«Ci hanno lasciato una sanità disastrosa
e oggi vogliono dare lezioni.
Paghiamo la scelta del Covid hospital»

CIVITANOVA - Pantella (FdI) risponde a Silenzi (Pd) e fornisce un quadro della situazione: «Decenni di abbandono sotto i governi di centrosinistra, hanno chiuso 12 ospedali e perso 900 posti letto. La giunta Acquaroli ha intrapreso un percorso di rilancio concreto, dal Pd solo inutili campanilismi»

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Roberto Pantella, capogruppo di FdI

«I civitanovesi conoscono la verità, e i fatti parlano chiaro». Dopo gli attacchi dell’ex presidente della Provincia, Giulio Silenzi (Pd), in merito alla «presa in giro» che i civitanovesi avrebbero subito in merito alla Sanità (leggi l’articolo), arriva la risposta di Roberto Pantella, capogruppo di Fratelli D’Italia in Consiglio comunale di Civitanova.

«Ancora una volta – commenta Pantella – si utilizza la sanità come strumento di propaganda, attaccando la Regione con argomentazioni distorte e prive di memoria storica. Ma relativamente a Civitanova e Macerata, entrambe le strutture ospedaliere presentano criticità importanti, soprattutto strutturali per Macerata, relativamente all’indice di vulnerabilità sismica e l’adeguamento antincendio. Queste condizioni sono figlie di decenni di abbandono sotto i governi regionali di centrosinistra, che non hanno mai programmato né investito davvero in sicurezza e ammodernamento».

Pantella entra nel dettaglio dello stato di “abbandono” segnalato: «L’ospedale di Civitanova, in particolare, è stato ereditato dalla giunta Acquaroli in condizioni disastrose: sale operatorie non a norma, con carenze strutturali tali da compromettere l’attività chirurgica; una Tac che funzionava un giorno sì e 15 no, costringendo pazienti e medici a continue attese e trasferimenti; carenze diffuse di personale in molti reparti; un’unità terapeutica intensiva coronarica (Utic) che è poco più di uno sgabuzzino, dove il personale fatica persino a muoversi. Per non parlare della perdita della possibilità di impiantare pacemaker, trasferita in sordina a Macerata, senza nessuna presa di posizione da chi oggi si erge a paladino della sanità Civitanovese».

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Il Covid hospital di Civitanova quando era in funzione

Prosegue poi spiegando che «è vero che su Macerata sono stati sbloccati investimenti rilevanti, ma sono investimenti obbligati, dovuti a gravi inadeguatezze. Durante la pandemia, la giunta regionale guidata da Ceriscioli (Pd) fu costretta a realizzare in corsa il Covid hospital alla Fiera di Civitanova, in quanto all’epoca, le Marche avevano solo 96 posti di terapia intensiva, molto al di sotto della soglia di sicurezza per una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti. Sarebbero serviti almeno 150-160 posti stabili, ma nessun si era preoccupato di adeguare il numero, né di aggiornare il piano pandemico, fermo da anni. Una struttura che noi di Fratelli d’Italia abbiamo sempre criticato, non per ideologia, ma per una ragione semplice e concreta: non aveva un Pronto soccorso, e quindi non garantiva realmente la possibilità di utilizzarla esclusivamente lasciando l’ospedale di Civitanova “pulito”. Di fatto, i pazienti prima transitavano al Pronto soccorso di Civitanova Alta, poi venivano portati al Covid Center. Il risultato? Civitanova venne travolta dal peso della gestione Covid, senza il personale sufficiente per mantenere operativE entrambe le strutture. Ricordo a chi l’avesse dimenticato, che per far funzionare il Covid hospital, fu utilizzato in gran parte il personale del nostro ospedale, lasciando sguarniti interi reparti che non hanno potuto eseguire nessun altra attività istituzionale».

«Oggi ci chiedono di riconvertirla? – conclude Pantella riferendosi al Covid hospital – Riparare i danni ha un costo enorme. Dal 2020, la giunta regionale è guidata dal presidente Acquaroli ha intrapreso un percorso di rilancio concreto: nuovo Pronto soccorso di Civitanova, già finanziato; mantenimento e rilancio dell’ospedale civitanovese nella nuova rete sanitaria, superando il progetto dell’ospedale unico, che avrebbe ridotto l’ospedale di Civitanova in un punto di primo intervento con posti di lunga degenza. Dal Pd ci aspetteremmo almeno un po’ di coerenza, da Macerata accusano la Regione di aver spostato tutte le risorse su Civitanova, da Civitanova Silenzi accusa di averle date tutte a Macerata. Prima di sparare a zero, parlatevi tra di voi, è evidente che la campagna elettorale vi ha mandato in confusione. Chi lavora in ambito sanitario conosce bene la realtà, Civitanova e Macerata sono entrambi presidi di primo livello, ma Macerata ha diverse specialità in più rispetto a Civitanova. Questo dato, da solo, basta a raccontare quanto poco sia stata considerata la sanità civitanovese in decenni di legislature consecutive a guida centrosinistra. L’emodinamica aperta a suo tempo a Macerata, invece che a Civitanova ne è l’esempio lampante. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi, basti ricordare che sotto la loro gestione la Regione Marche ha perso circa 900 posti letto e chiuso ben 12 ospedali pubblici. Sono questi i risultati di chi oggi pretende di dare lezioni? No, grazie».

(redazione CM)

 

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