La rappresentazione de La Vedova allegra
di Luca Patrassi
Una spruzzatina d’acqua ieri sullo Sferisterio giusto per mantenere un legame con la prima del Macbeth annullata il giorno prima per il maltempo perdurante e petulante, “alla scozzese” come ha commentato il rettore irlandese di Unimc John McCourt, ma poco dopo l’interruzione il via libera per i pochi minuti che ancora mancavano al termine della Vedova Allegra.
Ottime indicazioni dalla biglietteria anche per la replica della Vedova Allegra, invenduti soltanto alcuni posti ultralaterali. Dunque all’inizio della terza settimana di programmazione i segnali che arrivano dal Macerata Opera festival sono positivi. Una media di oltre duemila paganti per le serate di Rigoletto e di Vedova Allegra, poco più di centomila euro di incasso a spettacolo per un parziale di 400mila euro.
Per la cronaca aveva visto oltre duemila paganti anche la prima del Macbeth, poi annullata: i conti saranno da rifare sulla base di quanti sceglieranno di riconvertire il biglietto con un’altra replica e con la somma che liquiderà l’assicurazione. E’ sicuramente ancora presto per i bilanci, ma verso la metà del guado si può dire che l’incasso si avvicina a quello record del 2019.
Pubblico del Macbeth sotto l’acqua
Bene la biglietteria, il sindaco Sandro Parcaroli evidenzia anche altri aspetti: «Non ho gradito gli insulti per l’annullamento della prima del Macbeth, nemmeno allo stadio se ne ascoltano così: non si è compreso lo sforzo organizzativo per garantire comunque lo spettacolo, in particolare per quanti venivano da lontano, anche dall’estero. Detto questo, le note positive da evidenziare sono tantissime: prima di tutto il coinvolgimento dei cinquecento lavoratori che gravitano attorno al festival lirico, poi i numeri in crescita.
Il sindaco Sandro Parcaroli alla prima dello Sferisterio
Crescono il numero degli spettatori paganti, le presenze di gruppi dall’estero, le sponsorizzazioni. Noto anche che le strutture ricettive e i locali registrano dati di assoluto rilievo. Non solo quantità: ho ascoltato giudizi positivi sulla proposta artistica e questo premia il lavoro svolto dalla sovrintendente Lucia Chiatti, dal direttore artistico Marco Vinco, dallo staff e dall’intero Consiglio di amministrazione. Lo Sferisterio è il segno distintivo della città – continua Parcaroli -, il festival ci distingue nel mondo e il fatto di avere al nostro fianco imprese di rilievo globale conferma il livello raggiunto e la sua attrattività anche per le imprese che vi collegano anche la loro immagine. Ora attendiamo con fiducia la seconda parte del festival, lo facciamo con la consapovolezza di aver creato le premesse per un ottimo risultato artistico, sociale ed economico».
Si è notata in questi giorni la presenza dell’ex direttore artistico Paolo Gavazzeni: ieri è stato protagonista di un passaggio in biglietteria per il ritiro dell’invito e poi l’ingresso allo Sferisterio. Anni fa a Macerata l’allora direttore artistico Gavazzeni contestava il fatto che si consegnassero biglietti omaggio (“Fosse per me farei pagare tutti, il sindaco come il Presidente della Repubblica”).
La prima della Vedova allegra
Altro elemento positivo è l’aumento delle entrate derivanti dalle sponsorizzazioni. Il Macerata Opera Festival 2025 ha visto confermata la presenza di marchi storici del nostro territorio e di imprese di grande rilievo che abbinano a poche altre eccellenze (Scala e Verona) i propri investimenti in cultura.
Ad inaugurare la sequenza delle feste è stata Mapei che ha organizzato un evento nel cortile di Palazzo Buonaccorsi per poi accompagnare gli ospiti in Arena: a fare gli onori di casa c’erano il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta. L’analisi di Massimiliano Petti, manager Mapei: «Da molti anni Mapei opera in questo territorio portando la qualità dei propri prodotti e contribuendo, con la formazione e l’assistenza tecnica, allo sviluppo della professionalità di chi opera nel settore dell’edilizia. Investire nella cultura significa rafforzare questo legame e crescere insieme alla comunità e alle persone».
La festa della Simonetti
Feste molto partecipate anche quelle andate in scena ancora al Buonaccorsi e nella sala Cesanelli dello Sferisterio a cura rispettivamente della F.lli Simonetti e della Tecnocredito Tailored care di Michele Pucci. All’appuntamento curato da Simonetti -l’azienda di famiglia era schierata con i fratelli Enzo e Alberto Simonetti (ad del gruppo), quest’ultimo con la moglie Luciana e con i figli Michele e Daniele – c’erano duecento ospiti e tra le autorità il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli.
La festa della Tecnocredito
Di particolare impatto anche scenografico l’appuntamento curato dall’azienda di Michele Pucci: anche in questo caso un centinaio di ospiti e balli anche in costume d’epoca. Decisamente un bel clima quello che sembra consolidarsi attorno allo Sferisterio, grazie alle imprese del territorio e a quante scelgono l’Arena per investire in cultura iniziando da Finproject e proseguendo con una lunga serie di aziende e tra queste quelle protagoniste dei primi appuntamenti mondani della stagione lirica 2025.
La festa della Tecnocredito
La festa di Mapei
Di solito i conti si fanno alla fine
Carlo Cambi annuncite si chiama. Un po' come l'apertura della piscina annunciata per luglio 2023, poi 2024, poi autunno 2025
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Complimenti Sindaco per avere condannato quegli insulti incivili verso delle persone che ce l’anno messa tutta per garantire lo spettacolo soprattutto per quelli che venivano da lontano la verità e’ che nel 2025 la metà delle persone sono arroganti, capiscono tutto loro ed hanno sempre la soluzione a portata di mano…ipocriti.
Caro sindacuccio, la verità fa male per caso…..?
A quando l’offerta pubblica di azioni MOF e la quotazione in borsa?
Penso che con questa mentalità, prestazione e professionalità il MOF verrà trasformato in OFF nel giro di un biennio.
Se ho capito bene si confronta l’incasso del 2025 con quello del 2019 . sono passati 6 anni e, ad essere prudenti, un tasso di inflazione del 20 %. il paragone mi sembra quindi meno lusinghiero di quello che pensa il Sindaco.
Perché scomodare un presunto pensare da parte del sindaco quando al commento n. 1 è già tutto chiaramente spiegato con dovizia di particolari.
Ad onor del vero bisogna ricordare che quest’anno abbiamo tre opere e uno spettacolo di danza recuperato dal 2023 mentre nel 2019, oltre allo spettacolo di danza (Kataklò) e le opere (due su tre tra l’altro sono le stesse di quest’anno inclusi gli allestimenti) era stata realizzata la Notte dell’Opera, tre rappresentazioni di Can you Heart me (vincitore del concorso di Teatro Musicale Contemporaneo, rassegna oggi annientata), 2 eventi di palco reverse uno con Sergio Rubini e l’altro con l’orchestra di piazza Vittorio, il concerto dei 100 cellos, 3 appuntamenti de La Carmen del Desiderio, e tre feste sul palcoscenico. Anche all’epoca c’era stata l’opera per i bambini con Carmensita. Tralasciando i concerti di Loreena McKennitt, Raphael Gualazzi e Neri Marcorè che oggi sarebbero all’interno di Sferisterio Live. In ogni caso il Festival è stato notevolmente ridimensionato nel numero di eventi.
Pinguino permaloso