Azione nelle Marche, con Acquaroli o con Ricci? Il partito di Calenda in vista delle elezioni regionali è spaccato fra chi ipotizza l’alleanza con il governatore uscente e chi invece pensa ad un avvicinamento al centro sinistra con Matteo Ricci. E ora entrambe le fazioni parlano di fughe in avanti non concordate.
Ivo Costamagna
In particolare da Marche in Azione nei giorni scorsi era arrivata la smentita di un sostegno a Matteo Ricci: «l’adesione alla alleanza di liste e partiti che sostengono la candidatura di Matteo Ricci a presidente della Regione Marche, anche da parte del Movimento socialista liberale a cui aderiscono gli esponenti di Azione Ivo Costamagna e Massimo Seri, comunicata dallo stesso Ricci rappresenta una fuga in avanti ed una scelta né discussa né autorizzata dalla direzione regionale di Marche in Azione – ha commentato la presidente Germana Sorbi – tanto più grave alla luce dell’impegno recentemente preso da quest’ultima, di concerto con il segretario nazionale Calenda, di attendere ancora qualche giorno prima di decidere definitivamente l’atteggiamento da adottare di fronte ai programmi ed alle opzioni messe in campo dai due schieramenti».
Una spaccatura profonda resa forse insanabile dalla replica di Ivo Costamagna, presidente provinciale di Azione e coordinatore regionale del movimento socialista liberale che respinge al mittente le accuse: «I primi a venire meno all’impegno assunto con Carlo Calenda sono stati proprio il segretario regionale e la presidente regionale di Azione – sottolinea – Lo hanno fatto con atti pubblici inequivocabili, sostenendo apertamente il presidente Acquaroli, il primo, e partecipando alla presentazione della sua campagna elettorale, la seconda. Alla luce di questo, le accuse di “fughe in avanti” e di “personalismi” risultano tanto infondate quanto pretestuose. E per questo motivo vengono rimandate con fermezza al mittente. La politica, si sa, non tollera il vuoto e proprio per questo motivo diverse realtà locali del Partito si sono attivate, elaborando documenti indirizzati a Roma e portando, di fatto, alla convocazione della riunione di Civitanova. In quell’occasione, si sono espressi all’unanimità i rappresentanti della stragrande maggioranza degli iscritti di Azione di sostenere la candidatura di Ricci in alternativa ad una linea imposta esclusivamente dai vertici regionali. Infine, sia chiaro: la scelta condivisa nasce dalla convergenza di iscritti ad Azione e di socialismo liberale, soggetto autonomo che siglerà a livello nazionale un patto federativo con Azione il prossimo 7 luglio, con l’obiettivo di rafforzare un fronte liberaldemocratico credibile».
Non ho parole! A pensare che Io da costui: quando ho lasciato il PSI pieno di inquisiti, indagati e condannati rivendicando la mia distanza da tale metodo di fare politica: ho subito: proprio da lui che si ergeva dal suo piedistallo di segretario provinciale del PSI di Macerata: da membro del direttivo nazionale e poi addirittura da responsabile della Cultura per il PSI: le più vergognose accuse di voltagabbana: poi: quando in base ai miei ideali mi sono mosso in partiti vicini al mio modo di pensare ed operare: addirittura ho subito l'accusa di essere uno che aveva cambiato più partiti: ora di lui che posso dire? Mi ripeto: non ho parole!
Calenda.Azione i soliti fanfaroni inutili!
Azione è solo un gruppo di quaquaraqua con l'obbiettivo di avere una poltrona, che sia comunale, regionale o nazionale.
Claudio Donati Si un mix del peggio tra radicali e democristiani, con livello di supponenza +inf.
Per una poltrona si va dappertutto!
La scissione dell'atomo...
Un bel dilemma
4/5 persone 25 voti in dote
Le prostitute di strada hanno più dignità di voi.
Fugiani Paolo Anche di tante altre persone se per quello.
È tutto un magna magna e marchette
Acquaroli o Ricci ? Chi offre di più?
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…quindi, tra un po’, attori in posizione, parte decisa e memorizzata, scena pronta…Ciak, Azione…poi vediamo se si…Spacca!!! gv
Azionatevi a trovare un lavoro e mollate sta’poltrona
Ma Carlo Calenda lo sa ?
Datemi un preteso , un motivo , un’occasione ed io tento di riconquistare la scena…..e chi se ne frega se quel galantuomo di Carlo Calenda neppure sa di quel che parliamo…..o poveri noi. Corazzate , incrociatori , fregate , corvette , cannoniere e navi da assalto anfibio di una forza coesa e potente già in mare….all’orizzonte un micro pattino…..” e vaaaa e vaaaaaaa , si nun lo voi capì ce devi annaaaaaaaa……”….
Ma Calenda e’ quello che e’ andato a votare con la Tessera elettorale piena e che hanno respinto al seggio io non gli farei amministrare neanche il condominio di casa…..
Con Calenda il massimo è una veste in duplice copia. O di qua o di là. È un metodo già protocollato e brevettato, certamente molto modesto ma tant’è. Bisogna lavorare alla triplice appartenenza. Impossibile? Sembrerebbe di sì. Eppure, seppur in embrione in qualche recondito pensiero: c’è !! Magari nel Mondo delle idee di Platone, è lì che aspetta pronto a svelarti come puoi essere di sinistra, di centro e di destra ma contemporaneamente. Solo chi è argonauta da sempre, viaggiando tra puntini e virgole a cui dare di volta in volta chissà quale magnifico significato può riuscire nell’intento.
I calendiani rispettino il calendario di Calenda, sennò le masse s’allontanano dalla politica.