Spazio pubblicitario elettorale

«Basta slogan e selfie,
Saltamartini e l’Ast pensino davvero
a mettere al centro il cittadino»

MACERATA - Gianluca Puliti, responsabile Fnp Cisl Macerata-Civitanova, auspica un confronto con le parti sociali per risolvere le criticità ed evitare nuovi casi Migliorelli: «i reparti non sono in grado di liberare i posti letto in tempi utili per accogliere tutti i pazienti che ne hanno necessità: un contrasto evidente con quanto sbandierato tra tagli del nastro e toni enfatici»

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Gianluca Puliti, già dirigente del Comune

«Attendiamo che il cittadino sia davvero al centro dell’attenzione quando si parla di sanità, lasciando da parte slogan e spot elettorali». Gianluca Puliti, responsabile Fnp Cisl Macerata-Civitanova, richiama all’ordina i vertici della sanità regionali e provinciali affinché si pensi più alle questioni concrete e meno alle autocelebrazioni.

«Qualche giorno fa Marco Ferracuti, segretario generale della Cisl Marche, aveva esortato la politica a concentrarsi sui tanti problemi che affliggono la sanità marchigiana e sulla necessità, ormai ineludibile, di una riforma di sistema – dice Puliti, già dirigente del Comune – una prima indiretta risposta al suo appello è arrivata dai toni autocelebrativi e marcatamente enfatici che hanno accompagnato la raffica di inaugurazioni e tagli di nastro di cui si sono occupati la scorsa settimana l’assessore regionale Filippo Saltamartini e i vertici della sanità maceratese, con l’inevitabile contorno, compiaciuto e compiacente, di sindaco e assessori comunali. Se questo è l’andazzo, l’auspicio di Ferracuti è destinato, purtroppo, a cadere nel vuoto, almeno fino alle elezioni regionali. Rimane il fatto che il sistema sanitario mostra una inusitata predisposizione a tutelare la propria immagine, sulla cui promozione, com’è evidente, investe assai. Tutto plausibile, purché non si esageri. Uno dei concetti che ricorre con frequenza nei discorsi che fanno seguito al taglio inaugurale del nastro è “il cittadino al centro dell’attenzione”. Il che appare in stridente contrasto con il perdurare di situazioni come quelle che, quotidianamente, si verificano al pronto soccorso del nosocomio maceratese».

Situazioni esplose fragorosamente negli ultimi tempi con il caso di Francesco Migliorelli. «Il direttore generale dell’Ast Macerata Alessandro Marini, commentando il caso, ha avuto l’involontario pregio di certificare una dura realtà dell’ospedale cittadino: i reparti non sono in grado di liberare i posti letto in tempi utili per accogliere tutti i pazienti che ad essi fanno riferimento – aggiunge Puliti – come ha spiegato Giordano Ripa, questo accade a causa della carenza di strutture di supporto, come le case di comunità e gli ospedali di comunità, in cui dovrebbero essere collocati i malati non stabilizzati e ancora bisognosi di cure, che invece oggi sono costretti a stazionare nei reparti. Questi ricorrenti accadimenti non sono certamente addebitabili alla poca professionalità o alla cattiva volontà degli operatori sanitari, ai quali gli stessi pazienti riconoscono grande impegno e dedizione nel tentare di alleviare i loro patimenti. Essi sono dovuti, invece, alle carenze strutturali e organizzative di cui soffrono il nostro ospedale e, più in generale, la sanità regionale, a cui i tagli di nastro e certa stanca retorica di palazzo non forniscono soluzioni. Ci aspettiamo, quindi, che su questi temi l’assessore regionale alla sanità e la direzione generale trovino il tempo e il modo di corrispondere alla richiesta del segretario della Cisl, aprendo un confronto vero e costruttivo con il sindacato e con le parti sociali. Tali criticità, da tutti riconosciute, non possono essere derubricate ad una iattura di cui nessuno si prende la responsabilità e rispetto alle quali il sistema sanitario si dimostra sostanzialmente impotente. Sarebbe ora, una volta tanto, di mettere sul serio “il malato al centro dell’attenzione”, dando finalmente una qualche credibilità a questa espressione, che, diversamente, è destinata a suonare logora e insignificante».

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