi la “prima pietra”.
Il nostro Sindaco ” mocio vileda” dovrebbe sapere (ma non lo capisce) che la prima non comporta per forza l’ultima, quella decisiva, anzi.
Il buon Castelli “per aria”, per non smentire la sua fama di esperto nella assai costosa “ricostruzione immateriale”, è sempre in prima linea nell’inaugurazione delle opere virtuali quelle che verranno (forse).
A Buldorini lo mandano nel “Cantiere” il giorno prima e sembra, soprattutto in campagna elettorale, non lo vogliano più vicino nelle foto, qualcuno dice perchè si è votato a Vannacci altri, la maggioranza, dicono perchè porta sfica, visti i risultati elettorali personali, non lo vota più neanche la madre, non è il compagno di viaggio più indicato per vincere le elezioni.
Concludo come si direbbe a Collevario :” per essere coerenti con la propria faccia questi soggetti dovrebbero mangiare solo supposte.”
Il problema non è quando si parte, ma quando si arriva (Macerata docet).