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«Ricostruzione, stabilizzare il personale.
Serve una deroga nazionale»

SINDACATO - A chiederlo è la Uil Fpl: «Sono lavoratori che da anni garantiscono competenza, continuità e presidio amministrativo nei territori colpiti dal sisma. Non possiamo permettere che il loro percorso si interrompa per limiti tecnici e contabili superabili con volontà politica»

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IMG_20231104_191944_654-650x488Introdurre una deroga straordinaria per consentire la stabilizzazione del personale impiegato nella ricostruzione, anche in sovrannumero rispetto alla dotazione organica e al tetto di spesa del personale. E’ l’appello lanciato dalla Uil Fpl Marche insieme alle proprie segreterie territoriali di Macerata, Ascoli e Fermo, Ancona e Pesaro Urbino al governo centrale e alla Regione.

La richiesta della sigla sindacale nasce perchè «consapevole del sentire di numerosi enti locali del cratere sismico e delle legittime aspettative di tanti lavoratori del pubblico impiego neoassunto – affermano in una nota -. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che da anni garantiscono competenza, continuità e presidio amministrativo nei territori colpiti dal sisma. Non possiamo permettere che il loro percorso si interrompa per limiti tecnici e contabili superabili con volontà politica» dicono i segretari della Uil Fpl Marche. «La nostra proposta – proseguono – che confidiamo venga fatta presto propria e sostenuta da tutti gli enti locali marchigiani che hanno veramente a cuore il futuro e la continuità della propria amministrazione e intendono superare questa criticità dando stabilità al futuro occupazionale di tanto personale assunto e ancora precario, prevede: ⁠la possibilità di stabilizzare il personale ancora in servizio o cessato da meno di 12 mesi, anche in sovrannumero, il superamento temporaneo del tetto di spesa, con l’impegno degli enti a rientrare nei limiti attraverso il turnover naturale, un piano triennale di rientro allegato al Piano, con monitoraggio da parte della Regione e verifica annuale da parte del Mef  e della Corte dei conti». La Uil Fpl, rivolgendosi al presidente della giunta della Regione Marche, alla Commissione affari istituzionali della stessa, all’Anci Marche e ai sindaci, propone che la deroga venga inserita nella prossima Legge di bilancio o in un provvedimento urgente per gli enti locali, e si appellano ai parlamentari marchigiani affinché sostengano l’iniziativa in sede legislativa. «Non si tratta solo di tutelare posti di lavoro, ma di garantire la tenuta amministrativa e la qualità della ricostruzione. Il personale precario del sisma è una risorsa, non un costo» concludono nella nota che annuncia anche iniziative di mobilitazione regionale e la richiesta di audizione formale presso Anci Marche e la Commissione affari istituzionali del Consiglio regionale.



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