Daniela Corsi
di Gianluca Ginella
Doppio avviso di chiusura di indagine per la direttrice sanitaria dell’Ast di Macerata, Daniela Corsi. Le notifiche sono arrivate in questi ultimi giorni. Due i reati contestati, il primo è il rifiuto d’atti d’ufficio, il secondo è il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavoratori. Due indagini che guardano allo stesso reparto: quello di Anatomia patologica e per i quali Corsi è chiamata in causa in qualità all’epoca, di direttore generale dell’Asur (oggi Ast).
Per quanto riguarda il rifiuto d’atti d’ufficio, la vicenda è legata ad una serie di note a cui non avrebbe dato seguito legata a carenza di personale e a conseguenti ritardi nelle refertazioni.
In base a quanto emerge dall’indagine, nonostante questi campanelli d’allarme, Corsi non avrebbe preso gli opportuni provvedimenti. Questo, almeno, secondo la tesi della procura di Macerata (il fascicolo è stato curato dal procuratore Claudio Rastrelli, ora a Urbino e all’epoca sostituto procuratore nel nostro capoluogo). L’altra questione riguarda una presunta violazione delle norme sulla sicurezza del personale.
Su questo c’era stato un decreto penale di condanna che però il giudice aveva rigettato motivando che, in sostanza, quanto contestato non rientrava nei compiti della dirigente. Ora comunque la procura le ha avviato l’avviso di chiusura di indagini.
Corsi ha sempre sostenuto di aver operato con correttezza e nel rispetto delle norme. Ora la difesa avrà venti giorni di tempo per presentare memorie a sostegno delle proprie tesi o chiedere l’interrogatorio per chiarire le contestazioni che vengono mosse dalla procura.
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