Caccia ai ladri mozzafiato,
sfuma il colpo all’impianto fotovoltaico:
i malviventi fuggono nei campi (Foto)

CORRIDONIA - Il colpo tentato in contrada Cigliano. E' scattato l'allarme e sul posto è intervenuta una guardia giurata che ha trovato la rete bucata. Poi sono arrivati anche i carabinieri e c'è stato un inseguimento notturno. Due uomini hanno provato a fuggire a forte velocità a bordo di un Ducato che hanno abbandonato e sono scappati a piedi

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L’intervento delle guardie giurate e dei carabinieri

di Gianluca Ginella

L’impianto è completamente scuro, è mezzanotte passata e da qualche minuto è scattato l’allarme alla centrale dell’Axitea: qualcuno ha tagliato i cavi all’impianto fotovoltaico in contrada Cigliano, a Corridonia. La guardia giurata dell’Axitea è arrivata sul posto, i segni sono chiari: non solo è buio e la telecamera è stata manomessa, c’è pure un buco nella rete. I ladri forse sono ancora dentro.

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Il furgone abbandonato dai ladri

La guardia giurata che lavora al distaccamento di Piediripa, per tanti anni in servizio all’ospedale di Macerata, chiama i carabinieri e in supporto la pattuglia di Macerata che in pochi minuti è sul posto. Prima le guardie giurate, tre in tutto con i colleghi arrivati da Macerata, danno un occhio al perimetro in attesa dei carabinieri. Osservano se ci sia qualcuno, magari nascosto. Non vedono nessuno. Arrivano i carabinieri della stazione di Mogliano e non avendo le chiavi i cinque (due militari e tre guardie) entrano dal buco fatto dai ladri nella rete per cercarli.

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Alla luce delle torce cercano se vi siano tracce, magari qualcuno che li osserva nascosto tra l’erba. Per mezz’ora cercano in mezzo al buio ma niente. I carabinieri decidono di fare un controllo in zona, le guardie giurate di Macerata tornano verso il capoluogo.

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Quella della pattuglia di Corridonia ha l’ok della centrale a rientrare ma decide di fermarsi all’ingresso per assicurarsi che i ladri siano davvero andati via. Ha esperienza, a ottobre ha sventato 4 furti a Tolentino e ora il sospetto che ha è che i ladri si siano nascosti da qualche parte nel buio e stiano attendendo il momento buono per fare il furto. Ed è proprio così. Passano 5 o sei minuti e scatta l’allarme.

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Questa volta la guardia è già lì. Richiama i carabinieri e pochi minuti dopo entrano in tre. Si mettono di nuovo a cercare, stavolta hanno la certezza che i ladri devono essere lì. Ma non si vede nessuno. Poi notano dei fari, sulla strada, un furgone bianco. Sospetto sia lì a quell’ora. Con le torce fanno segno al mezzo di fermarsi ma questo dà gas.

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Allora i carabinieri corrono all’auto di pattuglia, idem fa la guardia giurata. Nasce un inseguimento tra le strade di campagna, il furgone viaggia a forte velocità, i carabinieri e la pattuglia Axitea lo tallonano. Il mezzo, un Ducato (che poi risulterà essere stato rubato qualche giorno prima), imbocca una strada in direzione di Monte San Giusto e Petriolo.

Poi le persone a bordo, non riuscendo a staccarsi di dosso i carabinieri inchiodano. Due uomini scendono e vanno verso le campagne.

Lì c’è una scarpata, profonda circa tre metri. Uno dei malviventi ci si getta dentro, l’altro quasi perché prima un carabiniere riesce ad afferrarlo ma l’uomo si divincola e riesce a buttarsi pure lui giù nella scarpata. Intanto la pattuglia dell’Axitea si è posta davanti al furgone tentando di intercettare i ladri.

Che però riescono a scendere nei campi e nel buio totale i due uomini si allontanano velocemente tra le campagne. Le ricerche dei due uomini sono continuate nel corso della notte. L’obiettivo dei ladri era il rame e se gli fosse riuscito di dribblare l’arrivo di Axitea e carabinieri lo avrebbero portato via prendendolo dai cavi. Invece il colpo è sfumato. Sul furgone trovati arnesi da scasso.

 



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