Matteo Ricci
«Pronto soccorso intasati, a Civitanova un aumento del 30 percento, tutto perchè non ci sono le guardie mediche. Sulla sanità non molleremo di un millimetro», così il candidato governatore del centrosinistra, Matteo Ricci. L’europarlamentare cita la situazione dell’ospedale di Civitanova, e allarga il discorso al resto della regione.
«Non accetteremo mai un sistema sanitario nel quale si cura solo chi ha i soldi e la carta di credito – continua Ricci -. La sanità pubblica e accessibile a tutti è un principio che tiene insieme tutte le liste dell’Alleanza del cambiamento e il programma della nostra coalizione. Sappiamo che i problemi della sanità non nascono oggi, così come però sappiamo, dati alla mano, che negli ultimi cinque anni le cose sono peggiorate. Non riconoscere ciò non vuol dire essere di destra o di sinistra, significa essere degli irresponsabili». Poi cita una classifica dell’Istat «che piazza le Marche come la terza regione in Italia per cittadini che non si curano più. Parliamo del 10%, quindi circa 150mila marchigiani hanno rinunciato alle cure perché non trovano risposte nel pubblico e non hanno i soldi per andare dal privato – prosegue -. In questi cinque anni sono anche aumentate le liste d’attesa ed è aumentata la mobilità passiva. Inoltre, nel mese di agosto, si aggiunge il problema che sta vivendo l’emergenza-urgenza, con i pronto soccorso intasati e il personale sanitario costretto a fare turni massacranti. Solo a Civitanova si è registrato un aumento del 30%. Tutto questo perché non ci sono più le guardie mediche».
Secondo Ricci «c’è bisogno di chiedere maggiori finanziamenti per la sanità pubblica, così da assumere medici ed infermieri, e di un maggior controllo ed una vera visione della Regione nei confronti del sistema sanitario».
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Una domanda dove eravate quando si chiudevano gli ospedali di molti comuni? Corridonia Montecassiano Treia e via discorrendo qui mi pare che si predica bene e si razzola male.
La sanità è un terreno molto scivoloso, per tutti, così come diffuse sono le responsabilità per l’attuale situazione (che comunque non è molto diversa da quella esistente in quasi tutte le altre regioni, anche quelle a guida centrosinistra) e riguardano entrambi gli schieramenti.
Come a dire, che si tratta di un’arma a doppio taglio.
Solo per fare un esempio, tra le perle dei 25 anni di guida centrosinistra vorrei ricordare la creazione del grande e ferocemente lottizzato dal PD (dall’ultimo degli uscieri al più importante dei primari) carrozzone dell’ASUR, un’azienda unica regionale centrata soprattutto su Ancona e Pesaro, con le Marche sud quasi abbandonate a se stesse.