Caldarola
Borghi storici come “gabinetti delle meraviglie”, le Wunderkammer del Seicento con le loro mirabilia naturali, musei ante litteram dei collezionisti. Oggi la Regione riprende quella suggestione per valorizzare i borghi antichi quali territori custodi di bellezze culturali e paesaggistiche.
L’antiquarium di Pievefavera
Tra i comuni coinvolti Caldarola e Serrapetrona. Un progetto possibile grazie al bando Borgo accogliente e nei giorni scorsi sono state avviate le procedure per le convenzioni coi due Comuni. Si tratta di un progetto finanziato con 1 milione di euro che mira a valorizzare le eccellenze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, migliorare l’offerta culturale e ricettiva, e rivitalizzare il tessuto economico e sociale di due borghi ancora segnati dal sisma del 2016, ma ricchi di potenzialità inespresse. Il progetto, di natura aggregata tra enti pubblici e privati, prevede l’attivazione di spazi esperienziali, il potenziamento dell’enoturismo, la riqualificazione urbana e la creazione di strutture alberghiere diffuse.
In particolare il progetto prevede l’allestimento di spazi esperienziali dedicati alla Vernaccia di Serrapetrona, la riqualificazione della piazza centrale di Serrapetrona, con nuovi servizi e info point.
A Caldarola la valorizzazione dell’area archeologica di Pievefavera e del suo Antiquarium, l’installazione di segnaletica turistica e digitale nel borgo storico e il potenziamento dell’enoturismo esperienziale con degustazioni e percorsi in cantina con attivazione di strutture ricettive diffuse nei centri storici e frazioni. Sono ben sedici le iniziative promosse da imprese vitivinicole, strutture ricettive e associazioni culturali, a sottolineare il forte legame tra progetto pubblico e azione privata.
«Il progetto “Wunderkammer a cielo aperto. Territori custodi di meraviglie” rappresenta perfettamente la visione strategica che stiamo portando avanti con il bando regionale Borgo Accogliente – afferma il presidente della Regione Francesco Acquaroli –. L’obiettivo è quello di valorizzare i nostri borghi storici, rafforzando l’identità dei territori e stimolando uno sviluppo turistico sostenibile, capace di generare nuova occupazione e rafforzare le economie locali. Con oltre 110 milioni di euro investiti, di cui 80 destinati alle imprese, stiamo costruendo un modello virtuoso di rilancio che unisce autenticità, qualità della vita e attrattività. Il progetto che coinvolge i Serrapetrona e Caldarola va esattamente in questa direzione: mette in rete risorse culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche per restituire centralità a due realtà segnate dal sisma del 2016, ma ricche di potenzialità. Scommettere sui nostri borghi significa investire nel futuro più autentico e sostenibile della nostra regione e far conoscere le nostre autenticità e i prodotti tipici del nostro territorio».
«E’ un risultato importante – dice Silvia Pinzi, sindaco di Serrapetrona – che premia la visione condivisa di un territorio che vuole crescere in sinergia, investendo su identità, bellezza, servizi ed accoglienza. Con questo progetto vogliamo dare valore a ciò che ci rende unici, a partire dalla nostra Vernaccia, simbolo identitario ed eccellenza enologica che racconta la storia e il carattere del nostro territorio. Sono ben sedici le iniziative di valorizzazione presentate da soggetti privati del territorio, tra cui aziende vitivinicole, strutture ricettive, associazioni culturali e di promozione turistica, che hanno trovato sostegno in questa progettualità e che permetteranno non solo di migliorare l’accoglienza turistica, ma di collaborare con le aziende e le attività locali e far nascere nuove realtà rivolte allo sviluppo del tessuto sociale, economico e turistico di Serrapetrona».
Nello specifico, come prosegue il sindaco, «Sarà restituito alla piazza il ruolo centrale nel tessuto urbano e nella vita sociale del borgo, diventando centro di servizi ed accoglienza, non solo turistica, funzionale a tutto il territorio. Valorizzare poi le eccellenze culturali, naturali e la nostra enogastronomia significa promuovere territorio, tradizione e paesaggio in un’unica esperienza, capace di attrarre un turismo consapevole. È un modo per riscoprire i nostri borghi attraverso i sapori che li abitano e le aziende che vi lavorano. È un modo per potenziare i servizi esistenti, per attrarre nuove energie ed investimenti al fine di rendere questi territori luoghi più vivibili ed attrattivi per i visitatori e turisti ma anche e soprattutto per chi sceglie di vivere qui o magari di tornare».
«La riapertura dell’Antiquarium e dell’area archeologica di Pievefavera – dice Giuseppe Fabbroni, sindaco del Comune di Caldarola – è un passo fondamentale per restituire centralità culturale al nostro borgo. In attesa di poter riabbracciare luoghi simbolici come il castello Pallotta e le nostre chiese, vogliamo offrire ai visitatori e alla comunità un percorso di scoperta e conoscenza che valorizzi la nostra storia. Caldarola ha molto da raccontare e oggi, più che mai, vogliamo farlo attraverso progetti concreti e condivisi, proprio come questo. Siamo convinti che solo in questo modo il turismo possa essere una spinta alla rinascita dei paesi».
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Le avventure di Francesco nei paesi delle meraviglie.