di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
«Saremo la sorpresa di queste elezioni, dal 3 all’8% c’è spazio per crescere, ma basta la politica interessata solo all’esito, i partiti non sono una macchina su cui salire e da cui scendere, nel centrodestra ci siamo anche noi e scommetto che saremo la rivelazione di queste elezioni». Parola di Maurizio Lupi di Noi Moderati, che viste le centinaia di presenze che hanno affollato il club Vela di Civitanova per la presentazione delle liste marchigiane a sostegno di Francesco Acquaroli, si è sbilanciato prevedendo una crescita del partito nelle Marche.
Maurizio Lupi con Maria Stella Gelmini e il consigliere uscente Noi Moderati Marco Marinangeli
E il colpo d’occhio infatti è inaspettato, tantissimi i presenti (485 dal conteggio ufficiale degli organizzatori) arrivati ad onor del vero da tutta la Regione, anche con un pullman, per compattare il gruppo e far convergere sul partito gli indecisi.
La reunion dei moderati, alla quale erano presenti anche l’ex ministro Maria Stella Gelmini, i parlamentari Saverio Romano e Alessandro Colucci, i coordinatori provinciali di tutte le Marche, i 30 candidati, è stata l’occasione per toccare i temi cari al partito (lavoro, produttività, stipendi, famiglia, natalità) e al tempo stesso lanciare un messaggio di ottimismo e di ringraziamento al gruppo marchigiano di Noi Moderati.
Il leader Maurizio Lupi dà per scontata la presenza in consiglio regionale e cita come esempio da seguire l’azienda di Nando Ottavi Nuova Simonelli che è stata oggetto di una visita nel viaggio da Roma alle Marche: «Il centrodestra è fatto da quattro partiti – dice Lupi – è possibile vincere questa sfida, che non è solo prendere voti. La politica deve imparare dal consigliere comunale del più piccolo comune, ripartire dalla stessa capacità che hanno le imprese di partire da zero e arrivare ai vertici mondiali come ha fatto Nuova Simonelli, questo per dire che non possiamo guardare solo agli esiti, i partiti non sono una macchina da cui si sale e si scende. Siamo il centrodestra della politica seria e responsabile».
E in chiusura, nell’attesa dell’arrivo del candidato presidente Acquaroli, la citazione di Cesare Balbo: «Solo i codardi prima di scendere in battaglia chiedono quale sarà l’esito – cita- i coraggiosi chiedono dove è il campo di battaglia. Per noi dal 3 all’8% c’è solo lo spazio per crescere».
L’ex ministra Maria Stella Gelmini ha ricordato la sua conoscenza di lunga data con Acquaroli e l’importanza di portare avanti il lavoro avviato dal governo regionale in questi cinque anni: «Da ministro del governo Draghi ho lavorato con Acquaroli – ha raccontato – e conosciuto le difficoltà di questa regione che per troppo tempo è stata governata dalla sinistra che le ha consegnato un deficit in infrastrutture e ritardi, una distanza dal mondo impresa e molte criticità rispetto al tema della sanità e del diritto alla salute.
Acquaroli ha messo le Marche in cammino, ha invertito la rotta e le Marche non possono interrompere ora questo processo e tornare indietro. Non regalate alla sinistra il centro della coalizione. Finché a sinistra ci sono Schlein, Conte e Avs chi è cattolico, popolare e liberale non può che stare con Noi moderati nel centro destra, anche in virtù dello stile politico di Lupi, fatto dal mantenere la parola data senza essere narcisisti, fatto di capacità di dialogo anche con gli avversari. Troppo facile fare leva su rabbia e sentimenti negativi per prendere voti. Questa partita si giocherà per pochi voti e nella capacità di convincere chi si rifugia nell’astensionismo. Dalle Marche ci aspettiamo un segnale inverso rispetto all’ astensionismo».
Sicuro del risultato e anche di un posto nella giunta regionale il deputato Alessandro Colucci: «E’ emozionante vedere questa partecipazione perché ricordo cinque anni fa quando eravamo in pochi e non avrei mai immaginato una tale presenza frutto di un lavoro sul territorio straordinario. Saremo la vera sorpresa di queste elezioni. Abbiamo liste di qualità, siamo il valore aggiunto al centrodestra. Questa è la tappa di un percorso che ha fatto di Noi moderati nelle Marche l’esempio e orgoglio nazionale di come si costruisce un partito nel territorio. Ovviamente non tutti e 30 i candidati saranno eletti, ma chi sarà eletto dovrà ricordare che è lì grazie agli amici che hanno contribuito alla sua elezione».
Tablino Campanelli coordinatore regionale con Alessandro Colucci, Maurizio Lupi, Maria Stella Gelmini e Marco Marinangeli
Lupi si è reso protagonista di un dibattito stucchevole sul genocidio a Gaza, continuando a difendere lo Stato terrorista di Israele, io ci penserei due volte a farmi fotografare con tale individuo, teche poi i posteri ricorderanno.
Matteo Anitori bravo!
Uno dei tanti servi delle oligarchie anglo sioniste
E che sorpresa
Acqaroli ha messo le nostre Marche sotto ai suoi piedi,non ha fatto niente per le Marche
C'era più gente alla sagra delle cozze a Pedaso
Lupi condannato e la Gelmini la cameriera di silvio.... Bel passo in avanti....
Il Rolex l'. ha avuto ora cosa si aspetta....?..
Il nulla cosmico
Na sorpresona proprio
le foto del pienone non pervenute
A club vela c'erano tutti quelli che votano lupi nel mondo
Sono terminate le passerelle..passato il mese di settembre non vedete più nessuno
Più che uno schieramento sembra un associazione a delinquere
che tristezza
S'è visti tutti meno che Bocchino, l'accompagno!
Sembrano le elezioni tra Trump e Clinton, si andrà per il voto al meno peggio. Mediomen ha già fatto le sue figure di Fede.
Francia o Spagna
...come avete visto nello schieramento dell indagato gli uni prendono le distanze dagli altri. Verrà riconfermato Acquaroli... sempre
Lupi una brava persona
La mobilitazione di CL.
Pagliacci
Bella combriccola!
Povere Marche, governate dal peggio del peggio !!!
"Noi moderati", è come dire noi bravi ragazzi,noi che non facciamo i rutti a tavola oppure noi che non ci mettiamo le dita nel naso.Sono la perfetta espressione del servilismo,gente che non ha sostanza, è come l'acqua, incolore, inodore e insapore.Si dichiarano moderati(in base a cosa e in merito a che cosa),poi fanno il palo alle politiche di estrema destra del governo.Politiche razziste, repressive dei diritti e antisociali.Io non ci andrei a prendere neanche un caffè.
Semplicemente deprimente! Lu rivedremo tra cinque anni,sti mangia poltrone! Vergogna!
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moderatamente, ma tornatevene a casa..
Considerando che Fi e Lega si sognano il 10 dita potrebbe venire fuori Lupu 8% Lega 11% FI 11% FdI 30% più le quatto Civiche con il 5% cadauna , otteniamo un totale di 80%. Che poi per le civiche non si sa mai, ci potrebbero essere delle sorprese. Acquaroli è troppo forte, matematicamente non si batte. Se la gente non va
a votare o meglio ci va solo quella soddisfatta e contenta secondo i parametri di Palazzo Raffaello, non si batte, se ci va il cojon.e della strada, vince sicuro. Non è meglio il 29 settembre sognare che : Seduto in quel caffè non aspettavo te, poi d’improvviso lei sorrise e figurati se pensavo ancora a te…
Se hanno avuto bisogno di richiamare nella Marche un parlamentare europeo, dimostrano che il PD non ha personaggi all’altezza di battere Acquaroli, che qui c’è rimasto e ci resterà, comunque vadano le urne…
Dopo avere sfasciato la Sanità, adesso PD e consoci in ammucchiata promettono monti e mari, certi che l’elettorato sia munito di tre froge…
Sono capaci solo di creare “provocazioni”, come organizzare l’invio di aiuti umanitari battenti bandiera palestinese, tanto per pigliarle di santa ragione dagli Israeliani, che credono nell'”occhio per occhio”, e fare passare per eroismo l’aiuto ad una popolazione che ha sostenuto il terrorismo, con i terroristi che ancora stanno operando, tenendo segregati gli ostaggi che sono una parte della causa dell’intervento militare di Israele a Gaza.
Continuo a sentire che le Marche sono ripartite, ma non vedo questo movimento. In sanità sfido qualsiasi politico di destra e relativi commentatori dove hanno fatto meglio. Un esempio i risultati brillanti di Torrette sono frutto della politica di Cerescioli nell’intestino più sui grandi ospedali che sui piccoli, quando i soldi sono pochi. A proposito, dei piccoli ospedali chiusi, quanti sono stati riaperti?
Gianluca Michelini, Lei ha visto lontano…
A Lupi avrei chiesto delle liste di attesa, ma può darsi che non sappia che cosa siano…
Dal 3% all’ 8%? Resteranno inchiodati al 2%, se tutto va bene… Amen.
A Lupi avrei chiesto anche cosa ne pensa del fenomeno “droga” a livello nazionale e della nostra Regione.
Ma può darsi che non sia informato…