Dottorati di ricerca innovativi:
«Speriamo la Regione includa
anche cultura e terzo settore»

MACERATA - Incontro a Unimc, presente l'assessore Chiara Biondi. Si tratta di incontri per dottorati a caratterizzazione industriale. Il rettore McCourt spera che il focus venga allargato

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L’incontro a Unimc

L’Università di Macerata ha ospitato oggi il primo dei quattro incontri (appunto ospitati dagli atenei marchigiani) dedicati ai dottorati di ricerca innovativi a caratterizzazione industriale. Presente l’assessore regionale all’Istruzione e Università Chiara Biondi. Un appuntamento cruciale per approfondire il ruolo strategico dei dottorati nel sistema produttivo regionale.

Il rettore John McCourt ha sottolineato il contributo fondamentale dell’ateneo maceratese nella progettazione iniziale di questo percorso, che dal 2018 ha coinvolto le quattro università marchigiane in una sinergia volta a rispondere alle priorità della Regione, in linea con la Smart Specialization Strategy, e ha inoltre evidenziato i dati del Rapporto 2024 di AlmaLaurea, che confermano l’eccellenza dei dottorati Unimc: il 95,8% dei dottori di ricerca trova occupazione entro un anno dal titolo. McCourt ha quindi lanciato una proposta: «che la Regione possa valutare un’apertura intersettoriale, andando oltre il focus esclusivamente industriale per includere settori come cultura, impresa sociale e terzo settore».

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Il rettore John McCourt con l’assessore Chiara Biondi

Un invito a rendere ancora più ampia e inclusiva la collaborazione tra istituzioni e sistema produttivo, in una visione innovativa e sostenibile.

Biondi ha ribadito il forte impegno della Regione per il finanziamento dei dottorati innovativi, con un investimento di oltre tre milioni di euro attraverso il bando Fse+ Marche 21-27, che ha permesso l’attivazione di 40 borse di studio triennali da 21mila euro annui. «Abbiamo fortemente voluto questo ciclo di incontri nei nostri atenei per dare il giusto valore all’intervento dei dottorati innovativi, che rappresentano un esempio virtuoso di sinergia tra Regione, imprese e mondo accademico».

La direttrice della Scuola di dottorato Laura Melosi: «la ricerca portata avanti nei corsi di dottorato favorisce l’innovazione dell’intera rete e non di una sola azienda». Un approccio sistemico che permette di creare un patrimonio di conoscenze condiviso fra tutti gli attori coinvolti.



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