di Monia Orazi
«Un conto è utilizzare un luogo sacro come la chiesa per ripararsi dalla pioggia, un altro conto è trasformarla in un bivacco. Sono due cose estremamente diverse. È stato turbato il carattere sacro del luogo». A parlare, dopo la decisione di chiudere la parrocchia di Sant’Eustachio a Belforte (leggi l’articolo), è l’arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara. Il vescovo mostra anche un frammento video di breve durata, girato ieri sera e fornito all’arcivescovo, in cui si vedono chiaramente alcune persone che mangiano, mentre qualcun altro passa con un piatto in mano.
Persone dentro la chiesa ieri
«Non sembra si stessero riparando dalla pioggia, sembra piuttosto un bivacco avvenuto in un luogo sacro, che ha ben altre funzioni», afferma Massara che interviene in merito ai fatti avvenuti ieri sera, durante la manifestazione Mexico e nuvole, in piazza a Belforte, evento a carattere enogastronomico, con la serata in pieno svolgimento quando si è verificato un forte acquazzone. Qualcuno ha aperto la chiesa e la gente è entrata a ripararsi.
«A quell’ora la chiesa era chiusa – precisa il presule – ed è stata aperta, si sarebbe dovuta chiedere l’autorizzazione al parroco per correttezza. Una volta dentro, come mostra il breve video che mi è stato fornito, si è davvero verificato un bivacco: si mangiavano panini sui banchi, qualcuno passava i piatti. Si tratta di una vera e propria profanazione di un luogo sacro. La chiesa è stata scambiata per una sala da pranzo, ed è inaccettabile».
Il vescovo aggiunge che nel video diffuso questa mattina sui social tutto era in ordine e la chiesa risultava pulita. «Ma questo non basta. Non è accettabile utilizzare per un bivacco un luogo sacro. Comprendo le esigenze in una situazione di emergenza, come quella di doversi riparare dalla pioggia – prosegue – esigenze pienamente comprensibili, per cui si sarebbe potuto utilizzare anche il vicino edificio comunale. Un conto è sostare all’interno di un luogo di culto, rispettosamente, in attesa che spiova; un altro conto è bivaccare e mangiare sui banchi. Questo non è assolutamente permesso. La chiesa è stata profanata e per questo motivo è stata chiusa. È bene fornire un’informazione corretta sull’accaduto per non ingenerare opinioni fuorvianti: non è stata una decisione per escludere o allontanare le persone, ma perché non c’è stato rispetto per il luogo di culto».
«Profanazione in chiesa, spostata la messa» Qualcuno è entrato perchè pioveva
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Ha pienamente ragione Eccellenza, facile fare il video a fine manifestazione..invece di fare i puritani a bocce ferme..prendetevi le vostre responsabilità e portate rispetto alla Chiesa!!..e se si organizza un evento..bisogna organizzarlo bene…e prevedere gli eventi!!..solo solo a pensare di fare incassi
Se avessero abbandonato il cibo fuori dalla chiesa sarebbe stato cibo sprecato quando nel mondo c’è tanta gente che muore di fame, direbbe Peppone a Don Camillo.
Mi sembra che a Roma la Comunità di Sant’ Egidio organizzi regolarmente pranzi per i clochard durante tutto l’ anno in varie Chiese. Molti altro parroci si muovono alla stessa stregua quantomeno in occasione del Natale. Inopportuno bivaccare in Chiesa, ma sicuramente non lo credo un atto blasfemo meritevole di un rito purificatorio.
……. meglio restare lontani.