Emergenza Blue tongue,
Macerata la provincia più colpita.
In regione morti 599 capi

OVINI - La Regione attiva misure straordinarie contro la febbre catarrale che sta colpendo gli animali, stanziati 100mila euro. Ci saranno indennizzi che potranno avere un tasso di aiuto fino al 100% per i costi del vaccino, i prodotti repellenti per gli insetti vettori, i capi morti e l'eventuale perdita di reddito. Da inizio anno sono stati accertati complessivamente 80 focolai nelle Marche

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di Monia Orazi

La Regione Marche ha stanziato 100mila euro per fronteggiare l’emergenza blue tongue che sta colpendo duramente il settore zootecnico marchigiano. Il consiglio regionale ha approvato ieri l’assestamento del bilancio 2025 mettendo a disposizione i fondi per i primi interventi di emergenza a sostegno degli allevatori.

«La Regione ha dato tutte le indicazioni a livello veterinario per fronteggiare l’emergenza febbre catarrale degli ovini (blue tongue)» ha detto l’assessore all’agricoltura Andrea Maria Antonini. «La blue tongue è stata affrontata appena si è acutizzata l’epidemia dall’unità di crisi regionale attraverso il Gores-Marche che si è immediatamente riunito ed emanato le linee di indirizzo sulle misure di controllo della circolazione virale e sulla gestione degli animali sensibili alla malattia».

I dati del bollettino epidemiologico nazionale rivelano una situazione preoccupante: da inizio anno sono stati accertati complessivamente 80 focolai di bluetongue nella regione, con altri 47 focolai ancora in fase di accertamento. L’azienda sanitaria territoriale di Macerata risulta la più colpita, detenendo quasi il 50% del patrimonio ovicaprino della regione. Nei focolai sono presenti 24.383 ovini, di cui 599 capi sono già morti.

La malattia è stata declassata a livello europeo poiché considerata di solo interesse zootecnico e non pericolosa per la salute umana. I servizi veterinari di tutte le aziende sanitarie territoriali hanno avviato le procedure per informare gli allevatori sull’opportunità di vaccinare contro il sierotipo 8 della blue tongue.

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Vaccinazioni delle pecore

«Nel contempo – aggiunge Antonini – abbiamo attivato gli uffici della direzione agricoltura per richiedere una disponibilità dei fondi di bilancio dedicati alla blue tongue». Gli indennizzi, che potranno avere un tasso di aiuto fino al 100%, riguarderanno principalmente i costi per il vaccino, per i prodotti repellenti per gli insetti vettori, per i capi morti e per l’eventuale perdita di reddito. I contributi potranno essere concessi nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato (de minimis) e saranno erogati solo se i casi di morbilità e mortalità risulteranno riconosciuti ufficialmente.

«Gli indennizzi potranno essere richiesti attraverso un bando che verrà aperto a breve. Poiché i focolai sono ancora in atto e la situazione epidemiologica non è stabile, le domande di indennizzo potranno essere presentate fino alla fine dell’anno consentendo agli allevatori stessi di quantificare meglio i danni subiti e le spese sostenute», ha precisato l’assessore.

La Regione ha predisposto nuove linee guida per il contenimento del virus, frutto dei tavoli tecnici Gores del 27 giugno e del 1 luglio 2025. Le misure prevedono la vaccinazione volontaria dei capi ovini con vaccino adeguato, disponibile nel normale circuito distributivo con ricetta veterinaria. È obbligatorio comunicare l’avvenuta somministrazione al servizio veterinario di competenza.

«Al fine di proteggere gli animali dall’infezione e diminuire la diffusione del virus che impatta con ingenti perdite economiche – si legge nel documento – l’operatore (allevatore) procede quanto prima alla vaccinazione volontaria dei capi ovini con un vaccino adeguato». Le azioni di profilassi comprendono anche l’uso di prodotti repellenti sui capi, la gestione ambientale per contrastare la proliferazione dell’insetto vettore e il confinamento notturno degli animali in locali protetti. «La trasmissione del virus avviene esclusivamente tramite la puntura dell’insetto vettore – si sottolinea – il trattamento sui capi bt sensibili con formulazioni insetto repellenti riduce il rischio di infezione».

Per quanto riguarda le movimentazioni verso i macelli, queste sono consentite senza particolari restrizioni, purché gli animali siano effettivamente macellati entro 24 ore dall’arrivo e i mezzi di trasporto vengano trattati con insetticidi. «Gli operatori dei macelli sono tenuti a garantire che la macellazione degli animali delle specie sensibili avvenga entro un massimo di 24 ore dall’arrivo al macello».

Per le movimentazioni “da vita” sono previste tre opzioni a seconda dello stato sanitario del bestiame: animali vaccinati da meno di dodici mesi possono essere movimentati liberamente, animali non vaccinati ma privi di sintomi possono essere trasportati solo se trattati con insetto repellente per almeno sette giorni prima della partenza, e animali provenienti da stabilimenti protetti da vettori conformi al regolamento Ue 689/2020.

Per fiere e manifestazioni, «i servizi di sanità animale individuano i requisiti per consentire la partecipazione degli animali Bt sensibili» in base a diversi fattori come il numero di capi, lo stato sanitario delle zone di provenienza e la durata dell’evento.

È consentito lo smaltimento in loco delle carcasse tramite infossamento, «in condizioni idonee atte a prevenire la trasmissione di rischi per la salute umana, animale e per l’ambiente». L’operazione deve essere autorizzata dal servizio veterinario e dal sindaco, con prescrizioni specifiche per la realizzazione della fossa.

«Le misure adottate sono temporanee, ma necessarie per contenere l’epidemia in corso e tutelare allevamenti e commercio», ha spiegato nel testo il dirigente regionale Fabrizio Conti, firmatario del documento insieme al responsabile dell’Agricoltura Lorenzo Bisogni.

Ieri a lamentarsi su Cronache Maceratesi era stata l’allevatrice di Ussita Silvia Bonomi che aveva detto che gli allevatori sono stati lasciati soli: «Nessun piano di prevenzione, ho dovuto vaccinare a mie spese le greggi».

«Contro l’epidemia di Blue tongue siamo stati lasciati soli. Ha già causato danni enormi»



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