«Alle elezioni con Forza Italia
per difendere i valori del popolarismo.
Ricci vuole allontanarci dalla nostra identità»

REGIONALI - Mattia Orioli, coordinatore provinciale di Base Popolare a Macerata spiega la sua candidatura con gli azzurri: «Nelle Marche c’è un pericolo imminente che riguarda i nostri valori di riferimento»

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Mattia Orioli

«Occorre con determinazione difendere il popolarismo nella nostra regione, per questo con Forza Italia abbiamo deciso di unire le nostre energie», così Mattia Orioli, coordinatore provinciale di Base Popolare che scenderà in campo alle prossime elezioni regionali nella lista di FI.

«La mia storia politica – continua Orioli -, le mie radici parlano chiaro, appartengono al popolarismo europeo ed italiano, sono un cristiano democratico, da tempo a livello nazionale coordino il Movimento Iniziativa Popolare con il quale stiamo lavorando per ridare forza, unità e riaggregare questa area politica».

Orioli continuerà con questo impegno ma «nelle Marche vi è oggi un pericolo imminente che non si può assolutamente trascurare, che riguarda proprio i nostri valori di riferimento. Per noi l’ispirazione cristiana è fondamentale, vogliamo difendere la famiglia naturale, il lavoro, le imprese che per noi sono un volano economico imprescindibile, sono la storia di questa terra, fatta di artigianato, industria e agricoltura, vogliamo custodire l’identità e vocazione della nostra regione, la sua cultura e le sue radici; sono molte le tematiche trattate con la coalizione guidata dal presidente Acquaroli proprio per il bene delle Marche. La coalizione targata Ricci, invece si caratterizza per un forte spostamento a sinistra ove si esalta un relativismo e modernismo massimalista sempre più esasperato, che vorrebbe trasportare la nostra regione in un circuito lontano dalla nostra identità, valori e tradizioni; non a caso nei primi giorni della candidatura di Ricci vi è stato un corto circuito proprio sui temi etici, smascherando di fatto una volontà sotterranea che guarda alla sinistra radicale, la confusione ed incertezza del loro programma ne sono una controprova».

Orioli conclude: «Sono consapevole che personalmente sarà una sfida durissima specialmente dal punto di vista elettorale, ma da popolare, non potevo rimanere fermo e inerte difronte a questo pericolo per i nostri valori di riferimento e per la nostra terra».

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