Agguato sotto casa di due fratelli, tre uomini armati di mazze aggrediscono uno di loro mentre l’altro riesce a mettersi in salvo, poi danneggiano a colpi di spranga la loro auto: tre persone in manette. È successo a Tolentino e preludio di questo episodio, avvenuto il 23 febbraio, è stata la rissa che c’è stata in via Nazionale, il 22 febbraio, tra due gruppi contrapposti di giovani di origine egiziana che si sono affrontati con mazze e sedie nelle immediate vicinanze di un bar. I carabinieri per quell’episodio avevano arrestato sei persone.
Le indagini sono proseguite e hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda e individuare quali autori della rissa alcuni operai edili appartenenti a ditte concorrenti. Movente: screzi legati al lavoro.
La notte successiva alla rissa, intorno all’1 di notte, il titolare di una delle due ditte ha fatto rientro a casa sua a Tolentino, insieme al fratello, che è sceso ad aprire la porta del garage, mentre l’altro parcheggiava l’auto. A questo punto, i due uomini hanno visto arrivare un’auto di grossa cilindrata, che si è fermata in mezzo alla strada e dalla quale sono scese tre persone armate di grosse mazze in legno in uso nell’edilizia.
Il fratello del titolare di una delle due ditte ha fatto appena in tempo a entrare all’interno del garage, ma l’altro è stato colpito con delle mazze e scagliato al suolo e lì è stato nuovamente colpito alle spalle dai tre aggressori. Il fratello è corso ad aiutarlo e lo ha fatto entrare in casa richiudendo la porta con i tre aggressori che hanno cercato invano di entrare. Non riuscendoci hanno danneggiato l’auto delle due vittime a colpi di spranga, per poi andarsene. Il ferito ed è stato portato in pronto soccorso a Macerata. Prognosi 40 giorni per trauma cranico, lesioni varie sul corpo, oltre a una frattura del polso.
I carabinieri del Norm di Tolentino e della Stazione di Belforte hanno dato il via alle indagini. E sono risaliti agli aggressori grazie ad analisi di immagini dei sistemi di videosorveglianza. Tra le persone coinvolte un ventisettenne egiziano identificato nel pomeriggio precedente nei pressi del luogo in cui era stata consumata la rissa tra i suoi connazionali, pure lui operaio di una delle ditte rivali, residente a Macerata. La minuziosa analisi delle immagini e l’attività info-investigativa successivamente condotte dai militari del Norm e della Stazione di Tolentino, hanno consentito di identificare anche gli altri due aggressori, un trentaseienne e un ventinovenne, parenti del primo e anch’essi operai edili residenti nella regione Lazio.
Il pm titolare del fascicolo, a fronte della gravità del fatto, e del pericolo di reiterazione di reati ha chiesto al gip una misura cautelare per i tre indagati. Sabato i militari del Norm e delle Stazioni di Tolentino, San Ginesio e Belforte, con la collaborazione dei carabinieri di Guidonia Montecelio e della Compagnia di Macerata, hanno rintracciato i tre indagati e li hanno arrestati. Si trovano ai domiciliari con braccialetto elettronico, in base a quanto disposto dal Gip. Dovranno rispondere di lesioni gravissime, porto di armi e danneggiamento aggravato e potranno esperire la loro difesa nelle prossime fasi procedimentali.
Sarebbe interessante conoscere il marcio che cè a monte. Tra cosche ci si ammazza per droga ,racket ,prostituzione ecc Tra muratori
Yuri Pesaresi per il lavoro !
Espulsione immediatamente
Ci sono tante bitumiere che girano per Tolentino basterebbe farla provare a qualcuno che saranno molti a capire
Che cosa schifosa la violenza. Chi picchia con le mani lo fa' perché con la testa è 0
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