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Villa Buonaccorsi, in 90 al presidio:
«Abbandonata da Acquaroli,
serve un progetto di rilancio»

POTENZA PICENA - Manifestazione davanti ai cancelli della villa storica con il candidato governatore Matteo Ricci. Denunciata l’inerzia della Regione e la mancanza di una strategia per il patrimonio culturale

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Il presidio ieri pomeriggio davanti ai cancelli di Villa Buonaccorsi con Sandro Bisonni, Angelo Sciapichetti, Leonardo Catena, Romano Carancini, Mario Morgoni e Matteo Ricci

Erano circa 90 ieri i cittadini che hanno risposto all’appello lanciato dal Pd di Potenza Picena per un presidio straordinario nel pomeriggio organizzato davanti ai cancelli di Villa Buonaccorsi. L’occasione la presenza del candidato alla presidenza della Regione Marche Matteo Ricci che non ha mancato di sottolineare la «mancanza di “visione” dell’attuale giunta regionale.

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Tesori come Villa Buonaccorsi dovrebbero essere protagonisti di una strategia seria sul turismo culturale, che intercetti le nuove classi medie mondiali, in particolare asiatiche, sempre più attratte dalla cultura europea di qualità» – ha detto Ricci.

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Matteo Ricci

A prendere la parola in apertura è stato l’ex sindaco Mario Morgoni, che ha puntato il dito contro l’immobilismo: «Dal 2022 a oggi non è stato fatto nulla per avviare il trasferimento della villa dallo Stato agli enti locali, nonostante esista una procedura precisa, quella del federalismo demaniale. Un’occasione mancata che dimostra la totale assenza di volontà politica da parte dell’amministrazione guidata da Francesco Acquaroli».

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Romano Carancini, Mario Morgoni e Matteo Ricci

A ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda è stato Romano Carancini, consigliere regionale, che ha recentemente presentato un’interrogazione sulla questione. Carancini ha ripercorso i passaggi chiave, dal 2021 con il diritto di prelazione esercitato dal ministero dei Beni culturali, fino ad oggi: «Solo dopo la nostra interrogazione, e con tre anni di ritardo, si è deciso di incaricare il presidente Acquaroli di avviare la richiesta di trasferimento» ha sottolineato «nel frattempo stati dati due incarichi identici da 35 mila euro ciascuno per sviluppare idee progettuali».

Per i Verdi, è intervenuto Sandro Bisonni, che ha allargato lo sguardo: «L’atteggiamento visto su Villa Buonaccorsi non è un’eccezione ma una costante: anche nella gestione di acqua e rifiuti si registra lo stesso stallo, con conseguenze dannose per i cittadini in termini di qualità dei servizi e tariffe sempre più alte».

A chiudere l’incontro è stato Matteo Ricci: «Le Marche sono terz’ultime in Italia per il turismo internazionale. Una regione con tesori come Villa Buonaccorsi dovrebbe essere protagonista di una strategia seria sul turismo culturale, che intercetti le nuove classi medie mondiali, in particolare asiatiche, sempre più attratte dalla cultura europea di qualità» ha detto Ricci. Turismo e cultura rappresentano non solo un’opportunità economica, ma anche un fattore di progresso civile e una possibile risposta alla crisi occupazionale che spinge tanti giovani a lasciare la regione».

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