Un momento del convegno
di Monia Orazi
Tre casi di droga dello stupro in un solo anno e un terzo dei frequentatori delle discoteche che fa uso di sostanze stupefacenti. È questo il preoccupante scenario emerso durante il convegno “Usa la testa non le droghe”, organizzato a Matelica sabato pomeriggio dalla fondazione Il Vallato e i ragazzi dell’Oratrock, rappresentati da Rita Boarelli e Roberto Ubaldi.
Il comandante della stazione dei carabinieri di Matelica, Christian Orrù, ha rivelato che in un anno le forze dell’ordine si sono trovate per ben tre volte di fronte casi di vittime di droga dello stupro e ha parlato di un caso particolarmente allarmante avvenuto in città durante una festa all’aperto dove una giovane è stata trovata priva di conoscenza (episodio che risale a settembre). La ragazza ricordava solo il momento del suo arrivo e di aver bevuto qualcosa, per poi risvegliarsi direttamente in ospedale, senza sapere cosa le fosse successo dopo aver bevuto.
Il capitano Angelo Faraca, comandante della Compagnia carabinieri di Camerino, ha sottolineato come le droghe di oggi abbiano una potenza fino a 100 volte superiore rispetto a quelle di 20-30 anni fa, rendendo ormai obsoleta la distinzione tra droghe leggere e pesanti. Particolarmente preoccupante è la diffusione del Fentanyl, come evidenziato dal medico anestesista Onesto Carlucci, che ha sottolineato come questa sostanza risulta pericolosa persino in sala operatoria se non correttamente dosata.
Toccante la testimonianza di un giovane fabrianese di 26 anni, Andrea Zingaretti che ha condiviso la sua esperienza di recupero dopo essere caduto nel tunnel della dipendenza a soli 14 anni, ma è riuscito a uscirne dopo quattro anni trascorsi a San Patrignano.
All’incontro, presieduto dal sindaco Denis Cingolani, hanno partecipato anche il comandante della polizia municipale maggiore Giuseppe Corfeo e Andrea Zingaretti, che ha portato la sua testimonianza sulla dipendenza da droghe, il commissario Maurizio Marcovaldi della squadra mobile della Questura di Macerata, l’assistente capo coordinatore Roberto Domizi della sezione Antidroga della squadra mobile della Questura di Macerata. L’iniziativa si è rivelata un importante momento di sensibilizzazione per famiglie e giovani del territorio, evidenziando la necessità di un’azione preventiva coordinata per contrastare questo preoccupante fenomeno.
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