Allagamenti a Civitanova, 2024 (foto Federico De Marco)
Con l’arrivo di giornate segnate da instabilità meteorologica e il rischio crescente di forti temporali estivi (leggi l’articolo), torna a farsi sentire la voce del comitato Cea (Cittadini elettori attenti), che proprio in questi giorni ha voluto lanciare un appello alle istituzioni di Civitanova. Una richiesta legata alle previsioni meteo dei prossimi giorni, ma affonda le radici nella memoria collettiva della città, riportando all’attenzione la bomba d’acqua del 2 settembre 2018 (leggi l’articolo).
«Ci stiamo avvicinando al periodo in cui siamo più esposti ai forti temporali – si legge nella nota stampa diffusa dal comitato – che mettono ad alto rischio la nostra comunità per quanto riguarda gli allagamenti. Il comitato Cea torna a focalizzarsi sulla questione che lo aveva portato a costituirsi, proprio a causa di un evento avverso causato da una bomba d’acqua il 2 settembre 2018, quando buona parte della città andò sott’acqua. A Fontespina ci furono abitazioni e negozi allagati ed in tutta la città allagamenti. Ci costituimmo con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla problematica e stimolare l’amministrazione comunale ad intervenire, affinché prendesse provvedimenti per cercare di limitare quanto più possibile gli effetti negativi di tali eventi».
«Da allora, dal 2018 ad oggi, tanti interventi sono stati messi in atto – ricorda il comitato – con lavori pubblici mirati in tal senso, e questo ha permesso in tante occasioni di alzare il livello di resistenza e di limitare le zone colpite rispetto a prima». Tuttavia «purtroppo non è mai abbastanza per potersi dire al sicuro e proprio per questo dobbiamo sempre di più mettere in atto interventi atti ad alzare il livello di resistenza. In questi anni il comitato Cea con la collaborazione di tutti e, soprattutto, grazie all’impegno della Protezione civile, in special modo dell’allora coordinatore Aurelio Del Medico, che monitorava e relazionava con frequenza riguardo la foce dei vari corsi d’acqua del nostro territorio, è riuscito a indurre “un attenzionamento” particolare sulla questione. A tal proposito vogliamo cogliere l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo coordinatore della Protezione civile Alberto Conca e, visto che a breve ci sarà anche un Consiglio comunale che dovrà decidere come impegnare un tesoretto di circa due milioni di euro, questo comitato chiede che una parte venga destinata proprio a rafforzare le dotazioni della Protezione civile, la cui operatività diventa determinante nelle situazioni di emergenza che, purtroppo, sempre più frequentemente ci dobbiamo preparare ad affrontare».
«Sappiamo che da tempo – si legge inoltre nella nota – la Protezione civile ha chiesto all’amministrazione di Civitanova alcuni mezzi ed attrezzature, con un dettaglio ben specificato e motivato, poiché i mezzi e le attrezzature in dotazione presentavano, e presentano ancora oggi, gravi carenze funzionali, ed addirittura in alcuni casi non sono proprio in funzione. Infatti, soprattutto dopo l’attività emergenziale dovuta all’alluvione dell’anno scorso (leggi l’articolo), la nostra. Protezione civile ha riscontrato carenze funzionali a livello di mezzi ed attrezzature. Per tali carenze nel mese di novembre 2024 chiedeva espressamente e formalmente al Comune di programmare il rinnovo e l’acquisto dei mezzi e delle attrezzature che andava specificatamente ad elencare, per un importo pari a circa 200mila euro. Poiché non possiamo pensare che la nostra Protezione civile, in emergenza, possa ben operare senza adeguati mezzi ed attrezzature, invitiamo il sindaco, la giunta ed il Consiglio comunale ad adoperarsi per fornire alla nostra Protezione civile i mezzi e le attrezzature richieste, poiché se in emergenza la medesima non può ben svolgere il suo compito – conclude il comitato – di sicuro ne va dell’incolumità dei cittadini».
Basta vedere le strade come sono ridotte...e la pulizia dei tombini...fiumi.....altro....
Più che mezzi servono persone serie e competenti e responsabili con la R maiuscola che sanno cosa fanno senza mandare allo sbaraglio la gente questo è quello che manca i mezzi e le attrezzature vengono dopo a cosa serve farli se poi non ci sono persone competenti ? Vero Sergio Bucosse ?
Marco Marconi scusami, non riesco a capire, perché Vengo Interpellato
Sergio Bucosse nenache io, per questo ho fatto l'intervento.
Sergio Bucosse x dare conferma al mio messaggio visto che sai come sta la situazione
Serve più manutenzione costante prima non più mezzi dopo
Flavio Chiaramoni anche la prevenzione e compito della protezione civile (come si legge nell'articolo) e anche per quello servono mezzi
Come la provincia se vende tutto boo
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Qualche missile in meno e qualche mezzo in più chiaro o no?
Se dite sicurezza, forse intendono o forse…
…servirebbero più mezzi, purtroppo, anche per un’altra ‘protezione civile’!!! gv
Il paradosso è che si invoca maggiore sicurezza e di un “tesoretto” di soli 2milioni poi politici incompetenti e sottomessi a RFI-TRENITALIA hanno deciso la realizzazione dell’ennesimo sottopasso su via Carducci a Civitanova spendendo 15milioni e molto di più per danni indiretti per aumentare l’insicurezza di tutta la città con le sempre più frequenti bombe d’acqua come successo ancora oggi sulla costa Fermana e del Pesarese con molti sottopassi allagati bloccando la circolazione, inoltre non si risolverà nulla riguardo riguardo al traffico insostenibile ed inquinante perché rimarrà tale e quale oggi, e senza un altro casello A14 a nord oltre l’unico attuale a sud che ridurrebbe il traffico su tutta la SS16 in modo significativo, altro tema ignorato e’ che all’interno del territorio di Civitanova l’utilizzo del treno della tratta interna con Albacina dovrebbe essere quello simile al TRAM SU ROTAIA e METROPOLITANA DI SUPERFICIE COME ALL’INTERNO DI TANTI CENTRI CITTÀ.